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Tecnologia e didattica per una scuola digitale interattiva e sociale

Tecnologia e didattica per una scuola digitale interattiva e sociale

06 Gennaio 2013 Redazione SoloTablet
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La rivoluzione tecnologica in atto non poteva non interessare la scuola. La scuola e la didattica sono oggi oggetto di profondi cambiamenti legati alla rivoluzione digitale ma anche all'affermarsi di nuove metodologie didattiche e di nuove forme di apprendimento. Cambia il contesto dell'insegnamento in aula, da frontale e nozionistico a interattivo e sociale. Nascono nuove didattiche che favoriscono la creatività, la ricerca e la scoperta, la sperimentazione e la creatività, il coinvolgimento e la motivazione degli studenti, con un nuovo ruolo, tutto da inventare, degli insegnanti.
Per approfondimenti sull'uso del tablet in classe potete leggere l'ebook di Carlo Mazzucchelli  Tablet a scuola: come cambia la didattica.

Nota per il lettore: questo articolo è del 2013 ma viene continuamente visualizzato da numerosi visitatori. Se l'interesse o la chiave di ricerca che li ha guidati qui è il cambiamento della didattica suggeriamo di dedicare un pò di tempo a visionare i numerosi articoli presenti nella rubrica A scuola con il tablet e a leggere le interviste concesse a SoloTablet da molti insegnanti impegnati nel rinnovamento, non solo tecnologico, della scuola. Nessuno meglio dei diretti interessati può offrire una lettura della realtà e una sua narrazione a partire dai fatti e dalle proprie esperienze e buone pratiche.


L'arrivo del tablet e la sua adozione anche all'interno di molte realtà scolastiche ha impresso un'accelerazione forte verso una evoluzione della scuola in senso digitale e maggiormente tecnologico. La tecnologia, di per sè, non è determinante nel provocare il cambiamento ma è un fattore certamente abilitante per nuove pratiche, nuove metodologie e nuove forme di lavoro che finiscono per incidere profondamente sul modo e sugli spazi che definiscono l'ambito della didattica e dell'apprendimento.

Le nuove pratiche 'scolastiche' e formative sono facilitate dalla pervasità delle nuove tecnologie e da una nuova generazione di nativi digitali che hanno sviluppato negli ultimi anni nuove forme di relazione con la tecnologia, grazie a Internet, ai social network, ai dispositivi mobili (cellulari, iPod, smartphone, console di gioco e tablet) e alle applicazioni Mobile.

Questi fenomeni hanno finiro per consumerizzare l'IT aziendale ed oggi stanno avendo une influenza rilevante anche nel modo in cui si fa scuola e ci si rapporta ai saperi, sia dal punto di vista dell'insegnante ( didattica e fonti della conoscenza ) sia dello studente ( apprendimento dentro e fuori della scuola ).

SoloTablet cerca scuole disponibili a collaborare ad una indagine di mercato denominata TECNORAPIDI. Vogliamo scoprire come sono cambiati i rapporti con la tecnologia delle nuove generazioni Y e Z.

Su questi temi è utile ricordare il libro 'Nativi Digitali' edito da Mondadori di Ferri,nel quale si sottolinea come le nuove pratiche e didattiche hanno permesso di delineare nuovi scenari concettuali utili a ripensare e a ridefinire i nuovi processi di apprendimento e di insegnamento in ottica maggiormente partecipata, egualitaria, democratica, meno trasmissiva (one-way teaching) e nozionistica.

Se prima delle nuove tecnologie le modalità di apprendimento legate al fare erano riservate a poche categorie di persone, le nuove tecnologie offrono, forse per la prima volta, a tutti gli studenti ( quelli che nonostante la crisi riescono comunque ad essere iscritti e a frequentare la scuola ) strumenti potenti per l'acquisizione delle conoscenze e dei saperi e di farlo in modo interarttivo, sociale e collaborativo.

 

Grazie alle tecnologie digitali e ai nuovi dispositivi mobili il metodo di apprendimento delle conoscenze diventa più interattivo ( si cerca ciò che serve, si clicca per raccogliere le informazioni utili e sempre con un semplice click le si condivide ), l'apprendimento e le nuove pratiche ad esso associate si estendono anche al di fuori della scuola nei social network e in altre parti abitate della rete grazie alla connettività diffusa e alla pervasività dei dispositivi mobili e tecnologici ( connessione a banda larga, notebook e tablet, video proiettori e/o una lavagna  -LIM- multimediale, software di e-learning ), e tutte le scuole possono più facilmente dotarsi della infrastruttura tenologica in grado di supportare le nuove forme di didattica e di apprendimento 'digitali'.

Una rivoluzione nella didattica

Le nuove tecnologie, pervasive nella vita personale, sociale e lavorativa delle persone, non possono più essere tenute lontane dalla scuola.

Il luogo nel quale avviene la formazione delle nuove generazioni e l'apprendimento dei saperi attraverso nuove conoscenze è oggi obbligato a ripensare in modo radicale sè stesso, riorganizzando metodi, metodologie e pratiche didattiche per tenere conto dellla tecnologia abilitante disponibile ma soprattutto di risorse umane (studenti, giovani ecc.) con una testa diversa (mindset ma anche brain) perchè cresciuta da nativi digitali prima e al di fuori della scuola.

Il mindset degli studenti, e di alcuni (forse molti ) insegnanti è cambiato perchè è cambiato il loro modo di accedere alla conoscenza ( conoscenze ).

L'accesso non è più legato a luoghi fisici come la scuola, ma a spazi virtuali ( internet, web, comunità online, social network, ecc. ) che facilitano la ricerca individuale e l'acquisizione di nuove conoscenze e che permettono di farlo con e grazie alla collaborazione di altri. Se la ricerca è lo strumento principale di apprendimento,  il ruolo dell'insegnante è destinato a cambiare. Da trasmettitore di conoscenze ( didattica frontale ) a interlocutore capace di suggerire, far emergere e indirizzare nuove logiche di indagine e metodologie di ricerca di nuova conoscenza su temi speicifici e sempre interdisciplinari.

L'introduzione di dispositivi tablet in aula cambia il contesto didattico e favorisce, visivamente e organizzativamente, il passaggio da una aula divisa tra cattedra e banchi degli studenti, ad una più funzionale, fatta di uno o più gruppi che lavorano in team, in isole di formazione-apprendimento di tipo collaborativo e co-operativo.

Il lavoro di gruppo, svolto in classe attraverso l'uso di tablet e altri dispsoitivi, può continuare anche al di fuori della scuola in una aula virtuale che si realizza attraverso gli spazi della rete, la sua connettività e i suoi strumenti sociali e di collaborazione interattivi. Le nuove aule ( isole) interattive sono funzionali alle nuove pratiche di apprendimento di generazioni cresciute sul web che non hanno sviluppato, come le generazioni a  loro precedenti creesciute sul libro stampato e sulla lettura ineare, l'apprendimento mnemonico ma quello 'by searching'.

Un apprendimento fatto di ricerche con il motore di ricerca, di saperi condivisi online (wikipedia), di esplorazione di nuove conoscenze attraverso link, referenze e collegamenti online, di simulazioni e di esperienze digitali ( secondlife ). Le nuove forme di apprendimento traggono vantaggio dalla creatività individuale e dall'apporto condiviso di conoscenza, talento ed esperienza che ogni membro del team (aula virtuale) si porta appresso ma obbligano anche ad un rimodellamento costante degli spazi (virtuali) e delle forme di apprendimento. L'apprendimento di gruppo 'by searching' rimodella anche le conoscenze di ogni partecipante all'esperienza sociale collettiva facendo cambiare opinioni e punti di vista e favorendo una elasticità mentale che favorisce l'emergere di nuova conoscenza e di nuovi saperi.

Nuovi contesti didattici: reale/virtuale, aula fisica/online.

In questo nuovo contesto cambia profondamente anche il ruolo dell'insegnante, chiamato a fare da guida a persone già esperte nella ricerca di nuove conoscenze ma ancora incerti sulle metodologie da utilizzare e gli approcci da adottare per risolvere problemi ed acquisire nuove capacità e talenti. L'insegnante deve essere protagonista e guida nell'indicare nuove modalità di valutazione dei risultati che tengano conto delle discussioni di gruppo ma anche delle fonti di conoscenza online utilizzate e del modo in cui le nuove conoscenze vengono resi pubblici e condivisi.

Alla valutazione sono chiamati a partecipare gli stessi componenti dei gruppi di lavoro in modo da innestare nella pratica di gruppo la consuetudine al lavoro cooperativo e collaborativo, all'onestà intellettuale che favorisca la condivisione pubblica di nuove idee e opinioni e alla accettazione delle ragioni degli altri e di punti di vista diversi e contrapposti. Tutto ciò introduce forme di didattica più focalizzate all'interesse generale e meno a quello individuale. A fare la differenza rispetto al passato sono la disponibilità e la specificità delle nuove tecnologie utilizzabili in ambito scolastico ma soprattutto il fatto che l'aula da analogica è sempre più online e virtuale. Il nuovo contesto didattico reale/virtuale incide sulle forme di apprendimento che diventano sempre più collaborative e tali da favorire la condivisione ratpida di conoscenza e di nuove conoscenze e aprore nuovi orizzonti di sviluppo futuro della didattica sia a scuola che dopo/fuori la/della scuola.

I nuovi orizzonti sono resi possibili da una disponibilità grande di nozioni e di informazioni grazie alla rete e ai nuovi dispositivi Mobile, alla pià facile e rapida condivisione di conoscenze, alla tracciabilità della conoscenza trovata e prodotta dalla rcerca di gruppo, alla maggiore visibilità dei contenuti e dei risultati prodotti, grazie alla maggiore cratività e partecipazione indotta dalle nuove forme e metodologie didattiche, grazie infine alla possibilità di documentare l'intera evoluzione e fase di ricerca e di lavoro del gruppo.

Le nuove tecnologie introducono molti benefici e vantaggi quali la facilità con cui è possibile comunicare i risultati ottenuti e il lavoro prodotto dal lavoro di gruppo in classe (reale/virtuale) e la costruzione di una memoria storica di gruppo utile per le attività future e per una reinterpretazione critica e dinamica dei risultati ottenuti.

Le nuove forme di didattiva e di apprendimento obbligano l'insegante a cambiare metodi e modalità di valutazione del lavoro del discente.

I nuovi contesti offrono all'insegnante la possibilità di utilizzare per la valutazione criteri diversi o caricati di una valenza maggiore rispetto ad un loro utilizzo tradizionale. Questi criteri sono l'impegno messo nell'attività di gruppo, la creatività espressa (il processo creativo non è indifferente rispetto agli strumenti che si utilizzano), la capacità di ideazione e proposizione, la collaborazione, la capacità di progettazione e disegno, la capacità ad argomentare, dialogare e comunicare, la capacità dialettica e infne anche la leadership e/o capacità di esposizione pubblica.

Secondo alcuni esperti e studiosi della didattica e degli effetti della tecnologia delle tecnologie sulla scuola, "le tecnologie digitali dell'apprendimento permettono di concretizzare su larga scala la buona utopia del learning by doing di John Dewey" e "a rivitalizzare la realtà molto spesso “autocentrata” e tradizionale della didattica della scuola italiana".

La scuola italiana ha la necessità di essere rivitalizzata. Senza un ripensamento radicale del sistema scolastico e universitario e della ricerca il futuro delle prossime generazioni è a rischio. Il loro futuro è anche quello dell'Italia che deve diventare maggiormente competitiva a livello culturale nel contesto europeo e mondiale.

 


Bibliografia:

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