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Microsoft reinventa il desktop

Microsoft reinventa il desktop

27 Ottobre 2016 Redazione SoloTablet
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Prima con il Surface Pro con il ha reinventato il laptop e definito gli ambiti del personal computing dell’era post-PC. Ora con il Surface Studio Microsoft reiventa il desktop. Una prova di immaginazione e creatività che sottolinea come l’innovazione non abbia confini. Finita l’era Ballmer, il nuovo CEO ha ridisegnato strategie e obiettivi di Microsoft, ricostruito la sua identità e affinato i suoi messaggi mirati alla produttività.

E’ sicuramente presto per parlare di un recupero definitivo del tempo e degli spazi perduti ma sicuramente il passo di Microsoft con l’arrivo di Nadella è cambiato, è diventato più focalizzato e mirato e sostenuto da messaggi chiari che trovano la conferma della loro validità nei prodotti rilasciati, non solo hardware o software ma anche servizi. Gli uni e gli altri pensati principalmente per la produttività e per soddisfare i bisogni delle aziende. La componente di design e di creatività dell’ultimo prodotto presentato, il Surface Studio, è però anche una proposta mirata a un mercato consumer che è stato stregato negli ultimi anni dalla capacità immaginativa e inventiva di Apple e che oggi può tornare a guardare con curiosità, interesse e nuovo entusiasmo alle proposte di Microsoft.

Per capire il cambiamento in corso nella percezione della nuova Micrsoft non ci si può limitare a recensire i suoi nuovi prodotti. E’ necessario guardare al mercato nel suo complesso con il declino costante del tablet, il ruolo dello smartphone come strumento di personal computing per milioni di persone e l’affermarsi dei nuovi personal computer nella formula 2-in-1 o tablet-PC. Bisogna anche guardare complessivamente alle strategie di Microsoft messe in campo per recuperare il terreno perduto e miglirare la sua capacità competitiva contro Apple, l’avversario di sempre, oggi forse un po’ appannato ma sempre leader di mercato con prodotti di qualità.

Lo sguardo olistico permette di vedere l’adozione da parte di Micorosft del modello di business di Apple e la velocità con cui è riuscita a comporre una proposizione vincente fatta di software, hardware e servizi. Una proposta che si è concretizzata prima con il Surface Pro e il Surface Book, poi con Windows 10 e i servizi in Cloud Computing, con Cortana e i prodotti di Realtà Virtuale come HoloLens e ora anche con il Surface Studio. Un nuovo dispositivo che reinventa il desktop arricchendolo delle funzionalità tipiche dei dispositivi mobili attuali ma con in più componenti tecnologici da ‘desktop’, novità software e accessori capaci di regalare nuove esperienze utente, anche a un pubblico tipicamente Apple come i grafici e i designer.

Con Surface Studio Microsoft ha ribadito con forza, se mai ce ne fosse bisogno, che il suo benchmarking continua a essere con Apple, il suo storico concorrente che ora viene sfidato sul suo terreno, quello dei creativi, dei designer e dei professionisti dell’immagine e del disegno professionale. La sfida si capisce anche dal prezzo del nuovo dispositivo. Un prezzo non abbordabile da tutti ma probabilmente capace di generare elevati profitti da reinvestire in nuova innovazione e maggiore creatività. Il messaggio lanciato con Surface Studio non è al grande pubblico dei consumatori ma a comunità professionali. A entrambi però il messaggio forte è sulla ritrovata capacità di Microsoft nel creare prodotti attrattivi, accattivanti nel design, performanti nella componente hardware e innovativi in termini di software, nuove funzionalità, componenti tecnologici  e accessori.

Benchè il Surface Studio sia per una nicchia di mercato, la sua percezione come potenziale innovazione del desktop potrebbe aprire nuove strade lastricate di opportunità per futuri annunci di Microsoft in questo ambito. Strade che molti dei quasi 500 milioni di utenti Windows 10 potrebbero essere ben contenti di percorrere e che, se lo facessero, aprirebbero a Microsoft opportunità infinite.

In attesa di verificare attraverso le vendite il successo della sua strategia e del suo nuovo prodotto, Microsoft può già essere soddisfatto dalle recensioni positive arrivate da media e analisti ma anche di un cambiamento di percezione verso la sua Marca. Sembra essersi allontanata l’immagine di un’azienda superata, in affanno e incapace di stare al passo con la concorrenza. Il cambio di percezione permette di focalizzare meglio strategie e investimenti con tempi non più dettati dall’affanno e dall’urgenza ma da visioni di medio e lungo termine. Fra quasi una settimana sarà la volta di Apple di presentare le sue novità Mac del 2016 ma è probabile che non ci sia nulla di così eclatante come il nuovo Surface Studio con tutto il ricco patrimonio software di Microsoft.

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