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L’innovazione paga sempre, anche quando a innovare non è Apple

L’innovazione paga sempre, anche quando a innovare non è Apple

09 Dicembre 2015 Redazione SoloTablet
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Nel mese di ottobre 2015 le vendite di tablet Microsoft Surface Pro 4 sono aumentate del 45%, quelle dell’iPad sono scivolate di un altro -17%. Apple spera che l’iPad Pro cambi la situazione rilanciando il suo tablet. La vera notizia è che a essere percepito come una vera novità è il tablet di Microsoft. Quello di Apple al contrario è percepito come una semplice iterazione e aggiornamento di qualcosa che già si conosce. E poco importa che lo schermo sia più grande e il processore più potente! L'iPad Pro sembra solo un altro iPad, il Surface Pro 4 una alternativa al PC e una vera sorpresa innovativa.

Può darsi che Microsoft non sia ancora uscita completamente dal letargo che l’aveva relegata nella scomoda posizione di inseguitrice di un’azienda come Apple che ha da sempre puntato tutto sull’innovazione. Oggi a inseguire sembra dover essere Apple, almeno in alcuni ambiti di mercato come quello del tablet.

Se l’iPad doveva essere il dispositivo in grado di sostituire il PC, può darsi che a farlo sia il Surface Pro 4 o uno dei suoi fratelli e cloni 2-in-1. I numeri e i risultati sono ancora dalla parte di Apple ma la sorpresa di fine anno 2015 non sono i prodotti di Apple bensì quelli di Microsoft. L’iPad è in calo da alcuni trimestri e non sembra che la tendenza si possa invertire rapidamente con l’arrivo dell’iPad Pro.

Al contrario le nuove strategie di Microsoft, il rilascio di Windows 10 e l’introduzione del Surface Pro 4 e del Surface Book sembrano avere ridato slancio a Microsoft e al suo ecosistema di partner e OEM, anche loro impegnati nel rilascio di soluzioni 2-in-1 in grado di favorire la migrazione indolore da PC tradizionali ai nuovi strumenti di personal computing mobili.

Nella condizione di mercato attuale, Apple sembra impreparata a soddisfare i nuovi bisogni e a competere nel campo dell’innovazione con la rediviva Microsoft. La cosa sorprende perché anche l’iPad Pro può considerarsi un 2-in-1 o tablet ibrido. Il problema è che non offre la stessa ibridazione e convergenza e la stessa potenza produttiva del Surface Pro 4. Ciò spiega il successo di Microsoft e il suo recupero in market share sul mercato del tablet. Apple è pur sempre il leader di questo segmento di mercato con il +34% ma Microsoft è ora al quasi 20%.

I due prodotti sono tra loro comparabili ma a fare la differenza, oltre alla maggiore ibridazione di Surface Pro, è la piattaforma di sistema operativo. Windows 10 è una piattaforma universale e multipiattaforma, potente e rodata da tempo nel mondo mobile del personal computing in termini di accessori, porte, connettività, applicazioni e soluzioni. Con queste caratteristiche Surface Pro 4 è la soluzione ottimale per coloro che hanno deciso di sostituire il loro vecchio PC con un nuovo dispositivo. Una scelta che oggi appare a molti come preferibile rispetto a quella di un iPad Pro, anche per una questione di prezzi.

A far pendere la scelta per una soluzione iPad è il suo ecosistema di APP ma quante sono le APP che un utente usa veramente? Perché le usa e per quale destinazione d’uso? Le applicazioni necessarie per la produttività individuale sono poche, sono storicamente presenti nell’ecosistema di Windows e sono il punto di forza anche del Surface pro 4 e del Surface Book.

Il successo imprevisto di Surface Pro 4 potrebbe cambiare in modo sostanziale il mercato delle APP. Un numero maggiore di sviluppatori, probabilmente quelli che avevano abbandonato Microsoft per Appple, potrebbero essere tentati di tornare all’origine e di sviluppare nuove applicazioni Windows, aiutando Microsoft a pareggiare i conti con Apple anche nel mondo delle APP mobile.

Apple continua a mantenere diverse le piattaforme per i MccBook e i tablet, impedendo forse una maggiore ibridazione e convergenza, proprio i due punti di forza attuali della soluzione Microsoft. Apple deve anche fare i conti con un iPhone che continua a crescere in dimensioni dello schermo, potenza e funzionalità e che come tale è in grado di cannibalizzare un tablet iPad dedicato prevalentemente al consumo di contenuti. L’iPad Pro crea competizione interna anche con la famiglia MacBook creando, forse per la prima volta, qualche contraddizione tra i fan della Marca. Al contrario Microsoft sembra avere trovato la sua strategia vincente unendo il meglio del mondo PC con quello innovativo del tablet. Una convergenza perfetta soprattutto per il mondo business e delle aziende. Una strategia che sembra avere ridato forza e nuove opportunità ai numerosi partner e OEM Wintel che si preparano ora a invedere il mercato 2016 con un infinito numero di piattaforme 2-in-1.

Il successo del Surface Pro e del Surface Book di Microsoft insegna che l’innovazione premia sempre, e non importa se viene praticata da aziende diverse da Apple.

Puntare solo sulla bellezza del prodotto e sul suo magnetismo paga ma non per sempre. Un prodotto può essere sempre bellissimo ma se viene percepito come una routine, lo sguardo e l’interesse possono essere catturati e catalizzati da qualcosa di diverso. Se poi, come nel caso del Surface Pro 4 e Surface Book il prodotto è anche bello, ciò che viene considerato in un processo di acquisto è la sua validità e utilità finale.

Oggi i tablet-PC ibridi di Microsoft sono prodotti di qualità superiori al tablet di Apple. Lo dicono numerosi analisti di mercato ed esperti che si sono cimentati in comparazioni e confronti di benchmarking. A fare la differenza non è necessariamente il prodotto quanto la sua proposta ibrida e 2-in1.

Se questo è il criterio reale di scelta, l’iPad Pro ha minori possibilità del tablet di Microsoft. L’iPad Pro è infatti un dispositivo che non può competere con il Surface come un 2-in-1. E come tale difficilmente riuscirà a determinare le scelte di coloro che sono alla ricerca di una alternativa reale al loro PC attuale di tipo tradizionale.

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