
Il mercato mondiale dello smartphone è in frenata, anche in mercati importanti e immensi come quello cinese, un mercato che sembra evidenziare una saturazione che incide sia sulle vendite di marche forti come Apple e Samsung sia di Marche nazionali come Huawei, Xiaomi e Lenovo. Le prime perdono maket share e sono obbligate a rivedere le loro strategie, le seconde devono riorganizzarsi e ristrutturare, anche con la riduzione di personale come ha fatto Lenovo.
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Si tratta di frenata nella crescita, non siamo ancora al segno meno. Rispetto allo stesso periodo del 2014 la crescita è stata del solo 13,4%, un valore simile a quello registrato nel 2013, e con un numero totale di disositivi venduti di quasi 350 milione di unità. I dati e la segnalazione di un cambiamento del mercato sono di provenienza Gartner Group.
L’indagine conferma la difficoltà di Apple e Samsung sui mercati cinesi a causa della accresciuta competitività delle marche nazionali che hanno ristretto il market share di Apple (12%) e di Samsung (20%). I mercati asiatici sono ancora trainanti in termini di vendite di dispositivi di fascia bassa ma il mercato cinese, che determina il 30% del mercato globale, per la prima volta ha segnato un calo del 4%. Una indicazione della saturazione in corso e del calo di sostituzioni di dispositivi in uso con nuovi modelli in arrivo.
Nel rallentamento in corso Apple continua a trarre vantaggio dal successo del suo ultimo modello di iPhone (+36%) ma non conquista share di mercato. Samsung al contrario, nonostante la qualità riconosciuta ai due nuovi modelli Galaxy S6 e Edge perde market share (-4%), a vedere una contrazione nelle vendite e non riesce a contrastare adeguatamente il successo di Apple. Se Apple sorride ma senza entusiasmo e Samsung piange, alcune aziende cinesi come Huawei (+40%)stanno vivendo un boom di vendite e la loro era d’oro, forse per la quaità percepita di alcuni modelli di smartphone immessi sul mercato.
Il calo di vendite in corso non aiuterà i produttori con modelli di business diversi da quelli di Apple e che non riescono a generare il livello di profitti che servirebbero per competere meglio e con maggiori guadagni. Ne è derivata una guerra al ribasso dei prezzi e una invasione di campo alla ricerca di nuovi mercati ma soprattutto a mettere in difficoltà gli avversari
Interessanti anche i leggeri cambiamenti nelle scelte di piattaforme di sistema operativo. Android ha registrato il peggior risultato degli ultimi tre trimestri, forse a causa del successo di iPhone 6 e il suo sistema operativo iOS ma continua a rimanere al di sopra dell’80% di share. Rimane aperta l’incognita Windows Phone sia per l’arrivo di Windows 10 sia per gli impatti che avranno sull’offerta mobile di Microsoft le ultime scelte strategiche che hanno determinato tagli nelle divisioni Microsoft del Mobile.