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Botnet di smartphone e tablet
Un recente studio condotto da Javelin Strategy & Research ha rilevato che solo il 33% degli smartphone e il 29% dei tablet è dotato di un software di sicurezza. Sembra essere un problema culturale: le persone infatti difficilmente si aspettano che possa accadere qualcosa di male anche perché, in caso di partecipazione involontaria in una botnet, è improbabile che se ne rendano conto e capiscano che stanno contribuendo a un attacco DDoS a danno di altri.
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Attacchi DDoS più numerosi ma meno pericolosi
Nel quarto trimestre 2015 Akamai ha contrastato oltre 3.600 attacchi DDoS, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La maggior parte di questi attacchi era creata da botnet a noleggio, basate su siti stresser/booter. Questi attacchi DDoS “in affitto” si basano su tecniche di riflessione per alimentare il traffico ma non sono in grado di generare attacchi massivi.
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Quando il frigorifero è intelligente ma poco sicuro...
L’attacco recente che ha oscurato molti servizi e siti web online ha evidenziato una verità a molti già nota, il problema della sicurezza no è più solo legata ai computer. La tecnologia è diventata così pervasiva da essere integrata in una miriade di oggetti nella forma di componenti hardware, software, algoritmi e intelligenza di cui non sappiamo praticamente nulla. Alla ricerca di soluzioni già pronte prendiamo tutto come scontato, nel frattempo ci sfugge che non tutto lo è!
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Quando i numeri e la furbizia sono dalla parte degli hacker
La notizia racconta di un gruppo di hacker russi capaci di guadagnare fino a cinque milioni di dollari al giorno con pubblicità false online. I numeri sono le risorse messe in campo per portare a termine la truffa. La furbizia è quella che manca ai molti operatori onesti e trasparenti della Rete che servirebbe al contrario a imbrogliare i motori di ricerca e gli algoritmi.
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Traffico web, vero, falso o illusorio? L’atto di fede non serve più!
Se a mettere in dubbio il traffico web ci si mettono anche coloro che su di esso hanno costruito il loro business, significa che qualcosa si è inceppato. E’ recente la segnalazione che più di un terzo del traffico web è falso perché generato da motori o programmi (botnet) costruiti per generare visite fasulle sulle pagine di siti che ospitano pagine pubblicitarie.
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