
Gli anni passano veloci, anche per le rivoluzioni tecnologiche che hanno caratterizzato l'era digitale che stiamo vivendo. Il 2017 è l'anno in cui si celebrerà il decennale della nascita dell'iPhone ma anche il settimo anno dall'arrivo dell'iPad, un prodotto Apple che ha prodotto, prima ancora della proliferazione di un nuovo dispositivo, la rivoluzione Mobile delle APP. A distanza di sette anni il tablet evidenzia un declino costante nelle vendite e nell'interesse dei consumatori. Un interesse che, anche quando è stato grande, si è comunque rivolto principalmente verso l'iPad. Il tablet di Apple, anche se in fase declinante da alcuni trimestri, è l'unico a godere ancora di vendite consistenti. Tutti gli altri tablet prodotti sono quasi scomparsi nel dimenticatoio, soprattutto dopo l'introduzione di un prodotto innovativo e di qualità come il Surface di Microsoft.
In questi sette anni sono state innumerevoli le indagini che hanno cercato di cogliere i nuovi comportamenti e gli stili di vita emergenti nelle varie tipologie di consumatori e categorie generazionali. Un dato da subito evidenziato è stata la preferenza accordata dai nativi digitali dei Millennial agli schermi dello smartphone e del tablet rispetto a quello televisivo. Una scelta o preferenza dettata dall'essere sempre online e connessi e dalla volontà di scegliersi i contenuti senza essere vincolati o condizionati dalla programmazione di altri ma anche dalla opportunità di accedere al display dei nuovi dispositivi in ogni momento e situazione possibile, alla fermata di un autobus, in viaggio o a letto.
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La preferenza per display diversi da quello del televisore non significa che i programmi guardati siano necessariamente diversi. Cambia solo lo strumento di accesso e il canale utilizzato. Ad esempio Netflix e canali simili, con la loro proposizione in streaming di prodotti on demand, sono in fase costante di espansione ovunque nel mondo e sono diventati in breve tempo più popolari di molti canali televisivi. Molti consumatori, Millennial, compresi per usare questo tipo di canali si sono dotati di tablet, dispositivi mobili dagli schermi più grandi di quello dello smartphone. L'uso di smartphone e tablet ha prodotto un cambio epocale e paradigmatico portando il tempo passato davanti agli schermi dei dispositivi mobili a superare quello passato davanti allo schermo di un televisore. I Millennial in media passano tre ore al giorno con un dispositivo connesso a Internet ma arrivano anche a sei ore nelle fasce di età più giovani (15-16 anni). Sono invece solo due ore quelle dedicate alla televisione.
Lo strumento preferito rimane di gran lunga lo smartphone, diventato protesi reale, universale, indispensabile ed inevitabile per la maggioranza dei Millennial. Il canale più seguito è YouTube, alla cui piattaforma accede ogni giorno più della metà dei giovani, soprattutto per seguire i programmi televisivi. A seguire ci sono SnapChat (prevalentemente nei paesi anglosassoni), Instagram, Minecraft e Facebook. A fare la differenza è il cambio di atteggiamento dei Millennial. Vogliono i contenuti che scelgono, sono attratti da servizi online e on-demand, dal binge watching di pacchetti specifici e da serie TV, come quelle prodotte e trasmesse da piattaforme come Netflix.
Nel settimo anno dall'arrivo dell'iPad (2010), un prodotto che aveva generato grandi entusiasmi e corse all'acquisto (300.000 dispositivi venduti solo il primo giorno), che doveva rappresentare, nelle narrazioni del momento e nella percezione diffusa dei consumatori, il superamento del PC e che doveva determinare l'inizio dell'era post-PC, sono in molti a interrogarsi su cosa ne sia stato di tutte quelle premesse e promesse. L'interrogativo non è casuale. Il tablet è sempre più percepito come strumento superficiale, ludico e in qualche modo superfluo, soprattutto se è costoso. Non è un caso che, per far risalire le vendite, Apple abbia introdotto un iPad da 329 dollari, puntando in modo specifico ai Millennial e ai consumatori più giovani.
La strategia di Apple per rilanciare l'iPad non è casuale ma non è necessariamente destinata al successo. Almeno in base alle rilevazioni che società di analisi del mercato come Creative Strategies hanno fatto sondando i Millennial (la cosiddetta generazione Touch, fiovani fino ai 24 anni) e le loro preferenze in ermini di dispositivi e schermi usati. Nella loro indagine gli analisti di Creative Strategies hanno scoperto che solo il 12% di maschi e il 16% di donne si porterebbero appresso un tablet in un viaggio di lavoro, preferendo ad esso lo smartphone e il laptop.
La preferenza allo smartphone viene accordata per la sua validità e indispensabilità come strumento di comunicazione, il laptop o PC portatile per il suo schermo più grande e funzionale e le sue applicazioni per la produttività individuale (Generazione Millennial e personal computer). Chi si porta appresso il tablet è solitamente un fan di Apple convinto del mantra diffuso dall'azienda sul fatto che l'iPad regala il meglio dei due mondi, Pc e tablet insieme e che il tablet sia destinato a sostituire nel tempo il PC. I Millennial intervistati da Creative Strategies non sembrano neppure interessati a dispositivi con fattori di forma simili al tablet come i nuovi device 2-in-1 tipo Surface ma anche tablet-PC come l'iPad pro. La preferenza continua ad andare a piattaforme PC tradizionali. Solo gli utilizzatori di Windows 10 si mostrano più aperti e disponibili alle nuove tipologie di personal computer.
L'analisi del comportamento dei Millennial verso il tablet non può prescindere dalla rilevazione di quanto siano cambiate le forme della comunicazione che caratterizzano questa generazione. Il modo con cui i Millennial, ma soprattutto la nuova Generazione Z dei Nativi Digitali, comunicano è completamente cambiato. La preferenza va più ai messaggi e meno alla posta elettronica, più alle video chiamate e meno alle telefonate, più allo scambio di messaggi e conversazioni vocali attraverso APP che attraverso il telefono. Le nuove forme di comunicazione determinano stili di vita e di lavoro e sono destinate a determinare anche quali dispositivi in futuro si affermeranno e quali declineranno. In questo scenario a contare probabilmente non sarà più il singolo dispositivo ma la piattaforma. Tra i dispositivi, visto il suo costante declino, il tablet nella forma con cui lo conosciamo oggi, è destinato a contare sempre di meno. Anche l'iPad di Apple e nonostante i suoi sette anni di vita che lo hanno visto continuamente aggiornarsi e migliorare.