
Visti e analizzati i report degli analisti sull'andamento del mercato PC 2012, i produttori di Personal Computer si affidano ormai all'arrivo di Windows 8 e scommettono sui budget promozionali di Microsoft prima ancora che sulla bontà del nuovo sistema operativo. Ci puntano perchè si augurano che con Windows 8 possa ripartire anche il mercato PC e del mondo Windows in generale. Un mondo sempre più in difficoltà per il diffondersi di dispositivi mobili con piattaforme come Android e iOS ricche di applicazioni e risposte ai nuovi bisogni dei consumatori e delle aziende.
Tutte le indagini evidenziano come o produttori abbiano difficoltà a convincere potenziali acquirenti all'acquisto di un nuovo PC al posto di un nuovo smartphone o tablet, soprattutto nella situazione economica attuale che obbliga a scelte radicali e alla riduzione del budget di spesa.
Dall'essere stati un prodotto di punta per anni, i PC sono diventati oggetto di riflessione e rinvio. Riflessione per la mancata innovazione e la comparazione con le nuove piattaforme mobili, rinvio per l'attesa pianificata di noviyà nel campo dei tablet e dei molti dispositivi convergenti e innovativi in arrivo. A dirlo è il Gartner Group che vede il PC scivolatop in fondo alla lista di gadget tecnologici da acquistare nel carrello di un numero crescente di consumatori, ma anche di aziende.
L'unica speranza rimasta si chiama Windows 8 e la società che lo produce, Microsoft.
Sia Gartner che IDC, haano rilevato un calo consistente nella vendita di PC che nei vari mercati nazionali va da percentuali limitate ma significative (in UK -8%) a cifre più elevate (in Italia -33%). In alcuni mercati è il calo più consistente dal 2001, l'anno in cui stava per essere lanciato Windows XP.
In termini percentuali il calo è il più consistente dal 2009 qundo l'economia mondiale stava cercando di riprendersi dalla crisi finanziaria del 2008 ( ricirdate la eheman Brothers?).
La cinese Lenovo, che ha acquistato nel 2004 la business unit dei PC da IBM è diventata l'azienda numero uno del settore superando produttori storici come HP e Dell e continua a segnare percentuali di crescita che gli altri fornitori come Acer, Asus, HP e Dell non riescono più a generare.
In alcuni mercati come quello statunitense il mercato di produttori tradizionali come HP, Dell, Acer e Toshiba sta declinando (-13,8%) più rapidamente che il altri mercati. Ma la stessa Apple ha visto un declino dei suoi laptop del 6,1%. Solo Lenovo con un +6,1% ha continuato a crescere, ma molto meno delle percentuali a due cifre degli anni precedenti.
Può darsi che, come sempre succede alla vigilia di nuovi modelli o versioni di sistema operativo, il mercato si sia messo in surplace in attesa del rilascio di Windows 8 e dei nuovi PC che arriveranno dai vari produttori, partner da sempre di Microsoft.
Molti amalisti, tra questi IDC, ritengono che il declino non sia collegato all'attesa di Windows 8 e che stiamo un realtà assitendo ad un cambiamento profondo dovuto al cambiamento di preferenze dei consumatori e dalle nuove tecnologie mobile legate a dispositivi diversi come il tablet e lo smartphone. La situazione non è resa migliore da un calo di vendite che continua, trimestre dopo trimestre, dall'inizio dell'anno e neppure da una situazione economica esplosiva e complicata per il calo di potere di acquisto e l'aumento della disoccupazione. Non aiuta anche la saturazione che il mercato PC ha raggiunto e la durata dei nuovi sistemi che non necessitano di ricambi periodici frequenti.
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Gartner ritiene che l'introduzione dei nuovi sistemi ultrabook possa rappresentare una via di uscita ma i dati di mercato stanno per il momento smentendo questa visione. Molto interessante invece il punto di vista che l'inustria del PC sia entrata in difficoltà anche perchè non lavora più in modo sinergico e sincronizzato. Microsoft e Intel continuano a spingere la tecnologia PC sui loro canali di O&M ma il mercato si è molto diversificato così come sono cambiate le strategie e le priorità di molti produttori, in primis HP e Dell.
L'arrivo di Windows 8 obbligherà le aziende a pianificare la transizione dal vecchio al nuovo ma la situazione economica forzerà aggiornamenti lenti e diluiti nel tempo e comunque tali da impedire un boom di vendite di nuovi PC entro la fine del 2012.
Dai primi di novembre in molti potranno verificare quante delle previsioni degli analisti siano veritiere e quante speranze rimangano insoddisfatte.