
Pochi hanno solo lo smartphone. Molti lo usano per attività che prima erano svolte su laptop o desktop! Quasi nessuno ha mantenuto per il tablet lo stesso amore iniziale con il quale aveva sperimentato una vita digitale diversa da quella del personal computer. Ancora meno sono coloro che continuano a dotarsi di una console specializzata per continuare ad alimentare la propria passione di video-giocare.
Mentre il mercato dello smartphone sembra essere entrato in un fase di declino e stagnazione, è cambiato anche il modo con cui viene utilizzato così come la sua importanza relativa rispetto ad apltre piattaforme di personal computing come tablet e PC. Ciò che è cambiato è evidenziato dal tempo dedicato a ogni singolo dispositivo individualmente posseduto. Un tempo aumentato per lo smartphone, senza differenza tra marchi e loro ecosistemi, diminuito per l’universo PC, quasi sparito per il tablet. La console di gioco poi è in via di estinzione (relativa guardando i numeri) perché sostituita da altre tipologie di schermi e di dispositivi.
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Lo smartphone si è affermato sempre più come strumento di personal computing. Lo ha fatto grazie alla sua intrinseca potenza attrattiva, funzionale, visuale e computazionale, ma soprattutto perché oggetto confortevole da usare, accessibile, sempre connesso e contenitore prolifico di APP. Nel 2019 questo trend si consoliderà ulteriormente a scapito di tutti gli altri dispositivi dotati di un display, siano essi tablet, PC, schermi TV o console di gioco. Ed è su questo che dovrebbe focalizzarsi l’attenzione di chi nel 2019 opererà nel mercato dei dispositivi elettronici come quelli sopra menzionati.
Più che i numeri freddi, quantitativi e non sempre veritieri delle vendite (Apple sembra avere deciso di non renderli più visibili, forse per mascherare il declino nelle vendite di iPhone), nel 2019 converrebbe forse occuparsi di chi li usa e dei trend comportamentali che li caratterizzano. Trend che raccontano molto bene i cambiamenti in atto e potrebbero fornire utili suggerimenti a produttori così come a distributori e agenzie di marketing. Ad esempio potrebbero servire a scoprire le motivazioni che guidano la scelta nell’uso di un dispositivo piuttosto di un altro e perché molti consumatori continuino comunque a possedere e ad acquistare più di un dispositivo personale.
Comprendere meglio motivazioni e destinazioni d’uso potrebbe aiutare i produttori a capire che sempre numerosi sono gli utenti che posseggono sia uno smartphone sua un PC, perché l’aggiornamento tecnologico viene dilazionato su tempi sempre più lunghi, perché la migrazione tra ecosistemi diversi come Android e iOS è meno perseguita e perché i consumatori utenti prediligano un dispositivo a un altro, scegliendolo in base all’uso che faranno, non necessariamente in base alle dimensioni del display.
La realtà rimane comunque quella di uno smartphone che si sta mangiando lo spazio occupato da altre tipologie di dispositivi, siano essi tablet o PC. In particolare il tablet sembra essere uscito fuori dal radar di attenzione dei più e non sembra più candidato alla sostituzione del PC come si era ipotizzato ai tempi dell’arrivo sul mercato dell’iPad. Ciò non sta avvenendo nelle mura domestiche così come nelle aziende e oggi solo il 7% di chi possiede un tablet dichiara di ritenenerlo lo strumento principale per accedere a Internet e abitare gli spazi online. Il tablet rimane lo strumento preferenziale come canale per godere di contenuti in streaming, compresi video e film. Lo è però soprattutto per persone della generazione X e dei Baby Boomers.
La sorte e il destino del PC sembrano ormai legati allo smartphone. Il 71% di coloro che posseggono un PC e uno smartphone preferiscono usare lo smartphone per il loro personal computing. Il PC rimane lo strumento preferito per video-giocare. Il declino del PC si è accelerato nel 2018 e aumenterà nel 2019, andando a definire ambiti di attività relegati a specifiche attività, non facilmente perseguibili attraverso uno smartphone.
Infine il cambiamento nell’uso dei dispositivi sta mettendo in crisi il mercato delle console per videogiochi. Ormai possiede uno di questi device solo una persona su cinque, erano una su tre nel 2015 (nel 20180 il 22% ha preferito una console per giocare, il 65% uno smartphone). Il gioco è sempre più prerogativa dello smartphone, pure con il suo piccolo display (ma forse è per questo che i display dello smartphone sono sempre più grandi e il consumatore li preferisca) e le sue innumerevoli APP per il divertimento, il gioco e l’intrattenimento.