
Apple annuncerà i suoi nuovi dispositivi Mac il 27 di ottobre, Microsoft lo ha fatto con un evento a New York. Il richiamo dei due eventi sta nei contenuti degli annunci in una era, da tempo ritenuta post-PC, che aveva decretato in mille forme la morte del personal computer e l’avvento del tablet, anzi dell’iPad.
I dati di mercato, compresi gli ultimi resi pubblici da IDC, indicano la difficoltà del personal computer ma anche la ritirata silenziosa del tablet (in declino ormai da tre anni) che non è mai riuscito a mettere in seria difficoltà il PC e che oggi deve affrontare la concorrenza dei 2-in-1 e tablet-PC e deve farsi un lifting per riagganciare e rimotivare i consumatori a nuovi acquisti. Entrambi soffrono la concorrenza dello smartphone, diventato per molti, soprattutto tra i nativi digitali, la piattaforma numero uno di personal computing. Un ruolo questo, conquistato dallo smartphone, che non sarà messo in discussione neppure dall’arrivo di smartwatch di terza o quarta generazione e non lo è stato neppure con lo Watch di Apple che non decolla.
A inizio anno 2016 in molti si erano spesi per celebrare l’arrivo dei nuovi prodotti indossabili tecnologici. Oggi di smartwatch non parla più nessuno mentre molta attenzione ritorna a essere posta, anche da parte dei produttori, su un tipo di computer vecchio ma che ha saputo evolvere come il personal computer.
Le vendite non sono riprese e anzi sono in costante declino dal 2011 e le sfide sono numerose ma, mentre il desktop sembra destinato alla probabile scomparsa, il PC in formato notebook sembra vivere una nuova vita. L’aumento dei notebook, come segnalato nell’ultimo rapporto IDc sulle vendite del terzo trimestre ha fatto risalire le vendite di PC, grazie soprattutto al segmento business. Un piccolo segnale ma indicativo del fatto che il PC non è morto e continua anzi a essere percepito come uno strumento utile per la produttività individuale da un numero elevato di consumatori.
I dati del mercato e i due annunci di due protagonisti assoluti della scena tecnologica indicano anche i motivi per cui si ritorna a parlare di PC. E’ un prodotto che ha quasi quaranta anni e continua a evolvere dimostrando una longevità che forse solo i mainframe hanno dimostrato fin qui di avere. La sua evoluzione continua non è casuale ma il frutto dell’evoluzione continua di numerosi componenti provenienti da produttori che sono da sempre protagonisti del mercato del PC e dall’uso che milioni di persone continuano a farne, per lavorare, per giocare e per informarsi.
Tutti si sono dotati di uno smartphone, molti hanno acquistato un tablet e chi deve lavorare con un dispositivo tecnologico continua a tenersi anche un personal computer, meglio se nella versione 2-in-1. Una scelta oggi resa possibile e anche facile dalla metamorfosi del PC in termini di design, piattaforme di sistema operativo, fattori di forma e display, applicazioni e interfacce comprese quelle dotate di intelligenza artificiale come gli assistenti personali. Il notebook si è fatto sottile e leggero quasi come il tablet. Molti produttori si sono ispirati ai Mac Book Air di Apple e oggi hanno sul mercato dispositivi anche più sottili e leggeri. Microsoft nel frattempo ha costruito intorno al Surface la sua strategia di sistemi convertibili e 2-in-1, dispositivi performanti come un PC ma anche con funzionalità da tablet.
Per capire se e quanto il ritorno del personal computer sia un fenomeno reale bisognerà aspettare la stagione dello shopping natalizio ma già ora è possibile prevedere che i dati dei prossimi rapporti sul mercato PC riporteranno segni positivi.
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