Si continua a stampare....
Secondo uno studio di Epson l'88% degli intervistati stampa in media 21 lavori al giorno. "Dal nostro studio risulta evidente che, nonostante i progressi in campo digitale, le persone continuano a lavorare con la carta e per determinate attività preferiscono stampare invece che lavorare sullo schermo" ha dichiarato Flavio Attramini, Head of Business Sales di Epson Italia. Dalla ricerca è emerso che l'88% degli intervistati stampa in media 21 lavori al giorno. I più frequenti sono report, subito seguiti dagli allegati delle email e dalle email stesse.
"La realtà è che le aziende hanno bisogno di stampare per permettere agli impiegati di lavorare più efficacemente e per aumentare la produttività. Tutto questo cercando di limitare l'impatto sull'ambiente" sottolinea Attramini. "Ad esempio, con la stampa a getto d'inchiostro, le aziende possono ottenere fino al doppio del numero di stampe rispetto a stampanti e fotocopiatrici laser di analoghe dimensioni, consentendo una riduzione dei rifiuti del 95% e con consumi energetici nettamente inferiori1."
Lunga vita per le stampanti
Secondo Jack Uldrich, noto futurologo a livello mondiale, "l'ufficio senza carta non si è concretizzato per lo stesso motivo per cui i forni a microonde non hanno sostituito quelli tradizionali. Ogni tecnologia presenta vantaggi unici e tangibili e la carta non fa eccezione. Si potrebbe affermare che è il più importante strumento mai inventato per trasmettere, condividere e diffondere informazioni. Infatti, recenti studi scientifici hanno dimostrato che le persone comprendono e assimilano le informazioni fornite molto meglio su carta rispetto a quelle presentate in formato elettronico". Questo dato potrebbe spiegare perché il 61% degli intervistati ha affermato che ritiene "più probabile commettere errori nel modificare un documento elettronico rispetto a uno stampato."
"È ovvio che il progresso tecnologico sta cambiando il modo in cui le persone lavorano. In Epson, ad esempio, lo notiamo con le nostre tecnologie indossabili e con quelle basate sui videoproiettori. Tuttavia, per leggere, modificare e condividere documenti quali report, email e allegati, chi lavora in ufficio, dai "baby boomers" ai "millennials", preferisce comunque la tangibilità della versione stampata", sottolinea Attramini.