Approfondimenti /

Il Mobile: nuove tendenze e approcci marketing

Il Mobile: nuove tendenze e approcci marketing

13 Maggio 2011 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
Mobilità, leggerezza e trasportabilità sono diventati sinonimi di iPad e Tablet. Mentre la leggerezza e la trasportabilità sono realtà tangibili anche se soggettive, la mobilità si presta a riflessioni diverse. Essa è prima di tutto una caratteristica di ogni dispositivo hardware trasportabile e come tale sta condizionando produttori e utilizzatori ma anche chi sul dispositivo implementa e promuove contenuti, giochi, video e applicazioni. La mobilità è anche un tema interessante per le sue implicazioni dal punto di vista marketing, comunicazionale e promozionale. Il fenomeno dei tablet obbliga gli operatori a nuove riflessioni, a ricercare nuove strade e nuovi approcci per star dietro alle tendenze e/o accelerarne l'evoluzione.

Viviamo tempi di grandi cambiamenti, e anche il mondo dell'information technology ne è influenzato e protagonista insieme. Cloud computing, SaaS ( nella varie declinazioni possibili ), mondo delle APP, tablet ecc. sono tutte novità che si stanno affermando come nuove tendenze e che obbligano produttori, addetti ai lavori e utenti a riflettere sulle conseguenze che ne derivano a livello personale, professionale e aziendale.

Dal punto di vista del Marketing è essenziale comprendere quanto il Mobile, inteso come dispositivi ma soprattutto come attività, sia penetrato in profondità nei comportamenti dei consumatori.  Le funzionalità associate al Mobile sono ormai una necessità ( must have ) per tutti i dispositivi hardware quali smartphone, tablet, Chromebook, e non solo ( tutte le cosiddette appliances, le automobili e apparecchiature varie ).

Con il termine Mobile definiamo ormsi un contesto nel quale l'utente può permettersi grazie ai nuovi dispositivi una maggiore mobilità perchè i dati stessi e le applicazioni sono diventati 'mobili'. Sono sempre meno residenti su un dispositivo che ci portiamo appresso (leggero e trasportabile) e sempre più raccolti e organizzati nella nuvola (infrastruttura di cloud computing) e raggiungibili attraverso internet. Grazie alla nuvola, ogni utente può usare il dispositivo mobile preferito e costruirsi una sua propria esperienza utente individuale, favorita anche dalla possibilità oggi esistente di contestualizzare e geolocalizzare informazioni e dati sulla base dei profili di ogni singolo utente.

Questo cambiamento, che sta interessando tutti i dispositivi mobili (leggeri e trasportabili),  obbliga il marketing a ripensare e a ridisegnare le attività e le iniziative di comunicazione, promozione pubblcitarie e i processi a loro sottostanti. In particolare il ricorso e la presenza sul Mobile non può più essere soltanto complementare agli approcci e alle iniziative tradizionali ma deve diventare parte integrante e integrata di qualsiasi attività ed iniziativa presente e futura.

L'internet delle cose non è più relegato ai soli computer collegati in rete ma comprende oggetti diversi che partecipano alla rete grazie ad un identificativo unico  con cui possono essere trovati, raggiunti, utilizzati e tracciati. Il fatto di poter identificare gli oggetti permette oggi di reggiungere più facilmente i loro utilizzatori andando quindi a personalizzare la comunicazione e la promozione ma anche a cogliere 'il sentiment' giusto e nel posto giusto per tentare di instillare un bisogno e/o l'urgenza della sua soddisfazione. Il consumatore usa telefonini, smartphone e tablet per accedere a sempre nuove informazioni e contenuti, per comunicare con persone anche mentre è impegnato in esperienze di acquisto. Gli stessi dispositivi servono anche a collegarsi ad oggetti diversi quali lettori di codici a barre, tag 2D, rinterfacce e dispositivi grafici e iniziative marketing contestualizzate e geolocalizzate.

Se questa è la realtà, l'industria che produce contenuti digitali deve ripensare e rivedere non soltanto il disegno e i contenuti di una promozione, di una comunicazione o di una pubblicità. Deve cambiare approccio. Il semplice link ad una pagina web non basta più, così come non è più sufficiente sfruttare i molti profili individuali che ognuno si costruisce sui social network per personalizzare la comunicazione. Serve ragionare sull'Internet delle cose e sulla capacità di un numero sempre più elevato di oggetti di collegarsi, interagire e parlare tra di loro.

Al CES (Consumer Electronics Show) che si è tenuto di recente sono stati annunciati/rilasciati quasi 90 nuovi tablet, la maggioranza dei quali disponibili con Android come sistema opereativo, che andranno a confrontarsi e a concorrere con i due protagonisti assoluti fin qui affematisi, Apple e Google. Il confornto non è sulle carateristiche tecnologiche dei dispositivi ma sull'intefaccia utente, sulla facilità d'uso e sui modelli di business che hanno determinato l'integrazione sempre più forte tra device e mercato attraverso il mondo variegato delle APP o applicazioni.

La pervasività dei nuovi device mobili e delle tecnologie con cui sono prodotti obbliga a riflettere sulla condizione umana di un individuo sempre più obiettivo e destinatario di messaggi, informazioni, dati che finiscono per ridurre e condizionare le sue capacità di prestare attenzione e di concentrazione anche quando queste sarebbero necessarie per operare delle scelte e prendere delle decisioni. Il disordine 'mentale' causato dai nuovi media e dai nuovi device è legato anche alla loro mobilità e alla loro presenza costante ovunque l'individuo si trovi. Si riceve e si legge la posta ovunque, le dita sono sempre sulle tastiere per un SMS, un tweet o altre forme di messaggini, sia all'ora di colazione, di pranzo e di cena. Ma questi comportamenti sono messaggi forti per le aziende che sono alla ricerca di farsi spazio e di ridurre il rumore per trovare nuove forme di lingiaggio utili a costruire dialoghi, nuove interazioni e relazioni.

Il cambiamento sta accelerando e per non rimanere indietro a chi opera nel marketing è richiesto uno sforzo maggiore nella proposizione alle aziende di proposte che tengano conto di quanto sta avvenendo nell'economia, nel sociale e a livello individuale a causa della rvoluzione tecnologica in atto e aiutarle ad individuare le molte opportunità finora trascurate o non percepite.

Bibliografie da cui sono stati tratti spunti per l'articolo: Brian Monahan di IPG Media Lab.

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database


Fingerlinks

Siamo una startup tecnologica estremamente dinamica. Ci occupiamo di system...

Vai al profilo

Third Millenium

Software house dedicata allo sviluppo di App per il mondo mobile

Vai al profilo

Algos

Software house milanese specializzata in sviluppo di applicazioni gestionali...

Vai al profilo

Omigrade s.r.l.

Omigrade è una società nata dall’idea e dalla volontà di un gruppo di...

Vai al profilo