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2018: anno degli Smart speaker, maggiordomi democratici per tutte le case

2018: anno degli Smart speaker, maggiordomi democratici per tutte le case

08 Gennaio 2018 Redazione SoloTablet
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Il 208 potrebbe caratterizzarsi come l'anno dei cosidetti Smart Speaker. Dispositivi tecnologici capaci di giocare il ruolo di veri e propri maggiordomi di casa e di rubare la scena allo smarrphone. Con un ruolo più importante degli assistenti personali attuali grazie alla loro intelligenza crescente legata alla loro capacità di adattamento e apprendimento.

Per ora il fenomeno è soprattutto anglosassone ma è indubbio che i nuovi dispositivi di casa, capaci di fornire nuove interfacce per l'interazione tecnologica e con la realtà, stiano conquistando fette crescenti di mercato.  Un mercato nuovo che può sostituirsi o affiancarsi a quello saturo degli smartphone e nel quale credono i grandi protagonisti della scena tecnologica, Amazon e Google per primi ma anche Apple e Microsoft.

In attesa che le soluzioni e le applicazioni di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata siano mature a sufficienza per un mercato più vasto, gli smart speaker controllabili vocalmente stanno rapidamente diventando il nuovo cavallo di battaglia delle aziende tecnologiche. Una battaglia che mira a catturare i budget dei consumatori con una proposta più allettante di quanto non sia quella di nuovi modelli i smartphone.

Lo smart speaker con le metafore che si porta appresso, in termini di assistente personale, maggiordomo, ecc. rappresenta lo strumento perfetto per la costruzione di una nuova narrazione capace di sostituirsi a quella ormai rodata e forse noiosa dello smartphone. Una narrazione nella quale si stanno cimentando in molti ma soprattutto Amazon e Google, più preparati rispetto ad altri per conquistare un mercato percepito come potenzialmente ricco e lucrativo.

Amazon è in questo mercato dal 2014 con il suo Echo in versione sperimentale. Oggi il maggiordomo di Amazon, capace di interagire vocalmente e dotato di una intelligenza crescente, è diffuso in milioni di case americane e si prepara a penetrare anche nelle case italiane. Echo risponde alle domande, configura e gestisce agende e calendari, controllo altri dispositivi, funziona come diffusore musicale, in pratica può funzionare come hub centrale di una casa sempre più tecnologizzata e abitata da oggetti intelligenti capaci di comunicare e interconnessi tra di loro.

La fotografia del nuovo mercato emergente è stata scattata da Canalys. Rivolta al 2017 questa fotografia ha evidenziato la vendita di 17 milioni di smart speaker nel mondo nei primi nove mesi dell'anno e la spedizione di ulteriori sedici milioni di unità nell'ultimo trimestre caratterizzato dallo shopping natalizio.

A contendersi il mercato sono state Amazon e Google. Una contesa sviluppatasi anche con una competizione su prezzi al ribasso. Forse incapaci di garantire il recupero dei costi o la generazione di profitti ma utile, in questa fase, a penetrare in nuove fette di mercato, non più solo di entusiasti tecnologici ma anche di consumatori sperimentatori e curisosi, per poterle poi colonizzare e controllare in futuro.

In base ai dati di Canalys i trend degli smart speaker è destinato a consolidarsi durante tutti il 2018 diventando mainstream. Le previsioni parlano di incrementi nelle vendite del 70% con un numero di dispositivi venduti prossimi ai 60 milioni di unità. Un numero sempre basso rispetto agli smartphone venduti (solo Apple continua a venderne settanta milioni al trimestre, con l'eccezione per ora dell'iPhone X) ma un numero in forte crescita e sempre più nel radar dell'attenzione del consumatore.

Il prodotto probabilmente più maturo è Amazon Echo, ora anche nella versione Echo Show dotata di display e con una versione di Alexa, l'intelligenza artificiale che lo controlla, sempre più ricco di funzionalità e capacità. Rende possibile un uso televisivo, da album fotografico, un sistema di videochiamate, un utilizzo intelligente in cucina e molto altro. Tutte funzionalità che indicano l'evolusione di uno strumento tecnologico, capace di superare le fasi di cuoriosità che sempre accompagnano la sperimentazione iniziale, e la sua trasformazione in vero e proprio maggiordomo personale.

A contendere il mercato con Amazon c'è Google e poi a seguire Apple e Microsoft. Apple, l'azienda che per prima ha introdotto sul mercato una interfaccia vocale nella veste di assistente personale come Siri è in ritardo rispetto alla concorrenza. Il suo HonePod è stato annunciato in giugno 2017 ma non arriverà sul mercato prima di novembre 2018. Sarà comunque posizionato principalemente come diffusore musicale e solo in secondo ordine come smart speaker. A governare il nuovo dispositivo potrebbe essere Siri, un assistente personale che nel frattempo si è continuamente evoluto e arricchito di funzionalità e intelligenza. Microsoft ha deciso di puntare sul mercato attraverso una partnership con Samsung per la produzione di un dispositivo contenente l'assistente personale di Microsoft, Cortana. Per ora però questa soluzione è non pervenuta.

Il confronto tra i vari smart speaker si giocherà tutto sulla loro intelliegnza artificiale ma anche sulla loro capacità di comprendere il linguaggio naturale. A oggi Amazon e Google sembrano aver dotato i loro prodotti di quanto serve per una continua evoluzione futura. Microsoft ma anche Apple dovranno colmare il gap facendo in modo che i loro maggiordomi migliorino la loro capacità di comprendere le domande degli umani, facoltà oggi non eccelsa persino in Siri.

Il 2018 può essere visto come l'anno del consolidamento per un mercato che non garantisce ancora ai produttori alcuna reale profittabilità ma che deve essere conquistato per tempo in modo da attrarre i consumatori all'interno dei nuovi ecosistemi che si andranno a costituire intorno ai nuovi dispositivi, veri e propri hub di casa per le fture Internet degli Oggetti o Internet delle cose. I nuovi dispositivi marcheranno anche il passaggio dalla attuali interfacce tattili a quelle vocali che diventeranno prevalenti nel prossimo futuro. Dopo il PC, nella forma di desktop e poi di laptop, e lo smartphone, lo smart speaker è destinato a diventare il nuovo paradigma tecnologico. Un paradigma sul quale aumenterà attenzione ma soprattutto focalizzazione e narrazione o storytelling.

L'evoluzione tecnologica rappresentata dai nuovi dispositivi è resa possibile dall'evoluzione continua del cloud computing e dalla disposnibilità crescente e aumentata di dati e informazioni. I dati sono l'alimento fondmanetale di ogni sistema di intelligenza artificiale capace di apprendere, L'apprendimento è anche mirato ad un controllo gestionale crescente delle nuove realtà tecnologiche caratterizzate dalla miriade di oggetti intelligenti che stanno penetrando nella vita di ogni giorno. Dall'interazione con gli utenti umani i maggiordomi tecnologici stanno imparando abitudini e preferenze. Più saranno in grado di soddisfare bisogni e richieste e più aumenteranno la loro abilità nel farlo. Oggi in modo quasi passivo, legato alla comprensione della richiesta ("per favore mi accendi Radio 105?") e alla sua soddisfazione, domani probabilmente anche attivo e capace di sorprendere gli stessi utilizzatori umani.

Smart Speakers e maggiordomi digitali oggi sul mercato:

  • Amazon Echo (90+ dollari)
  • Amazon Echo Dot (50+ dollari)
  • Amazon Echo Show (200+ dollari)
  • Google Home (130+ dolalri)
  • Google Home Mini (49+ dollari)
  • Google Home Max (399+ dollari)
  • Apple HomePod (350+ dollari)
  • SOnos One (199 dollari)
  • JB LINK 20 (200 dollari)
  • Vaux (50 dollari)
  • Eufy Genie (35 dollari)
  • Fabriq (50 dollari)
  • Omaker Wow (90 dollari)

 

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