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Mobile World Congress 2017, riflessioni a posteriori

Mobile World Congress 2017, riflessioni a posteriori

06 Marzo 2017 Redazione SoloTablet
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Ogni anno la conferenza di Barcellona regala numerosi spunti di riflessione sullo stato dell'arte del mercato tecnologico oltre a esperienze emozionanti ed entusiasmanti legate alle novità tecnologiche e di prodotto presentate e dimostrate.

L'eccitazione che solitamente accompagna molti visitatori di eventi tecnologici simili al MWC è probabilmente un pò scemata nel tempo. Un mercato sempre più maturo e saturato di prodotti tecnologici e di applicazioni, reagisce con maggiore serenità e tranquillità anche all'introduzione di nuovi prodotti la cui narrazione marketing e mediatica  continua a puntare sulla novità e sulla capacità di sorprendere. Nella realtà pochi si lasciano oggi irretire dalle narrazioni marketing. Le loro aspettative sono così elevate da rimanere raramente sorpresi per le continue innovazioni che vengono introdotte e che vengono però percepite come non più rivoluzionarie o meno di quanto lo siano state in passato tecnologie come l'iPhone o l'iPad, considerate a loro modo paradigmatiche e 'sorprendenti'.

Chi ha partecipato al  MWC 2017 (quasi 110.000 persone da più di 200 nazioni diverse) in cerca di cose eccitanti e di nuovi entusiasmi quest'anno ha dovuto guardare oltre i banchi di esposizione e gli stand dei produttori di smartphone.  Le novità capaci di attirare l'attenzione e forse di sorprendere un pubblico sempre più giovane, consumer e con buone conoscenze tecnologiche sono venute quest'anno da ambiti diversi quali la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata oltre alle nuove tecnologie 5G e all'intelligenza artificiale.

Paradigmatico del calo di eccitazione associata al prodotto smartphone (tutti i modelli si assomigliano e hanno caratteristiche tecnologiche, applicative e funzionali simili e non è forse un caso che Oppo, molto simile all'iPhone, continui a scalare le classifiche di vendita) è stato il ritorno di due Marche come Nokia e BlackBerry che hanno riportato sul mercato modelli di smartphone certamente non nuovi. In particolare Nokia ha reintrodotto il prodotto che aveva reso famoso il suo Brand ne mondo, il telefono cellulare 3310 che è stato rimesso sul mercato come strumento per semplici telefonate e poco più. Un dispositivo posizionato nella fascia più bassa (modelli diversi dai 50 ai 200 euro) con l'obiettivo di  creare un mercato complementare a quello dello smartphone. Non bastano allo smartphone l'introduzione di sempre più potenti fotocamere o un design che punta su dispositivi sempre più sottili e leggeri, ma più grandi, e quasi completamente di 'vetro'.

Distolta dagli smartphone, molta attenzione del pubblico è stata attirata dalle nuove tecnologie 5G e dai numerosi annunci che fanno prevedere un futuro della rete telefonica sempre più potente e performante e in grado di abbracciare non solo dispositivi mobili e computer ma anche le Internet delle cose con il loro numero crescente di oggetti tra loro interconnessi. Al momento, anche al MWC di Barcellona le novità presentate sono state prefigurazioni future di ciò che le nuove tecnologie potranno offrire in termini di efficienza, connettività e inter-operatività. Nessuna narrazione è riuscita a fugare le incertezze e i dubbi che ancora circondano le nuove tecnologie ma hanno attirato lo sguardo e l'interesse su un'evoluzione tecnologica che sembra inarrestabile e destinata a non deludere i consumatori di futuri non lontani, in particolare tutti coloro che già oggi hanno trasformato il loro smartphone in uno strumento di personal computing.

Un secondo elemento presente al MWC 2017 è stata l'intelligenza artificiale. Le novità sull'evoluzione delle numerose intelligenze artificiali che stanno prendendo forma in ambiti tecnologici e applicativi diversi sono numerose. Tutte sono legate alla accresciuta capacità delle macchine di interagire con la realtà ma soprattutto alla loro capacità di apprendere. La fase attuale dell'Intelligenza artificiale è tale da permettere soluzioni le più disparate, dal robot o macchina intelligente, al chatbot che, grazie a potenti e sempre più evoluti algoritmi, rende parlante uno smartphone o anticipa le battiture sulla tastiera dell'utente, ad apparecchiature come Echo, che si trasformano in persone di compagnia oltre che di assistenza personale. IBM ha presentato il suo mega cervello artificiale Watson dimostrando le molteplici e strabilianti imprese nelle quali già oggi è impiegabile e impiegato. Ad esempio l'analisi della personalità e delle conversazioni attraverso l'uso dei contenuti social.

Infine l'altro elemento che ha catturato l'attenzione dei visitatori dell'evento sono state le soluzioni e le tecnologie di Realtà Virtuale (Aumentata). Il salto di qualità è stato evidenziato da una maggiore focalizzazione sulle applicazioni e sui contenuti rispetto agli strumenti hardware. Una testimonianza della maturità della tecnologia ma anche della sua impossibilità di evolvere ulteriormente in assenza di contenuti e nuove applicazioni, non solo ludiche o di puro intrattenimento ma capaci di andare incontro a bisogni reali (ad esempio la formazione e la didattica o la medicina) e capaci di creare concrete motivazioni all'uso (consumo) di nuovi prodotti e servizi.

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