
Cresce la possibilità di vedere persone dotate di un dispositivo tecnologico indossabile come lo Watch di Apple o il Fitbit ma la percentuale di persone che posseggono almeno uno di queste tipologie di prodotti non supera il 20%. Una percentuale per di più riferita a paesi come gli Stati Uniti con un mercato molto più allertato e consapevole dei benefici delle nuove tecnologie e disponibili a verificarne i vantaggi e l’utilità.
Il prodotto che sembra avere la maggiore considerazione e attenzione è il braccialetto Fitbit, come evidenziato anche dalle numerose indagini di mercato condotte per verificare quanto e se la previsioni di inizio anno stiano trovando conferma nei comportamenti dei consumatori. Fitbit continua a piacere, più al genere femminile che a quello maschile ma soprattutto perché è ritenuto un prodotto valido per le attività sportive e per il monitoraggio degli impulsi vitali e della salute. Fitness e salute sembrano essere i due driver o le due motivazioni reali che sostengono gli acquisti dei prodotti Fitbit e di altri simili.
O prodotti tecnologici indossabili per la fitness sono usati sia da persone che praticano con assiduità e regolarmente attività sportive, sia da coloro che iniziano a farlo ma anche da molti che, pur non essendo impegnati in attività fisiche, sentono il bisogno di tenere sotto controllo la loro salute con strumenti di monitoraggio e misurazione di dati e di obiettivi da raggiungere.
In questo ambito di mercato Fitbit continua a mantenere una posizione di leadership seguito da Garmin che sembra trovare un gradimento più elevato in particolare tra utenti che sono impegnati atleticamente in attività sportive più impegnative e durature nel tempo.
Pur disponendo di funzionalità simili il mercato della Fitness non sembra per ora dare spazio ad un oggetto costoso come l’orologio intelligente di Apple. Lo Watch al contrario sembra avere trovato uno spazio tutto suo nell’ambito della moda e degli stili di vita legati al fashion, oltre che alla fitness. Lo Watch di Apple trova accoliti anche tra i consumatori che amano la tecnologia e che sono disponibili ad acquistare nuovi prodotti tecnologici a prescindere o solo perché sono targati Apple.
La pandemia ha escluso dal lavoro pezzi fondamentali del rapporto con le persone
Le tre motivazioni di acquisto, fitness, fashion e tecnologiche, sembrano essere le uniche per il momento capaci di guidare un processo decisionale di acquisto di consumatori interessati a prodotti tecnologici indossabili. Un po’ poco per determinare un successo dei prodotti wearable, tale da trasformare il 2016 nell’anno del boom delle tecnologie indossabili.
La crescita limitata dipende da vari fattori. A incidere c’è la scarsa conoscenza dell’offerta da parte dei consumatori e la loro scarsa disponibilità a investire budget di spesa in prodotti ancora in fase di evoluzione e incapaci di offrire reali vantaggi e benefici (perché acquistyare uno Watch quando molte delle sue funzionalità sono disposnibili anche tramite iPhone?), c’è l’immaturità dell’offerta tecnologica e l’assenza dal mercato di grandi player capaci di movimentare il meccanismo della domanda e dell’offerta con proposizioni competitive.
Questa competizione e una offerta più variegata e ricca sono necessarie per convincere il 70% dei consumatori che al momento dichiarano di non avere alcuna intenzione di acquistare un prodotto wearable durante il corso del 2016. Di positivo c’è comunque l’aumento di coloro che dichiarano un loro interesse per gli Wearable rispetto a pochi mesi fa e di essere pronti per farne una sperimentazione personale. Un piccolo segnale, disomogeneo e non uguale in tutti i mercati, che sottolinea un sentimento positivo da parte del consumatore o quantomeno una sua crescente conoscenza e consapevolezza dei benefici che le nuove tecnologie sono in grado di offrire. Il ciclo di adozione si sta rivelando più lento e graduale del previsto ma non sembra essersi arrestato o destinato a fermarsi in un futuro, né prossimo né lontano.