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Nokia: tentare può anche nuocere

Nokia: tentare può anche nuocere

17 Settembre 2015 Giancarlo Lanzetti
SoloTablet
Giancarlo Lanzetti
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Si fanno sempre più insistenti le voci di un ritorno di Nokia nel mercato degli smartphone, dopo che sul solo mercato cinese sta esplorando la strada dei tablet. C’è interesse mista curiosità. Se davvero il gruppo finlandese ritornasse sui suoi passi dopo avere ceduto l’attività a Microsoft deve avere qualche asso nella manica. Altrimenti rischia un bagno di sangue.

Proprio per evitare gli errori del passato (non aver intercettato la virata del settore verso gli smartphone e aver perso tempo e tantissimo denaro continuando a produrre telefonini basic dai margini risicati) Nokia starebbe comunque pensando di mettere a punto soltanto degli accordi di ‘brand-licensing’ nell’ambito dei quali si occuperebbe del design e apporterebbe la forza del marchio, lasciando ad altri eventuali partner la produzione, il marketing e la vendita dei dispositivi.

Simili accordi – come quello usato anche per il lancio del tablet N1 in Cina – sono meno redditizi, ma anche meno rischiosi a fronte di investimenti abbastanza contenuti: è questa la strada scelta anche da altri grandi nomi dell’elettronica europea – come Philips e Alcatel – per continuare a stare sul mercato.

 

 

Un deciso cambio di rotta, insomma, rispetto al passato quando Nokia produceva più cellulari di qualsiasi altro produttore e impiegava talmente tanta gente che la Finlandia era nota come ‘Nokialand’.

Qualche buona cartuccia Nokia la dovrebbe avere, a partire dalla miriade di brevetti in campo mobile, passando dall’iniezione di talenti che arriverà una volta completata l’acquisizione di Alcatel-Lucent, che porterà sotto l’ombrello il suo ombrello i Bell Labs, dai quali sono passati ben 8 premi Nobel.

Il brand pare essere ancora forte. Resta da vedere, però, se Nokia riuscirà a mettere il cappello su qualcosa di davvero nuovo o se il richiamo ‘nostalgico’ del brand – quasi tutti gli europei hanno avuto almeno un cellulare Nokia – da solo riuscirà a far risorgere il gigante dalle sue ceneri. Insomma il vecchio proverbio. “Tentare non nuoce” potrebbe funzionare ma anche essere smentito.

Del tablet annunciato sul finire dello scorso anno si sa poco. La scelta della Cina è stata tutt'altro che casuale: sebbene la progettazione sia avvenuta in Finlandia, la produzione è stata totalmente delegata a Foxconn.

La tavoletta pesa appena 318 grammi e ha uno spessore di 6,9 millimetri. Realizzata sulla base di un unico pezzo di alluminio anodizzato, vanta uno schermo da 7,9 pollici con risoluzione 2.048 per 1.536 pixel. A queste caratteristiche si aggiungono una fotocamera posteriore da otto megapixel e una frontale da cinque megapixel. Riguardo la componente software, Nokia ha optato per l'ultima versione di Android (5.0 Lollipop) personalizzata dal Nokia Z Launcher.

L'hardware interno è invece differente: a bordo si trova una Cpu quad-core Intel Atom Z3580 a 2,4 GHz e 64 bit abbinata a una Gpu PowerVr G6430 a 533 Mhz. La capacità di archiviazione è di 32 GB  (non espandibile tramite microSD) a cui si affiancano 2 GB di memoria Ram. La connettività è garantita dal Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac dual-band (2,4 GHz e 5 GHz) con Mimo e dal Bluetooth 4.0. La batteria ha una capacità di 5300 mAh.

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