
La vera notizia dovrebbe essere l'aumento di market share di Windows 7 che segnala la resistenza di molte realtà business e aziendali all'aggiornamento delle loro infrastrutture IT al nuovo sistema operativo di Microsoft. Una resistenza legata sicuramente alla crisi economica e ai costi che ogni aggiornamento comporta ma anche alla volontà di rinviare ne tempo una scelta che potrebbe risultare definitiva e come tale anche controproducente, considerando le numerose alternative presenti sul mercato e l'evoluzione rapida della tecnologia in atto.
Rimane un 10% di marker share per Windows 8 che indica un buon risultato ed una inversione di tendenza rispetto al passato che da buone speranze a Micrsoft per il 2014.
I dati pubblicati da NetMarketShare indicano in 10,15% la fetta di mercato conquistata da Windows 8 con un incremento dello 0.86% rispetto al mese di novembre. Un incremento minimo ma l'avere superato la soglia del 10% ha un valore psicologico importante per una azienda che su Windows 8 ha puntato quasi tutto e che, per il momento, non aveva ancora raccolto risultati promettenti.
Il risultato raggiunto è in qualche modo reso fragile dal successo, che nello stesso periodo di tempo ha avuto Windowss 7, cresciuto del 2.6%, una percentuale sicuramente anomala e molto elevata per una piattaforma di sistema operativo che non dovrebbe più essere in distribuzione nei punti vebdita.
La base installata di Windows 7 rimane, con quasi il 50%, molto ampia. Un valore che può essere valutato in modi diversi, come elemento di deterrenza per una migrazione o come lo spazio ampio nel quale, nei prossimi mesi, si creeranno molteplici opportunità per Micorosoft e il suo canale di vendita.
Quello che più conta lo si evince dal grafico sottostante. Il mercato dei sistemi operativi continua ad essere dominato dalla piattaforma Windows di Microsoft. Un mercato così ampio e ricco che difficilmente Micrsoft si farà sfuggire senza combattere.
Fonte: thenextweb.com