
Per chi fosse interessato a leggere per intero la lunga comunicazione interna (10 luglio 2014) di Satya Nadella la può trovare a questo indidizzo.
Punto centrale dell’intera strategia del nuovo CEO di Micorosoft è il cliente/consumatore, con le sue mutate esigenze e I suoi bisogni dettati dalle mutate condizioni ambientali, sociali, tecnologiche e economiche nelle quali si trova a vivere. E’ un cliente/consumatore al quale Microsoft vuole continuare a fornire il meglio del software per un uso individuale, professionale e aziendale. L’efasi non è più sul PC, sul prodotto, su Office o sulla prodttività da essi generata ma semplicemente sull’utente finale e I suoi bisogni/desideri. Può sembrare banale ma quando un posizionamento di questo tipo viene fatto da un colosso come Microsoft significa che qualcosa si muove dal punto di vista strategico e degli investimenti futuri in nuovi prodotti, in comunicazione e pubblicità (immagine).
Rimarcare la focalizzazione sull’utente finale (il cliente e il consumatore) sigifica prendere le distanze da Apple da sempre focalizzate sul suo ecosistema di dispositivi hardware, ma anche dalle altre aziende concorrenti come Google e Amazon, entrambe focalizate sui servizi.
La lunga comunicazione di Nadella ai dipendenti Microsoft è stata sicuramente dettata dalla volontà di marcare una distanza con un passato non eccezionale per l’azienda e al tempo stesso per recuperare l’orgoglio di una società che ha fatto la storia. Obiettivo finale instillare nuovo entusiasmo nelle truppe Microsoft per prepararle meglio alle contrapposizioni di mercato future, nessuna semplice e scontata in termini di vittoria o successo. Per farlo Nadella ha fatto appello alla tradizione ma soprattutto alla necessità di maggiore innovazione, un modo anche per ecuperare l’anima perduta della Microsoft dell’era d’oro del PC e di Windows. Secondo Nadella è necessaria per Microsoft una accelerazione innovativa capace di contribuire al cambiamento del mondo, così come aveva già fatto in passato. Una invocazione e un modo per replicare alle strategie e agli obiettivi di Apple che, con Steve Jobs, il mondo lo ha cambiato realmente, per lo meno negli ultimi 10 anni.
La danza estatica
Per innovare Nadella posiziona Micrsofot lontano dal PC e punta al mobile e al cloud computing, Lo fa perchè la tecnologia è ovunque e l’esperienza utente non è più legata ad un solo dispositivo personale ma a molteplici piattaforma per lo più mobili. Con una visione di lungo termine Nadella punta alle reti di oggetti tecnologici, di sensori, schermi e altre tecnologie destinate a cambiare radicalmente il futuro delle persone e delle aziende con un’offerta tecnologica senza limiti. In questo posizionamento Nadella sembra aver voluto dimenticare volutamente il PC, Windows e Office per comunicare un messaggio, una immagine e una strategia diversa. Obiettivo della nuova strategia è Apple (Microsoft will be the anti-Apple) da un lato e Google sul fronte dei servizi in cloud.
Per delineare la sua visione strategica Nadella ha preso le distanze dal suo predecessore Steve Ballmer. Lo ha fatto in modo delicato ma altettanto netto facendo riferimento alle strategie precedenti focalizzate su dispositivi e servizi e sottolienando l’importanza di avere un’unica strategia tutta centrata sul Mobile e sul Cloud: “At our core, Microsoft is the productivity and platform company for the mobile-first and cloud-first world. We will reinvent productivity to empower every person and every organization on the planet to do more and achieve more.”
Puntando tutto sulla produttività Nadella insiste sul fatto che il termine non è più strettamente collegato ai tradizionali strumenti di produttività della piattaforma Office ma va ben oltre. Microsoft si pone l’obiettivo di reinventare la produttività puntando su dispositivi, APP, dati e social network e per soddisfare i bisogni sia del singolo individuo (consumatore) sia dell’azienda (cliente). Da una proposizione focalizzata sull’automazione di processi di business Microsoft punterà su processi intelligenti in modo da soddisfare le esigenze di tipologie diverse di utenti nelle loro diverse attività quotidiane, personali, professionali, in azienda, ecc.
Fonte: www.sitrion.com
Microsoft sembra voler cancelare la parola consumatore per sostituirla con ‘utente’. Lo fa perchè vuole rivolgersi alla persona che usa la tecnologia al lavoro, a casa, a scuola e in mille altre esperienze di vita digitali. Per soddisfare questi bisogni Microsoft punterà sul cloud cercando di soddisfare tre bisogni primari, sicurezza, privacy e produttività. Il riferimento alla privacy è un chiaro attacco a Google e alle sue policy poco attente al rispetto dei diritti dell’utente.
Per puntare nuovamente al successo Microsfot investirà nella costruzione di infrastrutture Cloud ma anche su un ecosistema fatto di dispositivi (Surface, Lumia, Xbox), software, APP. In questo ecosistema Microsoft Everywhere, l’azienda punterà, secondo Nadella, alla realizzazione di nuovi contesti collaborativi intelligenti fatti da soluzioni come Google Now e Siri e dai nomi già noti: Bing, Skype, Lumia, OneDrive, OneNote, Outlook, Word, Excel, PowerPoint, e Dynamics. ecc.
La componente chiave sarà il Cloud basato principalmente sull’offerta Azure e Windows Server , Enterprise Mobility Suite e un sistema operativo Windows 8 in cloud esso stesso.
Dalla strategia di Microsoft non sarà assente la proposizione hardware, tutta centrata sulla piattaforma di sistema operativo Windows 8. Peccato che su questo punto Nadella sia stato abbastanza evasivo e non abbia presentato fatti concreti su piani futuri e innovazioni ad essi collegati, sia in termini di nuovi prodotti che di partnership. Unica certezza è che Xbox non verrà abbandonato ma rilanciato con l’aggiunta di nuove innovaziono che trarranno beneficio da tecnologie quali la grafica NUI di Windows, la ‘espeech recognition’ di skype, la tecnologia della fotocamera di kinect e I servizi cloud di Azure.
Nella comunicazione di Nadella non sono mancati accenni all’organizzazione che possono essere riassunti nella necessità di qualche aggiustamento e intervento sul numero dei dipendenti. Un intervento che verrà pianificato nei prossimi sei mesi e che potrebbe portare, ma Nadella si è ben giardato dal dirlo, a licenziamenti entro la fine dell’anno. Una necessità dettata non tanto dai numeri e dai fatturati ma dal cambiamento di cultura aziendale, utile a muoversi su terreni accidentati, competitivi e caratterizzati da prodotti diversi da quelli con cui la Microsoft tradizionale aveva sempre fatto I conti. Un modo per sottolineare anche l’urgenza di una separazione netta rispetto all’era Ballmer per proiettarsi verso il futuro: “The future enters into us, in order to transform itself in us, long before it happens.” (Rainer Maria Rilke)