In tempo di guerra parlare di coraggio non è fuori luogo. C’è il coraggio disciplinato dei ragazzi russi mandati alla morte, c’è quello vitale, popolare e ancorato alla cultura ucraina, e poi c’è il nostro, quello di tutti, che forse manca. Che il coraggio sia una virtù forse per alcuni è discutibile, che sia qualcosa di perduto forse lo è meno. Si manifesta ed è diffuso online ma definirlo come tale forse è sbagliato, perché a volte è il suo contrario, semplice vigliaccheria.
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