
Facebook non è più una semplice applicazione di social networking. E’ un meta-sistema operativo, una piattaforma capace di assorbire al suo interno numerosi ambiti di attività e relative soluzioni software che permettono agli utenti di vivere esperienze sempre più complete e sempre all’interno del mondo che Facebook ha creato per loro.
L’ultima notizia legata alle strategie di Facebook è una allenza con Uber con l’obiettivo di fornire agli utenti il servizio della APPlicazione che tanto sta facendo infuriare i taxisti di tutto il mondo. Le motivazioni dell’alleanza sono semplici, portare un servizio popolare come Uber all’interno del dominio Facebook e renderlo disponibile all’interno di tutti i domini nei quali gli utenti passano la maggior parte del loro tempo.
Nata come applicazione per il social networking, Facebook è diventata nel tempo una specie di piattaforma omnicomprensiva che si colloca al di sopra del sistema operativo del dispositivo fornendo una molteplicità di servizi e aumentando le sue funzionalità in modo tale da rendere quasi inutile ricorrere a quelle del livello sottostante. Con l’obiettivo di trattenere sempre più l’utente al suo interno, Facebook è andata aggiungendo nuovi servizi e per farlo ha acquisito o stretto alleanze con realtà in grado di fornire nuove funzionalità capaci di sodisfare i bisogni degli utenti all’interno del social network.
Da queste strategie sono nate le soluzioni di Instant Articles, Facebook Video, Messenger, e l’assistente personale M. Un approccio vincente visti i recenti risultati in termini di utilità fondata sull’idea di trattenere con contenuti, applicazioni, iniziative e servizi gli utenti negli spazi sociali dell’applicazione in modo da trarre vantaggi crescenti in termini di inserzioni pubblicitarie e meccanismi di monetizzazione.
Aprendosi ad alleanze esterne Facebook migliora la sua piattaforma di meta sistema operativo ma fornisce anche un vantaggio indubitabile ai suoi potenziali partner. Nel caso di Uber ad esempio, Facebook inserisce nella sua piattaforma una sola funzionalità o APP per la prenotazione di un taxi, Uber vede la sua proposta esposta ad un pubblico molto più ampio e non necessariamente attivabile tramite la sua APP.
Uber non è destinato a essere accessibile solo da Facebook. Ha rilasciato API per sviluppatori in modo che il suo serizio possa essere integrato con altre applicazioni. Nel caso di Facebook però la complementarietà dei due servizi è perfetta perché so sposa con le strategie di entrambe le aziende: essere ovunque e assorbire qualsiasi cosa in contesti nei quali non esiste al momento alcun elemento competitivo tra le due parti.
Facebook ha tratto immensi vantaggi dalla proliferazione delle piattaforme Mobile e dal successo di sistemi operativi come iOS e Android e dalla crescita dei loro ecosistemi applicativi. Oggi la strategia può muoversi verso altri obiettivi e puntare ad esempio a competere con la piattaforma di Google e il suo motore di ricerca. Per implementare questa strategia la scelta è di puntare verso l’assorbimento progressivo di molteplici funzionalità andando a creare una piattaforma che possa diventare per l’utente lo spazio per elezione da abitare online.
E’ una strategia perseguita anche da altre grandi Marche del mercato tecnologico, Apple per prima, ad esempio con il suo servizio Apple Music o con il suo assistente personale Siri. Google sta facendo qualcosa di simile con l’aggiunta di servizi come Google Now.
Il Neuromante di William Gibson aveva come interfaccia verso il mondo della rete la sua console. Oggi i milioni di neuromanti che navigano la Rete potrebbero usare una console Facebook dalla quale muoversi per raggiungere gli spazi vicini e lontani di Internet e per soddisfare i loro variegati bisogni. La scelta della console Facebook al posto di altre indicherebbe che Facebook è riuscita a offrire la migliore soluzione in termini di servizi e funzionalità ma soprattutto di esperienza d’uso. Nel caso ci riuscisse e venisse scelta da un numero crescente di utenti come la piattaforma o interfaccia di riferimento, il suo potere aumenterebbe grandemente, anche nei confronti di una realtà come Google. In questa competizione il passaggio prossimo venturo di facebook potrebbe essere la creazione di un suo motore di ricerca.