
Nato da Telepathy One Inc nel gennaio 2013, er il momento Telepathy One è ancora una visione e un progetto di ricerca, alla ricerca di investimenti per essere tradotto in realtà concreta.Il progetto mira alla realizzazione di un dispositivo indossabile innovativo capace di comunicazione interattiva e in tempo reale di immagini, audio e messaggi senza alcun intervento manuale. La comunicazione è guidata dalla vista e dalla capacità del dispositivo di reagire e di fornire feedback.
Il primo prototipo è del marzo 2013, annunciato al Southwest Interactive Festival (SXSW) di austin in Texas. Telepathy One è un dispositivo indossabile di nuova generazione che permette di comunicare in ogni momento e in ogni luogo e con chiunque in contesti e situazioni diverse e per tipologie differenti di stili di ita. Il prototipo presentato è un dispositivo dotato di un micro-proiettore e di una fotocamera capaci di fornire informazioni visive assimilabili a quelle dell'occhio umano, collegato in modalità wireless ad uno smartphone o tablet con cui interagisce in vari modi. Il dispostivo è finalizzato alla comunicazione sociale, alla interazione e alla condivisione. La sua compattezza e leggerezza lo rende indossabile e utilizzabile in contesti diversi. La sua caratteristica è di permettere la condivisione di emozioni in tempo reale. Metterà a disposizione numerose applicazioni per contesti diversi come lo spazio familiare, lo stadio, il ristorante, ecc.
Il prodotto di Takahito Iguchi è in netta contrapposizione ai Glass di Google ed è stato disegnato e pensato per soddisfare bisogni che gli occhiali di Google non sembrano per il momento capaci di soddisfare. Il disegno è tipicamente giappponese e minimalista, la stilizzazione portata all'estremo ma l'elemento di novità, almeno sulla carta, sta nella sua missione di riuscire a comunicare emozioni e di farlo in tempo reale all'interno di contesti diversi e definiti come ad esempio uno stadio di calcio.
E tu chi sei?
Il prodotto è ancora in fase di sciluppo ma il progetto ha già raccolro più di 5 milioni dii dollari di fondi da invetitori che credono nelle visioni avveniristiche del creatore filosofo. Gli occhiali Telepathy One dovrebbero arrivare sul mercato insieme ai Glass di Google. Google ha distribuito alcune migliaia di Glass a sviluppatori e personalità pubbliche in modo da permettere lo sviluppo di nuove applicazioni e una prima campagna promozianle fatta dei racconti, delle narrazioni e delle immagini di chi ha avuto modo di sperimentare gli occhiali. Telepathi One è per il momento un prototipo di laboratorio alla ricerca di nuove funzionalità e caratteritiche tecnologiche in grado di soddisfare la visione del suo ideatore.
Una visione che, come ha dichiarato in una intervista al giornale inglese The Guardian, si riassume bene in questa frase: " I Glass di Google sono un dispositivo che mira a esprime l'egotismo di chi li indossa grazie alla possibilità di legegre la posta eletronica, di navigare il web, di fare fotografie e di svolgere altre attività con applicazioni per il momento ancora poco note. Telephaty One è invece un dispositivo sociale e finalizzato alla comunicazione". Collegato in modalità bluetooth con uno smartphone o tablet il dispositivo è finalizzato alla condivisione in tempo reale di audio, video, immagini, testi, messaggi con amici e conoscenti o persone incontrate occasionalmente.
La visione di fondo non è tecnologica ma filosofica e culturale e nasce dall'idea che le persone siano sempre alla ricerca di comunicazione e interazione con lo scopo di comprendere e farsi comprendere in contesti e situazioni diverse.
Telepathy One è solo uno dei numerosi progetti e prodotti di tecnologie indossabili alla 'Google Glass' che satnno caratterizzando il mercato attuale. Oltre i progetti già noti di Meta Space Glass, Recon Jet, RoboCop, GlassUp, ci sono quelli meno conosciuti ma già molto chiacchierati e oggetto di indiscrezioni giornalistiche come gli occhiali di Microsoft e di Apple. Telepathy One è per il momento un prodotto minore che aspira a far parlare di sè per le sue caratteristiche visionarie legate ad una visione del mondo originale che trova alimento da bisogni culturali e desideri umani. Il sogno di Iguchi è di aiutare la comprensione reciproca attraverso la condivisione di emozioni, stati d'animo e idee e nel farlo, di realizzare i sogni dei primi pionieri della tecnologia della informazione che avevano ipotizzato la realizzazione di computer capaci di aumentare l'intelletto umano (realtà aumentata).
Grazie ai fondi trovatii, Telepathy One ha ora aperto una sede nella Silicon Valeey ed ha potuto allargare il team di sviluppo assumendo persone con le conoscenze e la capacità utili a dare forma al progetto. Il dispositivo verrà comunque prodotto in Giappone.
L'intervista riporatta dal Guardian contiene una annotazione interessante legata alle letture di Iguchi al momento del parto della sua idea di occhili tecnologici. Letture tratte da Nietzche e legate alle elaborazioni speeculative del fisolosofo tedesco sull'idea di superuomo. Un concetto ed una metafora perfetta per l'uomo dotato di strumenti di realtà aumentata ma anche di strumenti coerenti con un altro pensiero del filosofo che la realtà non esiste perchè frutto di interpretazioni...
Benchè la battaglia possa trovare rimembranze bibliche nella lotta tra Davide e Golia, il concorrente di benchmarking e da battere per Telepathy One è Google. Non è un caso che molta attenzione sia stata prestata al design e alla differenziazione. Iguchi vede in Google un concorrente con cui collaborare per favorire l'arrvo e la diffusione sul mercato di nuove tecnologie indossabili, ma è indubbio che con un dispositivo basato su Linux, leggero, esteticamente bello e specializzato l'obiettivo finale sia quello di rubare market share e leadership al più ricco e potente concorrente.
A sfavore di Telepathy One gioca la mancanza di applicazioni. Sicuramente il nuovo dispositivo metterà a disposizione un framework di sviluppo per nuove applicazioni ma poi dovrà essere in grado di trovare e convincere un numero sufficiente di terze parti e di sviluppatori ad adottarlo e ad investire nel prodotto. In alternativa sarà obbligata a investimenti consistenti per sviluppare in proprio nuove applicazioni.