
I tablet ibridi, con la loro pretesa di combinare insieme gli elementi positivi di PC e Tablet, sono alla ricerca di nuovi segmenti di mercato caratterizzati da utenti che vorrebbero utilizzare il dispositivo per divertirsi e giocare ma anche per lavorare come sono abituati a fare sul proprio PC. La convergenza e la integrazione di caratteristiche e di funzionalità di due ambienti diversi non sfocia necessariamente in qualcosa di meglio. Lo testimoniano le osservazioni di quanti hanno eseguito test e sperimentazioni su alcuni modelli di tablet ibrido in circolazione che sottolineano come il laptop (PC) sia ancora di gran luga superiore come piattaforma e strumento di lavoro.
Le criticità maggiori individuate nei modelli ibridi ( con piattaforma Windows 8 ) sono la durata della batteria, la potenza e capacità di elaborazione e la compatibilità / integrazione con il mondo applicativo legacy aziendale. Tutti vorrebbero poter disporre di un tablet capace di offrire le capacità e funzionalità di un PC ma ad oggi la realtà indica come ciò sia ancora impossibile.
2019: come useremo i nostri dispositivi?
Il primo modello ibrido da prendere in considerazione è l’Iconia W510 di Acer, in vendita al prezzo di 750 dollari. La componente tablet separabile è più leggera dell’iPad ed è dotata di due piccoli speaker su entrambi i lati del display che garantiscono un effetto stereo. La qualità del design esterno non è però uguagliata dalle prestazioni. La conettività Wi-Fi manifesta alcuni problemi di stabilità che disturba non poco utenti impegnati in attività lavorative e ci sono proemi anche con Netflix e Xbox Music, nella versione per Windows 8. La batteria è di lunga durata (fino a 18 ore) se la tastiera che fa da docking station è collegata. Non è semplice installare Office e configurare l’interfaccia per un suo utilizzo rapido ed efficace. La tastiera è ergonomia a ancora troppo piccola per attività prolungate di scrittura.
Un altro tablet ibrido da considerare è il Surface Pro di Microsoft nella sua versione da 899 dollari unitamente al Touch Cover che fa da tastiera ( 120 dollari aggiuntivi ). Grazie ad un processore Intel i5 può eseguire in modo performante Windows 8 ma il processore deve essere raffreddato in continuazione. La necessità di raffreddare il processore spiega la pesantezza e lo spessore maggiore del sistema rispetto ai modelli RT che montano una versione più leggera di Windows. La componente Touch Cover non è integrata a dovere con quella tablet e costringe l’utente a frequenti riconnessioni. Funziona perfettamente su una superficie d’appoggio piana, ma in questa modalità non offre nulla che un normale laptop non possa offrire.
Il terzo modello ibrido è lo Yoga 13 (un nome che spiega le caratteristiche strutturali del dispositivo) di Lenovo, un sistema costoso (1300 dollari) con sistema operativo Windows 8. Il display gigante da 13 pollici spiega sia il peso doppio rispetto all’iPad e i tablet più piccoli da sette pollici come il Nexus. Il processore è un Intel i7 rende lo Yoga un sistema potente come un laptop e la tastiera lo rende uno strumento facile da usare per programmi come Office. La batteria garantisce un’operatività giornaliera e i due speaker stereo sono potenti e di elevata qualità. Il dispositivo di Lenovo è quello che, più di tutti, si avvicina ad un laptop e proprio per questo quello che offre le minori funzionalità da tablet.
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