
L'arrivo di Windows 8 e la strategia multipiattaforma di Microsoft ha fatto da detonatore ad una tendenza già in atto perchè res apossibile dalla evoluzione delle tecnologie mobili e portatili e dalla sua crescente miniaturizzazione. La nuova tendenza vede l'arrivo di numerosi nuovi dispositivi 'bastardi dentro' perchè capaci di ospitare tecnologie ibride di piattaforme diverse, di offrire piattaforme di sistema operativo diverse e di integrare il meglio delle due unitamente ad una più ricca proposizione applicativa.
Ciò a cui stiamo assistendo è lo scivoamento del tablet nel laptop e di quest'ultimo nel tablet. Dall'integrazione nasce una nuova tipologia di dispositivo che può essere chiamato a ragione 'laplet', metà laptop e metà tablet ma con un risultato che è maggiore della sommatoria semplice dei due dispositivi.
Per il momento non è ancora chiaro se questa nuova proposizione possa incontrare i bisogni e l'interesse dei consumatori. Sicuramente fa parte delle strategie di molti produttori, soprattutto di quelli che hanno visto il loro mercato PC diminuire e perdere quote di mercato.
I nuovi dispsoitivi ibridi e convertibili hanno la capacità di attirare nuova attenzione ma devono ancora trovare, per battere la concorrenza del tablet, un adeguato rapporto prezzo-prestazioni e prezzo-novità.
I nuovi dispositivi si pongono a metà tra tablet al 100% come l'iPad e laptop che non hanno alcuna interfaccia tattile e caratteritiche da tablet. E' una zona di mezzo nella quale Microsoft, Intel e gli OEM Wintel hanno deciso di giocare una nuova partita reinventando il personal computing moderno. E' un tentativo di reinventare il PC nella sua versione mobile ma anche il desktop.
I laptop del futuro: always on, always connected
La soluzione prospettata da Microsoft di una'unica piattaforma per dispositivi diversi, dallo smartphone al PC, non è sufficiente a spiegare quello che sta succedendo. L'ibridazione in corso è più profonda e sembra portare a nuove tipologie future di dispositivi con display grandi e tattili, caratteristiche tecniche e accessori condivisi, sistemi operativi capaci di convivere e ecosistemi applicativi disponibili.
I nuovi dispositivi ibridi o laplet fanno già parte della proposizione di grandi produttori leader di mercato come HP, Sony (Duo 11), Dell (XPS 12), Lenovo (IdePAd Yoga), Toshiba, Samsung, Asus e Acer. I prezzi sono ancora elevati(+700 dollari/euro) così come le ibridazioni fin qui proposte sembrano in alcuni casi ancora delle sperimentazioni alla ricerca di una conferma dal mercato, in termini di prefernze e gusti dei consumatori.
Unica eccezione in questo trend emergente è Apple che ha fatto della separazione tra laptop e tablet una filosofia e che difficilmente cambierà visione e strada.
A credre molto nel laplet sembra invece essere Microsoft che con il suo sistema operativo ottimizzato sia per dispositivi mobili che per PC ha già operato una scelta strategica ma soprattutto percorso molta strada nella realizzazione di piattaforme ibride e convergenti come quelle all-in-one che ora stanno emergendo attarevrso i partenr OEM. Microsoft non è sola in questo percorso ma può ora contare su Intel e sui nuovi piani per la produzione di nuove tipologie di processori più adeguati ai nuovi utilizzi mobili.