
“Stiamo lavorando con molte banche a progetti di questo genere, dichiara a SoloTablet Tiziana Olivieri, Direttore della divisione Enterprise & Partner di Microsoft Italia, ma questa soluzione ci piace particolarmente perché da trent’anni collaboriamo con Creval che si è sempre dimostrata una banca innovativa da un punto di vista tecnologico”. Abbiamo partecipato a una dimostrazione: a parte un po’ la lentezza tutte le fasi del processo bancario hanno risposto alla logica della digitalizzazione.
Il progetto, come si diceva, sviluppato grazie alla consulenza strategica di Microsoft fa leva su Surface Pro 3 e Skype for Business, intuitivi tablet e soluzioni di comunicazione unificata e collaborazione per abilitare un rapporto, virtuale ma tuttavia molto personale e immediato tra i clienti che accedono alle filiali ed i professionisti Creval esperti per le singole operazioni bancarie, localizzati in sede.
L’obiettivo di Creval è infatti quello di presidiare le filiali con il massimo della competenza nel rispetto delle aspettative di relazione della clientela, ampliando la possibilità di ottenere servizi on demand e garantendo operatività in tempo reale. Le agenzie saranno infatti dotate di un innovativo sportello tecnologico dove, in assoluta privacy, i clienti potranno selezionare le operazioni da effettuare attraverso Surface e interagire facilmente con gli esperti Creval che vedranno in video e con cui potranno comunicare in tempo reale. “Grazie alla versatilità di Surface, precisa Olivieri, sarà possibile espletare le operazioni bancarie dalla A alla Z, consentendo al cliente di apporre anche la firma grafometrica senza bisogno di device aggiuntivi”.
Osserva Mauro Selvetti, Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese: “Vogliamo restare fedeli al nostro ruolo di banca del territorio, per il quale la prossimità al cliente è un valore irrinunciabile. La filiale rimane il principale segno di presenza e il centro di competenza attorno a cui ruota la cura delle relazioni personali. Tuttavia oggi questo ‘essere vicini’ può trascendere la fisicità, quando questo serve a migliorare il livello di servizio offerto. Creval Connect va in questa direzione”.
L’innovazione tecnologica è sicuramente una leva strategica per rilanciare la competitività delle banche italiane e in uno scenario in cui la tecnologia è sempre più pervasiva è fondamentale ripensare il servizio al cliente e le modalità di relazione, capitalizzando le opportunità offerte dai nuovi device e dalle soluzioni di comunicazione e collaborazione. “Non si tratta solo di ottimizzare i processi di business e di recuperare efficienza, aggiunge ancora Olivieri, ma anche e soprattutto di guadagnare un vantaggio competitivo migliorando il servizio al cliente. Non esiste una ricetta univoca per l’innovazione del mondo banking, ogni istituto deve sfruttare gli strumenti tecnologici per mantenere fede alla propria value proposition e l’esperienza di Creval è particolarmente significativa in questo senso. Inoltre l’apertura della nostra piattaforma verso altre piattaforme rende possibili soluzioni e integrazioni in tempi molto rapidi come ha dimostrato anche Creval Connect”.
Da ottobre si fa sul serio. Ora la parola spetta alla clientela. Dai feedback di questo esperimento limitato per ora come detto a sei postazioni, dipenderà il prosieguo del progetto. Di certo il caso di Creval sarà seguito con attenzione da altre banche incentrate sulla territorialità, oltre che da Microsoft che potrà trarre utili indicazioni per altri progetti di digitalizzazione del lavoro bancario e di facilitazione dell’accesso ai servizi da parte di una clientela sempre più esigente e anche skillata.