
I produttori che operano sul mercato PC sanno che il 2016 così come i prossimi anni a venire, almeno fino al 2020, dovranno puntare solo sulla stabilità. Inutile sperare in una ripresa del mercato. Lo dice IDC che nella sua ultima rilevazione evidenzia che nel 2016 il calo nelle vendite di PC sul mercato potrebbe attestarsi su un -7,3%.
Verso la granularizzazione dei data center
La valutazione, molto più negativa di altre di poco precedenti, nasce da condizioni di mercato che mostrano una crescente difficoltà dei consumatori ad aggiornare i dispositivi in loro possesso sostituendoli con nuovi modelli ma anche una incertezza globale complessiva che inibisce o condizione molti processi decisionali di acquisto. E’ una incertezza he nasce dalle condizioni economiche e politiche e che porta ad esempio molte aziende a posticipare nel tempo progetti e programmi di aggiornamento tecnologico. Non è un caso quindi che le vendite di PC siano calate nel primo trimestre del 2016 del -12,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e ad una previsione che si attestava sul -11,3%.
Quello mostrato dall’indagine IDC è un mercato privo di motivazioni all’acquisto. E’ una difficoltà che interessa anche smartphone e tablet, una difficoltà dalla quale il mercato PC non sembra però trarre alcun vantaggio. Più che la saturazione del mercato conta il cambiamento del comportamento dei consumatori, diventati più attenti nelle loro spese per prodotti tecnologici.
Sul mercato PC pesa anche il ritardo con il quale le aziende stanno procedendo all’aggiornamento del loro parco installato e infrastrutture IT a Windows 10. Con solo il -4,4% di calo il segmento business va comunque meglio di quello consumer ma non è sufficiente a far ripartire il mercato e a portarlo al segno positivo.
Sul mercato gioca poi un ruolo importante il dispositivo ibrido, 2-in-1 o tablet-PC, il tablet dotato di attributi e caratteristiche OC che sta cambiando l’atteggiamento di molti clienti nelle loro scelte di acquisto. Non è un caso che questo segmento segnali andamenti positivi e promettenti, soprattutto per alcuni modelli percepiti come di fascia superiore per qualità, caratteristiche e prestazioni. Grazie ai dispositivi ibridi, se venissero valutati alla stessa stregua dei PC il mercato avrebbe un segno negativo di solo il -2%.
La flessione elevata del 2016 dovrebbe attenuarsi nei due anni successivi per poi stabilizzarsi nel 2019 ma il mercato, secondo IDC, rimarrà in negativo fino al 2020, senza grandi differenze in termini geografici e territoriali.