
Con una base di utenti iscritti al suo social network di quasi un miliardo e mezzo, Facebook è la piattaforma tecnologica più diffusa e usata, nonostante il calo segnalato nel terzo trimestre 2015. I risultati finanziari continuano a essere positivi a testimonianza di quanto vale una base installata che continua a crescere e che, al di fuori dei paesi occidentali, cresce ancora di più.
Facebook non è la sola azienda tecnologica a poter contare su un largo numero di utenti. E’ in compagnia di società come Google con la sua piattaforma Android, Microsoft con quella Windows e Apple con iOS e poi a seguire Twitter e Amazon. I grandi numeri sono però tutti dalla parte di Facebook e grande è la distanza che separa ad esempio il social network dalla piattaforma forse più mi moda degli ultimi anni, quella di Apple. Windows continua a essere la piattaforma di benchmarking ma ha anch’essa perso terreno rispetto alla posizione dominante di Facebook.
I grandi numeri sono importanti ma lo è ancora di più la capacità di trarre da essi guadagni e profitti. Nel farlo in passato l’azienda leader era la Microsoft, capace ancora oggi di generare 15 miliardi di profitti annuali dalla sua piattaforma Windows. Maestra assoluta di questi anni è Apple che con il suo modello di business basato su una piattaforma proprietaria e l’offerta di soluzioni hardware, software e servizi, è stata capace in questi anni di battere ogni record di guadagni, storici e riferiti ai principali concorrenti. Affianca Apple in questa maestria Amazon, capace di occupare il tempo dei consumatori con proposizioni e offerte che non mirano solo a catturare la loro attenzione ma a trattenerli con proposte che puntano a trarre il maggiore vantaggio possibile dalle interazioni e relazioni in essere.
L’opinione pubblica tra filosofia e social network
Nonostante la grande base installata Facebook genera, secondo i dati forniti dalla stessa azienda, quaranta dollari per ogni utente. A fare peggio c’è solo Google che con Android e una base installata di quasi un miliardo e mezzo di utilizzatori non è ancora riuscita a dare vita a un modello economico vincente. E questo nonostante la compresenza di soluzioni e servizi di qualità come Gmail, il motore di ricerca e le molteplici altre applicazioni Google.
La differenza sostanziale tra aziende come Facebook e Google da un lato e Apple e Amazon dall’altro è la focalizzazione delle seconde sui contenuti e sul tempo che gli utenti consumatori spendono online. Grazie a proposte come Apple Music o Apple News e altre proposte simili, Apple si dimostra maestra nel catturare il tempo dei suoi clienti e nel generare un guadagno che, come per Amazon e il suo ecosistema, è considerato sui 300 dollari all’anno per ogni cliente.
In questa battaglia tra i leader tecnologici per catturare il portafoglio del cliente, cercano di inserirsi anche Microsoft e Twitter e molte altre startup o società tecnologiche. Twitter non dispone di una grande base installata come Facebook e dispone di una proposizione che forse mal si adatta a produrre risultati maggiori di quelli fin qui ottenuti. Microsoft possiede Windows ma è attualmente alla ricerca di nuovi modelli di business e di modalità più innovative per interagire con la sua base installata e riconquistare quella perdura in anni di ritardi e tentennamenti.
Tutte le aziende tecnologiche sanno quanto sia importante crescere la propria base di utenza e la sua fidelizzazione. Oggi l’obiettivo è reso più semplice dalla disponibilità dei Big Data e delle numerose informazioni e conoscenze da essi generabili sul profilo e sui comportamenti dei clienti e degli utenti. In modalità e con strumenti diversi è ciò che altre aziende hanno fatto da decenni, sempre con alterne fortune e più o meno grandi successi.
Le lezioni apprese da Apple e Facebook sembrano indicare che due modelli sono possibili ma che uno è più redditizio dell’altro. Le domande a cui i protagonisti del mercato tecnologico devono trovare delle risposte, per garantirsi la loro leadership e in particolare far crescere i loro guadagni, rimangano quelle di sempre. Cosa determina il successo di una piattaforma, la sua qualità o la capacità di soddisfare le aspettative del cliente potenziale? Quando e perché un modello di business emerge diventando vincente? Quale di questi modelli e quando diventa economicamente efficiente?
La capacità di dare risposte a queste domande determinerà probabilmente chi tra i leader tecnologici attuali dominerà da leader la scena del mercato tecnologico futuro. Le risposte chiamano in causa politiche di prezzo (sconti), modelli di business, mercati target, canali e reti commerciali, qualità dei prodotti e visibilità della Marca ma soprattutto la capacità di anticipare e comprendere i bisogni della base installata e di soddisfare le sue aspettative e desideri
In tutto questo mentre Apple sembra avere capito come fare e per questo continua a contare su una platea larga di clienti fidelizzati, Facebook sembra ancora alla ricerca di un modello vincente definitivo, nonostante la sua base installata sia nel frattempo diventata la più ampia al mondo.