
Il tablet ha risolto molti problemi del consumatore e lavoratore mobile del terzo millennio ma non tutti. Leggerezza, connettività, trasportabilità, disponibilità di applicazioni sono tutti elementi importanti che hanno trasformato il tablet nel nuovo strumento di personal computing e di produttività personale a scapito dell’ormai obsoleto PC. Peccato che il vecchio e tanto bistrattato PC abbia ancora la capacità di offrire storage a volontà per soddisfare l'ingordigia di amanti del video e della musica, della fotografia, delle presentazioni powerpoint, dei video Youtube e di tutto ciò che si misura spesso anche in termini di dimensioni e peso in termine di Terabyte.
Ad oggi gli utilizzatori di un tablet sono obbligati a fare delle scelte per portarsi appresso quello che serve e, se lo spazio disponibile non è sufficiente, a cancellare quanto serve per poterlo fare.
Il fatto che il tablet abbia ad oggi limitazioni di memoria storage non è casuale ma determinato dalla scelta di tecnologie di memoria di tipo Flash SSD (NAND) che sono meno costose di quelle HDD (Hard Disk Drive) tipiche del personal computer. Un costo per gigabyte stimato fino a 10 volte più basso.
La scelta della tecnologia NAND è congeniale a dispositivi sottili e con display dalle dimensioni limitate (il massimo fino ad oggi è di 10.1 pollici, nel 2014 potrebbero arrovare tablet da 12+ pollici). La memoria flash di tipo NAND è solida e maggiormente resistente di quella HDD, un vantaggio non da poco per dispositivi che hanno una maggiore probabilità di caduta rispetto ad esempio ad un laptop o di un desktop.
Temi trattati in questo testo:
- Il bisogno di storage c'è ed è grande
- Il bisogno esiste anche perchè la memoria indicata dal produttore non è mai quella realmente disponibile
- Tablet e memorie disponibili
- Manutenzioni periodiche e buona gestione dei dati per evitare sovraccarico ed esaurimento della memoria disponibile
- La soluzione SD e microSD
- La sincronizzazione con un personal computer
- I dischi esterni
- I NAS (Network Attached Storage)
- Le risorse sul Cloud
- Il costo della memoria sui tablet è uno scandalo
- Se i costi sono un problema si può andare su eBay
- Conclusioni
Il bisogno c’è ed è grande….
I tablet hanno bisogno di maggiore capacità di storage perché l’appetito degli utenti è infinito e disordinato. Lo è sia per motivi personali che professionali e aziendali. Nonostante tutti soffrano della sovrabbondanza di informazioni, pochi sono capaci di cestinare ed eliminare per sempre i contenuti che hanno accumulato. Molti di questi contenuti sono frutto della interazione e delle attività fatte con altri ma anche della navigazione perseverante di Internet, di continui download, dell’archiviazione di migliaia di fotografie, di video, giochi e di sempre nuove applicazioni.
Tradotto in numeri e capacità stiamo parlando non più di gigabyte ma di terabyte di dati. Sui personal computer gli hard disk sono oggi in grado di offrire la soluzione con dischi che vanno da un minimo di 500 GB in su. Una quantità di memoria che fa impallidire il tablet e la sua memoria flash. Per il momento la richiesta di una maggiore capacità storage al’interno di un tablet è ancora limitata ma esploderà a breve come bisogno reale al quale i produttori faranno a gara a dare soddisfazione.
La soluzione interna ancora non c’è ma fortunatamente lo storage dei tablet aumenterà costantemente al rilascio di nuovi modelli e la sua insufficienza attuale può essere gestita attarverso approcci diversi. Le opzioni possibili sono numerose, alcune economiceh, altre meno, alcune sufficienti altre no, tutte capaci comunque di fornire risposte concrete ed immediate a bisogni più o meno impellenti e importanti.
Il bisogno esiste anche perchè la memoria disponibile non è mai quella indicata.
Il consumatore che acquista un tablet da 64GB di memoria storage si aspetta di poterli usare a suo uso e consumo. In realtà non è così, solo un terzo della capacità è realmente a sua disposizione. Ogni tablet ha un suo sistema operativo che, a seconda dei casi, occupa più o meno spazio del disco flash disponibile. Altreattnto fanno soluzioni aggiuntive e applicazioni pre-installate, molte delle quali non possono neppure essere rimosse.
Tutti i tablet fanno uso della memoria disponibile per fini propri ma lo spazio occupato varia a seconda del sistema operativo montato. Ad esempio un iPad con 16GB di memoria ne lascia effettivamente liberi 13 mentre il Kindle Fire HD con una configurazione simile solo 11. Una differenza non da poco se lo storae è uno dei motivi per cui si è acquistato un tablet. Nel caso del Kindle sarebbe meglio optare per un modello da 32GB.
Il sistema operativo più affamto di dtorage è, senza sorprese, quello Windows 8 di Microsoft. La versione RT occupa 10GB di spazio per sistema operativo e applicazioni pre-installate ma ne utilizza altri cinque per strumenti che vengono usati per gestire problemi nella fase di utilizzo e per recuperare file e documenti corrotti o che hanno bisogno di un interbento di recupero. Sul modello da 64GB del Surface Pro la fame di storage del sistema operativo è immensa. Sistema operativo, applicazioni pre-installate e altri strumenti Microsoft si prendono due terzi dell'intera capacità di storage lasciando all'utente solo 21 GB di spazio. Ben poca cosa rispetto a quanto l'utente crede di poter usare.
Infografica prodotta da Which Tech Daily
Tablet e memorie disponibili
Su ogni tablet com su ogni altro dispositivo mobile le memorie disponibili possono essere di tre tipologie diverse: Random Access Memory (RAM), interna di tipo flash SSD ed esterna (formato SSD, SD, microSD). A questo tipo di memorie fisiche integrate o collegabili al tablet vanno poi aggiunte quelle 'virtuali' e distribuite su altri sistemi come personal computer o sul Cloud.
La memoria RAM è un componente fondamentale di ogni dispositivo mobile, sia esso smartphone o tablet. Serve a garantire le prestazioni del dispositivo ospitando le informazioni utili alle applicazioni in esecuzione in ogni dato momento. Se le applicazioni sono giochi in alta risoluzione il consumo di RAM è maggiore. Una RAM con maggiore capacità serve a limitare gli errori ed a garantire le performance. Lo standard sui dispositivi di fascia alta è ormai di 2GB di RAM con alcune eccezioni che ospitano 3GB di RAM DDR3.
Più è elevata la capacità di RAM e più costa il dispositivo, Non a caso gli smartphone Android di fascia bassa solitamente offrono solo 512MB di RAM. Una capacità insufficiente per un uso dello smartphone finalizzato al gioco. Fortunatamente la memoria fisica di tipo RAM dei dispsoitivi Android può essere aumentata usando strumenti adeguati come quello di Roehsoft fino a 4GB (utilizzabile anche su tablet Android) o sostituendola con schede microSD di classe 10 che possono raggiungere anche i 64GB di capacità.
La memoria interna è di tipo Flash (NAND) e determina configurazioni, modelli e prezzo del tablet. Questo tipo di memoria microSD (realizzata pensando soprattutto ad espandere la memoria dei telefonini di nuova generazione con funzioni multimediali e forti esigenze di leggerezza e bassi consumi) è più costosa di quella esterna perchè capace di offrire, a seconda delle classi di appartenenza ( Classe 2, 4, 6, 10 MB/secondo) migliori velocità in scrittura e lettura sia Random che lineare. Costa di più anche perchè è all'interno del dispositivo ed obbliga il produttore ad intervenire in casi di guasti o difetti di produzione. Su alcuni tablet, non dotati di porte SD, è l'unica memoria disponibile e qundo è esaurita obbliga a cancellare dati, a sottoscrivere servizi in cloud o a sostituire il dispositivo.La meoria interna dell'iPad è disponibile in quattro configurazioni da 16GB, 32GB, 64GB e 128GB ( solo 64GB sull'iPad Mini) e non può essere aumentata. Raggiunto il limite di uso bisogna provvedere a cancellare dati e informazioni.
La memoria esterna di un dispositivo mobile è disponibile in due modalità diverse: SD (Solid Drive) e dischi rigidi ad elevata capacità collegabili in modlità Wi-fi. Con alcuni tablet, dotati della necessaria interfaccia e porta di accesso ome il Surface di Microsoft, è possibile anche usare memorie esterne di tipo flash con connettore USB.
Fonte: http://www.techradar.com
Manutenzione periodica e gestione oculata
La fame di dati e informazioni di tutte le tipologie diutenti esaurisce rapidamente la memoria disponibile su qualaiasi tipo di dispositivo mobile, sia pure un iPad Air con 128 GB di memoria interna.
Per non incorrere in problemi ed evitare al tempo stesso ulteriori costi si può ovviare al fatto che la memoria storage non è mai sufficiente attraverso buone pratiche di utilizzo e manutenzione.
Lo si può fare semplicemente ma bisogna farlo in modo metodico e sempre informato.Il punto di partenza è la conoscenza della capacità ancora disponibile usando l’app apposita (Configurazione, Generali, Utilizzo) per poi intervenire modificando i parametri per ognuna delle risorse disponibili.
Il passaggio successivo è quello di eliminare le molte applicazioni scaricate in un momento di euforia e poi diventate rapidamente zombie capaci di consumare inutilmente risorse del dispositivo. Una buona regola è di cancellare tutte le applicazioni che nell’ultimo mese non sono mai state usate almeno una volta. Utile ricordare che, se si cancella per sbaglio una APP utile, la si può scaricare nuovamente dallo store se è gratuita ma anche se è a pagamento ( una volta pagata rimane disponibile per nuovi download gratuiti). Per decidere quale applicazione eliminare dal menù di configurazione bisogna selezionare le APP installate e verificarne stato, dimensioni, ecc. Il menu permette anche di individuare applicazioni installate più volte o simili tar loro in termini di funzionalità offerte.
Eliminate le APP inutili si passa ai contenuti. I primi da analizzare sono immagini, fotografie, video e audio. Un primo modo veloce per fare pulizia è di sincronizzare il dispositivo con lo store, iTunes per iPad e iPhone. I dati possono pur sempre essere recuperati. Un altro modo per fare pulizia è usare applicazioni in Cloud come Dropbox, disponibili gratuitamente fino ad una certa capacità di storage e poi a pagamento. Per le foto possibile anche usare social network come Flickr o Shatterfly.
Non dimentiocare di ripulire anche la cache usando strumenti adeguati come Clean Master, App Cache Cleaner e History Eraser o i menu del sistema operativo ( su Android: Menu, Settings, Pulisci Cache, Procedi, Pulisci cookie, Procedi).
Dopo aver fatto pulizia non resta che fare maggiore attenzione ai dati e alle applicazioni che si scaricano/caricano sul dispositivo. La consapevolezza dell’importanza di una gestione oculata sarà tanto maggiore quanto impegnativa ed onerosa è stata l’operazione di pulizia.
La soluzione microSD
La prima soluzione possibile per dotare il proprio tablet di memoria aggiuntiva è quella di acquistare appositi supporti SD (memoria esterna) e/o microSD (memoria interna). Non tutti i tablet dispongono delle porte necessarie ad un loro utilizzo ma quelli che le hanno permettono di utilizzare fino a 64GB di memroia aggiuntiva a prezzi modici o comunque meno costosi di soluzioni esterne in versione HD.
2019: come useremo i nostri dispositivi?
Non tutti produttori permettono di salvare le applicazioni su supporti esterni ma le memorie SD e microSD sono la soluzione ideale per chi vuole portarsi appresso e salvare file musicali, video e fotografie. Ad esempio alcuni dei tablet più noti come l'iPad e il Nexus di Google non ha porte utili ad espandere la memoria disponibile all'esterno se si escludono unità disco collegate in modalità wireless.
I tablet dotati di porte per supporti SD e microSD sono numerosi, come ad esempio:
- Samsung Galaxy Tab 3
- Samsung Galaxy Note 8: espandibile fino a 64GB con l'aggiunta di 50GB di memoria storage gratuita su Dropbox
- Microsoft Surface RT: può ospitare al suo interno schede microSD fino a 64GB e dsipone anche di una porta USB da usarsi per memorizzare velocemente dati in mobilità. Il problema del Surface è che il sistema operativo utilizza i due terzi della memoria disponibile.
- Sony Xperia Tablet Z espandibile in microSD fino a 64GB
- Asus Transformer Pad Infinity TF700: un sistema Android com microSD fono a 64GB
- Barnes & Noble Nook HD+: espandibile in microSD fino a 64GB
Nell'acquisto di un supporto SD bisogna fare attenzione che non tutti sono uguali. Prima di acquistarne uno meglio verificare con attenzione a quale uso è destinato e se ne esiste una necessità reale. La memoria di molti dispositivi mobili è più che sufficiente per un utilizzo standard. Forse per questo molti produttori non hanno predisposto porte SD e/o microSD per i loro dispositivi. Ci sono alcune eccezioni come ad esempio il Samsung Galaxy S III, il tablet Nook Barnes & Noble, ed alcuni modelli di smartphone con Windows Phones. Se si ha bisogno di memoria extra meglio quindi verificare in anticipo le caratteristiche del tablet o dello smartphone che si vuole acquistare.
Nell'acquisto del supporto SD bisogna fare attenzione alla velocità di lettura e scrittura che dovrebbe essere di 4 kilobyte in modalità random (2 megabyte al secondo). La modalità random è importante per un utilizzo dei dati da parte di applicazioni e file system. Per un utilizzo finalizzato a memorizzare fotografie e video conta invece la velocità di scrittura e lettura di tipo lineare. Il valore di riferiento ideale in questo caso è di 12 megabyte al secondo. Nell'acquisto meglio fare attenzione sia ai valori di lettura random che di quelli lineari.
I supporti disponibili sul mercato sono numerosi e non tutti affidaìbili. Sono solitamente assegnati a classi che definsicono alcuni riferimenti standard di performance. Ad esempio lo standard di supporti di classe 2 è di 2MB/secondo, quello di classe 6 è di 6MB7secondo e quello di classe 10 è di 10MB/secondo. La classificazione puòp creare confusione perchè oggi sono disponibili nuovi supporti di tipo UHS (Ultra Hogh Speed) catalogati nella Classe 1 ma con una velocità di scrittura lineare di 10MB/secondo, ottimizzata però per video e immagini.
Per evitare prestazioni insoddisfacenti meglio evitare di usare questi supporti attraverso degli adattatori.
Tra i supporto microSD disponibili e suggeribili vanno elencati i seguenti:
- Kingston's 16GB Class 4 card
- Adata's Class 10 card
- SanDisk Mobile Class 4 card da 32GB
- SanDisk Extreme Pro
- SanDisk Ultra
- SanDisk Ultra microSD
- Kingston microSDHC
Per chi fosse interessato segnaliamo la recensione di quindici diversi supporti fornita da Tom's Hardware.
Sincronizzare tutto su un computer
Lo scenario comune e più semplice per chi ha bisogno di archiviare musica, film, e qualsiasi altro tipo di contenuto che può essere usato in futuro attraverso un tablet. Si usa questo approccio perché si vuole risparmiare, lo storage HDD e IDC costa meno (0.9 euro per GB su un laptop e 0,5 euro su un desktop) di quello flash per dispositivi mobili. Lo si fa anche per disporre di più spazio, i dischi di un personal computer hanno maggiore capacità e possono più facilmente espandersi.
Usare un disco del personal computer come magazzino dei propri dati è conveniente perché costa meno ma penalizza l’operatività in mobilità. I dischi del PC non possono essere trasportati. Ciò che ci si porta appresso è solo quanto si è caricato durante la fase di sincronizzazione con il personal computer.
Per disporre di più dati e portarseli appresso bisogna scegliere il modello di tablet nella configurazione che serve e sottostare ai costi relativi. Un iPad ha configurazioni da 16GB, 32GB, 64 GB con prezzi che vanno da 499 a 699 euro (2 euro per GB). .
Dischi esterni
I dischi esterni disponibili su tablet sono ancora pochi. Si tratta di prodotti offerti da Seagate e Hitachi. Il disco esterno di Hitachi G-Connect è un device wireless, disegnato per connettersi e lavorare con un iPad e/o un iPhone. La versione Android è in fase di sviluppo. Non serve alcuna porta USB o espansione SD. I dati vengono inviati su uno stream wireless. Le sue funzionalità sono simili a quelle di Time Machine. Il disco da 500 GB è dotato di una antenna Wi-Fi e può connettersi a cinque dispositivi diversi. Può anche essere utilizzato da remoto per connessioni internet se il disco è collegato fisicamente all’interno di una rete Ethernet. Il suo prezzo è di 199 euto, 0.40 centesimi per GB.
Il disco esterno di Seagate GoFlex Satellite è un dispositivo wireless disponibile sia per iPad che per tablet Android. Il disco può essere usato attraverso una applicazione apposita o direttamente da un browser. Il disco di Seagate può operare in autonomia per cinque ore consecutive senza avere bisogno di una ricarica ed è pertanto un disco trasportabli ed utilizzabile anche in mobilità. Il prezzo è di 199 euro per una capacità di 500 GB.
Sul mercato sono disponibili altre tipologie di memorie esterne come quelle flash e wireless di Kingston e Airstash. Il dispositivo Wi-Drive di Kingston è un disco esterno di tipo SSD (Solid-state Drive) e può essere usato con un iPad. I modelli disponibili, poco più grandi di un iPhone, sono da 16GB, 32GB al prezzo di 130 e 175 euro. Possono essere usati dopo aver scaricato una applicazione apposita. Presto saranno disponibili dispositivi simili anche per la piattaforma Android. In attesa i possessori di tablet Android possono ricorrere a supporti microSD con capacità da 2GB a 32GB.
I prodotti di AirStash sono supporti SD piccoli e comodi da usare con capacità di memoria aggiuntiva fino a 32GB. Sono utilizzabili tramite una apposita APP o con accesso su una rete wireless Airstash dedicata. Disponibile al prezzo di 100 euro.
Dischi disponibili in commercio:
- RAVPower
- GoFlex Satellite di Seagate
- G-Connect di Hitachi
- WiDrive di Kingstone (da 32/64 GB)
- Connect Wireless Media Drive di Sandisk
Network-Attached Storage (NAS)
Un dispositivo NAS è una soluzione per utilizzatori di tablet PC che hanno bisogno di muovere e gestire in modo efficiente ed efficace grandi quantità di dati. I dispositivi sul mercato sono numerosi così come lo sono i produttori: Buffalo, Drobo, Iomega, Netgear, e Western Digital.
Ci sono NAS di tutti i tipi e capaci di soddisfare le esigenze di pubblici diversi. Alcuni di questi dispositivi operano, grazie ad APP appposite, come risorse in cloud computing permettendo accessi anche da tablet. I prezzi dei NAS variano a seconda della loro capacità e qualità: il prodotto Home Media di Netgear da 1TB costa 150 euro, l’Home Media Network di Iomega da 3TB costa 250.
Storage sul cloud
La soluzione più usata al momento dal maggior numero di utenti è quella che prevede l’accesso a risorse disponibili in cloud computing, in modalità wireless. L’accesso è reso possibile da applicazioni come Carbonite, Dropbox, Mozy e SugarSync. Le applicazioni offrono servizi gratuiti e/o a pagamento. Dropbox ad esempio offre gartuitamente fino a 2GB di storage ed è un servizio disponibile su ogni dispositivo di personal computing e browser mobile. Dropbox ha componenti software Client per tutte le piattaforme di sistema operativo come Windows, Linux, Mac OS X, iOS, BlackBerry OS, e Android.
Sempre in cloud sono disponibili anche i servizi di storage iCloud di Apple, di Google Music di Google e di Cloud Player di Amazon.
Se la necessità è superiore allo storage messo a dispsoizione gratuitamente si può sottoscrivere un abbonamento al servizio con prezzi chevariano a seconda della capacità richiesta. Dropbox ad esempio chiede 9.99 euro al mese per 50GB e 19.99 per 100 GB.
Tra le soluzioni che offrono servizi storage in cloud segnaliamo:
Il costo dello storage interno è eccessivo, quasi uno scandalo!
Dotare il proprio tablet di memoria storage interna di grandi dimensioni può essere costoso, sicuramente non economico. Il motivo però è più legato ai prezzi imposti dai produttori che dal valore reale per gigabyte dei supporti da acquistare. I produttori di tablet, nella stragrande maggioranza non producono tecologie di storage di tio Flash ma la acquistano, a prezzi infinitamente più bassi di quelli poi proposti al pubblico, da terze parti.
16GB di memroia flash costa alla fonte circa 10 euro ma viene rivenduta a caro prezzo. Ad esempio la differenza tra un iPad da 16GB e uno da 32GB è di 80 euro, Amazon impone un prezzo maggiore di 40 euro e Google di 70.
Una altrenativa all'acquisto di un tablet con maggiore memoria è l'uso dei servizi in cloud di soluzioni come Dropbox, Google Frive e Skydrive o il ricorso a dispositivi di memoria esterni come quelli illustrati in questo testo.
Se il costo è un problema vai su eBay!
Chi avesse bisogno di memoria extra e non ha il budget necessario può sempre andare su eBay e cercare tra le numerose proposte disponibili. Per farlo bisoga andare nella sezione apposita (Electronica) e selezionare Computers, Tablets e Networking o iPad, Tablets and eReaders.
Per selezionare supporti di memoria esterni la pagina da visitare è quella Drives, Storage e Blank Media.
Se non trovate le pagine indicate potete sempre usare il motore di ricerca con le parole chiave appropriate.
Conclusioni
Il tablet è qui per rimanere e per soddisfare sempre nuovi bisogni, anche in termini di storage e supporti di memoria. Benchè il tablet sia un prodotto tecnologico relativamente nuovo sta dimostrando una grande capacità di evolvere che si manifesta in nuovi modelli con sempre nuove funzionalità e capacità tecniche, di elebaorazione, di utilizzo ma anche di memorizzazione e gestione di grandi quantità di dati e contenuti.
Il consumatore che acquista un tablet lo deve fare sulla base di esigenze precise e valutando attentamente le configurazioni dei modelli in circolazione. E' importante verificare la capacità in termini di memoria RAM e quella di memoria storage interna, che come abbiamo visto poco sopra, non è mai quella indicata dal produttore.
La quantità di memoria interna disponibile dipende dal tipo di piattaforma scelta, dal suo sistema operativo e dalle scelte commerciali del produttore ( ad esempio applicazioni precaricate che occupano spazio aggiuntivo).
La scelta deve essere guidata dall'uso e dalle necessità. Se il tablet sarà usato come archivio di fotografie, riviste digitali e video la scelta deve cadere su modelli con grandi capacità di storage e/o su soluzioni e risorse esterne al tablet come microSD ( solo su tablet dotati di porte SD e/o microSD), servizi in Cloud (dropbox ad esempio), dischi esterni, ecc.
Se non si dispone di budgte adeguati la soluzione è di ridurre, per quanto possibile, la mole di dati e di contenuti utilizzati. Il flusso di informazioni continuerà a crescere ma resistere si può e non è obbligatorio memorizzare e tenere ogni singola foto scattata con il proprio smartphone e/o tablet......