
Quando parla di Mobile, Microsoft intende naturalmente i dipositivi mobili ma non solo smartphone e tablet. Il laptop continua ad avere un ruolo chiave e ad essere per Microsoft una piattaforma su cui puntare, magari nella veriosne ibrida del Surface Pro 3.
Se i dispositivi mobili servono a consumare contenuti, a comunicare e a completare varie attività, il cloud è il luogo dove la maggior parte dei dati e dell'intelligenza applicativa si trovano. Il cloud computing è una filosofia e una architettura informatica capace di erogare servizi e mettere a disposizione o prodotti necessari ad un funzionamento produttivo, ottimale e distribuito dei dispositivi mobili.
La danza estatica
Affinchè i due mondi possano interagire in modo efficace, entrambi devono essere stati pensati per essere utilizzati in un ambiente condiviso. In particolare i servizi cloud eveono essere stati ingegnerizzati in modo da poter essere erogati in modalità distribuita e per un utilizzo mobile-first. La capacità dei sistemi di cloud computing nell'erogazione di servizi Mobile non è in genere percepita dal consumatore e utente finale ma valutata attentamente dalle aziende. I primi sono interessati ad avere accesso rapido ai dati che servono loro e spesso non si chiedoo neppure se questi sono forniti in modalità cloud oppure semplicemente non lo sanno. Le seconde alle garanzie di robustezza, continuità di servizio, potenza di elaborazione e di servizio e sicurezza.
Quando Microsoft parla di Cloud-first si rivolge sicuramente alle aziende e a loro sembra chiedere di fare affidamento sulle sue soluzioni perchè pensate e ingegnerizzate innanzitutto per essere erogate ed utilizzate in modalità cloud e attraverso dispositivi mobili. Un cambiamento importante per una azienda che per decenni ha puntato tutto sui server e sui loro client desktop che facevano funzionare le aziende. Microsoft sembra voler sostituire il server tradizione con la virtualità dei server he rendono possibile il cloud computing e suggerire alle direzioni IT di passare da una infrastruttura fisica interna all'azienda alla sorroscrizione di un servizio, erogato da una infrastruttura esterna all'organizzazione.
Focalizzandosi sul Cloud Microsoft punta ad espandere un ambito di mercato nel quale da tempo è leader con soluzioni come Azure, Outlook.com e Office 365 e nel quale si trova a competere con realtà come Google e Amazon. Più complicato invece l'ambito Mobile nel quale Microsoft finora detiene solo una piccola parte del mercato e anche quest'ultma è condivisa con partner che hanno scelto Windows come piattaforma dei loro dispositivi hardware.
Se scartiamo l'ipotesi che Microsoft possa competere con Google e Apple sul fronte hardware l'ipotesi plausibile a sostegno dells strategia Mobile-first sta tutta nel software, nell'interfaccia tra mobile e cloud, nelle applicazioni Office, in Skype, OneDrive, ecc. Questo software è oggi disponibile su piattaforme non Microsoft e potrebbe rappresentare un flusso importante di denaro fresco alle casse di una società che, dovendo affrontare una importante riorganizzazione, ne ha sicuramente bisogno. Rimane il dubbio sul fatto che possa essere una valida strategia puntare sulla vendita dei suoi prodotti sui dispositivi prodotti da altri!