Disinformati è il titolo dell’ultimo libro di Jacques Attali. Un libro dedicato al giornalismo ma che parla di libertà. Una libertà a rischio, nell’epoca del surplus di informazione prodotto da piattaforme social che tanto hanno contribuito a confondere verità, opinione e credenza, a far crescere false verità, a diffondere verità alternative, ad accettare passivamente pervasività e ruolo di algoritmi scritti da altri e a sottostare volontariamente al potere tentacolare di poche società tecnologiche. La tecnologia di tutto questo non è responsabile, ma gli effetti che ne sono derivati obbligano tutti a interrogarsi, a porsi delle domande, a elaborare un pensiero critico, a riflettere, a dialogare e a confrontarsi. Con la (tecno)consapevolezza di quanto sia urgente farlo e la responsabilità, anche etica, di esercitarlo.
Si trova in
Blog
/
Tabulario