
La riorganizzazione prevede, oltre al taglio di pesonale, la fusione del 30% delle 93 sedi attuali, inclusi uffici e siti di produzione.
Motorola, ora parte di Google, non ha indicato in quali comparti verranno effettuati i tagli ma Google ha confermato che questi avverranno per i due terzi fuori dagli Stati Uniti. Il costo della riorganizzazione è valutato in 275 milioni di dollari che serviranno a dotare i licenziati di un consistente (generous severance packages) pacchetto di uscita.
La riorganizzazione è parte di una strategia che mira alla rifocalizzazione del business su prodotti maggiormente innovativi e profittevoli, quali smartphone di fascia alta e ad abbandonare al contrario prodotti di basso costo e fascia bassa.
Le misure sono una risposta ai risultati negativi recenti che hanno privato Motorola di risultati positivi negli ultim i 16 mesi, in termini di profotto ma soprattutto di market share nei confronti di concorrenti come Apple, Samsung, Sony e HTC.
Gli ultimi risultati resi noti da Motorola parlano di una perdita di 86 milioni di dollari nel primo trimestre del 2012, 5 milioni in più rispetto agli 81 persi nel primo trimestre di un anno prima.