
I dati delle vendite di Mac di Apple mostrano come il mercato del personal computer non sia morto. E’ in costante regressione ma ricco di nuove opportunità. Sicuramente per aziende come Apple ma ora, dopo il rilascio di Windows, anche per Microsoft.
L’attesa per Windows 10 non è forse paragonabile a quella che aveva caratterizzato l’arrivo di Windows 95 nel lontanissimo 1995, ma Microsoft ha saputo creare aspettative elevate e reali, soprattutto per avere deciso la gratuità dell’aggiornamento. La gratuità legata al download da Internet non regalerà a Microsoft la visibilità mediatica che Windows 95 aveva avuto grazie alle fila di persone in coda nei punti vendita per acquistarne una copia ma sarà una forza calamitante anche per coloro che, con saggezza, avevano rinunciato all’aggiornamento Windows 8.
La danza estatica
Windows 10 è l’ultimo, e forse il più importante, tassello della strategia di Nadella per cambiare l’azienda e rilancirla sul mercato dopo il lungo periodo di decadenza a guida Ballmer. Office è ora disponibile con una licenza che vale per cinque PC al prezzo di 100 dollari e viene poi aggiornato automaticamente, è disponibile per Windows, piattaforme Mac ma anche iOS e Android. Incluso in Office c’è anche un terabyte di storage OneDrive per cinque utenti.
L’aggiornamento a Windows 10 obbliga a un download di 3GB di programmi e dati, è gratuito per un anno a partire dalla data di rilascio ufficiale, il 29 di luglio 2015. L’offerta è valida per sistemi Windows 7 e Windows 8 con l’unica variabile legata alla configurazione dei sistemi. Sono infatti necessari alcuni requisiti hardware in termini di risorse e capacità di prestazioni. L’aggiornamento sui dispositivi Windows Phone OEM può variare per tipologia di dispositivi, gestori di telefonia e operatori Mobile. Per saperne di più e verificare i requisiti e le compatibilità richieste, conviene visitare la pagin Windows 10 predisposta appositamente da Microsoft e contenente le informazioni dettagliate.
Con Windows 10 Microsoft ha adottato l’approccio di Apple allestendo store online con le risorse necessarie a garantire download e supporto ai clienti e promuovendo con apposite campagne marketing e promozionali l’evento. Queste ultime tendono a rinnovare l’immagine di Microsoft legandola ai bisogni dei consumatori più che alle caratteristiche del prodotto.
La vera sfida di Microsoft sarà di dimostrare di avere la forza di consolidare la sua leadership nel mercato del personal computer, in particolare nel mercato aziendale e business. Un fallimento significherà perdere ulteriore terreno sul mercato e consegnare per lungo tempo e forse per sempre lo scettro del mercato a Apple.