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L’insegnante si limita a dare dei consigli di lettura, il vero insegnante diventa il libro di testo adottato [25]
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Le nuove tecnologie vanno usate quando permettono un reale potenziamento dell’attività didattica, non per moda o per esibizione. LIM, tablet ed altri strumenti vanno utilizzati in questo senso; non devono essere utilizzati nei casi in cui le metodologie tradizionali si dimostrano ancora al momento più efficienti. A sostenerlo è il Prof. Leonardi Fratini, intervistato da SoloTablet. Una intervista interessante, si parla poco di tecnologia e molto di didattica.
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A scuola con il tablet
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Attenzione alla sostituzione integrale dei testi e alla superficialità del sapere [24]
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Le voci degli insegnanti raccolte da SoloTablet insistono sulla necessità dell'innovazione scolastica ma evidenziano anche spunti di riflessione non banali come quelli sottolineati da Luca Giancarli nell'intervista che pubblichiamo. Argomento sicuramente provocatorio per molti di coloro che operano all'interno della scuola è la scarsa propensione dei docenti a rinunciare alla didattica tradizionale o a metterla in discussione, perchè non sembrano in grado di cogliere le prospettive di crescita e di arricchimento legate alle nuove tecnologie.
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Gioie e dolori del docente digitale
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Insegnare nella Scuola Digitale per Competenze richiede competenza tecnologica, ma soprattutto competenza didattica, conoscenza dei nuclei fondanti della propria disciplina, capacità di creare percorsi formativi flessibili ed efficaci, capacità di coinvolgere gli studenti nelle attività didattiche in classe affinché si creino i presupposti per l’apprendimento costruttivista, il cooperative learning e lo sviluppo delle competenze trasversali oltre a quelle disciplinari.
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Dalle nuove tecnologie non possiamo più prescindere. Scuola e tecnologia [22].
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Alla ventiduesima intervista su Scuola e Tecnologia incontriamo Margherita Rabaglia, Dirigente Scolastico dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Carlo Emilio Gadda” di Fornovo di Taro (PR). Una lunga intervista che racconta un'esperienza e evidenzia le problematiche della didattica per una scuola digitale in termini di ridefinizione della progettazione, cambiamento delle logiche di valutazione e riconsiderazione della variabile tempo.
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CAMBIARE LA FORMA MENTIS
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Cambiare la forma mentis: è questo che mi sono proposta iniziando “l'avventura digitale” poco più di due anni fa.
Il docente non è il detentore della conoscenza che va riversata negli alunni: ormai questa sembra un'idea comunemente accettata eppure il modo di insegnare non sembra averne risentito.
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Serve un piano di formazione sull'utilizzo critico delle nuove tecnologie per i docenti - Scuola e tecnologia [21]
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SoloTablet intervista Roberto Sconocchini, insegnante elementare da tempo impegnato nel promuovere l'introduzione delle nuove tecnologie difitali a scuola e a produrre informazioni e conoscenze per facilitare un utilizzo critico della tecnologia nella didattica. Attraverso il suo blog raccoglie e mette a disposizione dei colleghi documentazione teorica, informazioni, materiali e racconti utili a conservare la memoria di quello che viene fatto e a permettere la replicabilità delle buone pratiche.
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Scuola e tecnologia [20] - la scuola si cambia insieme agli alunni
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Ventesima intervista di SoloTablet sul tema tescnologia a scuola. A raccontaci la sua esperienza e visione è stata Chiara Ferronato, sostenitrice della modalità BYOD (Bring Your Own Device) a scuola, estesa anche agli alunni. La scuola è vittima di una burocrazia ma anche di rigidità e nozionismo. La tecnologia può contribuire al rinnovamento e a far emergere nuove competenze.
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Scuola e tecnologia [19] - Impegnato a aprire a tutti l'accesso alle nuove tecnologie
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L'impegno è quello di Massimo Cingerle, professore presso I.C. Statale di Sovizzo, intervistato da SoloTablet. E' un impegno che parte dalla considerazione ce ad oggi le nuove tecnologie sono ancora riservate ad una nicchia di privilegiati. Una lettura interessante e condivisibile perchè il digital divide è in molti casi collegato alle elevate disuguaglianze eistenti e che toccano anche la scuola, le famiglie e molti ragazzi.
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Scuola e tecnologia [18] - Nel nostro istituto abbiamo tolto la cattedra
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Abbiamo tolto la cattedra e dunque rotto il tradizionale schieramento frontale tra docente e studenti. Questo è ciò che scrive Beatrice Aimi, dirigente scolastico dell'Istituto Pciolo-D’Annunzio di Fidenza (PR), intervistata da Solotablet. Un nuovo setting dell'aula che stimola ad una didattica attiva e centrata sullo studente che ha fatto emergere un patrimonio di buone pratiche didattiche da condividere ed utilizzare in modo più sistematico.
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Scuola e tecnologia [17] - La tecnologia in classe educa lo studente ad un utilizzo critico e non solo ludico.
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SoloTablet intervista la Dirigente Scolastica Elisabetta Monticelli Cuggiò dell'Istituto Comprensivo Bruno da Osimo. In evidenza le tecnologie come strumento in più, da affiancare ad una pluralità di mediatori didattici, che, grazie alle proprie caratteristiche, permette di realizzare una didattica innovativa, in grado di favorire la personalizzazione degli apprendimenti, il lavoro collaborativo, e la motivazione degli studenti utilizzando un approccio comunicativo più vicino alla loro vita Un apporccio che rende disponibili al confronto e al dialogo con gli altri nel rispetto delle diversità.
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