
Molta acqua è passata sotto i ponti di tutto il mondo da quando Apple nel 2010 scosse il mercato del personal computing con il suo tablet iPad. Il primo Surface, poco più che un esperimento, è del 2012, si chiamava RT e fu quasi rinnegato prima ancora di essere lanciato. Microsoft. Il lancio negato del Surface RT servì a Microsoft a esplorare un mercato che sembrava crescere su nuovi paradigmi post-PC e a preparare l'evoluzione dei suoi tablet verso nuove performance e gradimenti da parte del mercato consumer e aziendale. Oggi con Surface Go, un tablet che può essere visto come una evoluzione del Surface 3, Microsoft può riproporsi alle aziende con una proposizione di dispositivi di personal computing, con l'esclusione dello smartphone, in grado di garantirle nuova reputazione presso le aziende e i loro dipartimenti IT.
La danza estatica
La dimensione del display del Surface Go sembra essere stato deciso con l'obiettivo di soddisfare le esigenze e i bisogni di manager d'azienda abituati, per il tipo di lavoro svolto e di ruolo ricoperto, a lavorare con dispositivi dagli schermi più grandi. Uno schermo grande significa ancora oggi una maggiore produttività, anche per chi preferisse oggi operare in mobilità. Con il nuovo tablet, che va ad affiancarsi al Surface Pro, Microdoft torna a giocare un ruolo attivo in aziende che hanno implementato strategie di mobilità aziendale che prevedono il giusto bilanciamento tra produttività e bisogni personali dei dipendenti in possesso di dispositivi di personal computing aziendali o BYOD. Surface Go sembra pensato anche per il mercato consumer così come per il segmento dell'educazione.
Il tablet non è più percepito come la destinazione di arrivo del PC ma è diventato uno strumento che ognuno sceglie in base allo spazio che percepisce esistere, in termini di utilizzo e utilità, tra lo smartphone e il personal computer. Certamente è sempre più raro vedere manager d'azienda in mobilità con smartphone, tablet e PC laptop. Il tablet nelle aziende si è comunque ritagliato un suo spazio e parte di questo spazio è oggi occupato da Microsoft con prodotti percepiti di qualità.
Con Surface Go Microsoft offre ora a queste aziende un aggiornamento tecnologico e un utile strumento lavorativo, completamente conforme e coerente con il mondo Microsoft (interfaccia, esperienza utente, sistema operativo, APP, ecc.) nel caso in cui non fosse necessaria tutta la potenza del Surface Pro.
Dal punto di vista marketing il Surface Go può essere visto come il tentativo, da parte di Microsoft, di erodere quote di mercato all'iPad, ormai l'unico tablet a continuare ad avere un suo spazio di successo. In realtà la proposta di Microsof sembra più pensata a consolidare la sua presenza in contesti aziendali e di mercato caratterizzati dall'ecosistema Windows. Un modo per catturare l'attenzione e alimentare la fedeltà del cliente Windows tenendo al tempo stesso lontane le piattaforme Android e iOS.
Il punto debole del nuovo tablet è lo stesso della proposizione mobile di Microsft, l'assenza o la limitatezza di APP. Una limitazione non di poco conto considerando quanto sia cambiata l'esperienza utente grazie alle nuove interfacce e al design di numerose APP.
Il prezzo, il design, il display e il processore di Surface Go ne fanno in ogni caso un prodotto da valutare prima dell'acquisto di un nuovo tablet. Dopo avere ovviamente ponderato con cura la sua destinazione d'uso, i bisogni e le motivazioni che ne hanno determinato l'eventuale decisione di acquisto.