Molti innovatori tecnologici si appellano alla teoria della ‘disruption’ di Clayton Christensen, per spiegare la necessità e la improrogabilità del cambiamento. E’ una necessità vissuta nell’ansia e nel panico prodotti dall’incertezza e dalle incognite future. Se nulla sopravvive a lungo e tutto cambia per l’emergere continuo di nuovi fenomeni e nuovi standard, non si può stare fermi e neppure considerarsi tranquilli.
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