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Amazon e le intelligenze artificiali
Di intelligenza artificiale un tempo si parlava quasi esclusivamente all’interno di gruppi accademici e di studiosi. Oggi ne parlano tutti, a proposito e molto anche a sproposito. La realtà però forse sfugge ai più. Per capirlo basta seguire con attenzione le strategie di alcune grandi aziende tecnologiche, ad esempio Amazon.
Si trova in Blog / Tabulario
Le macchine apprendono come noi?
PILLOLE DI TECNOLOGIA - La narrazione che racconta le numerose rivoluzioni tecnologiche in corso è da tempo focalizzata su temi come l'intelligenza artificiale e la capacità di apprendimento delle macchine. Sono terminologie usate, spesso a sproposito, senza alcuna conoscenza esatta del loro significato e delle loro conseguenze. Sarebbe necessario fare chiarezza da parte di tutti, sviluppatori, giornalisti, manager d'azienda e semplici utilizzatori.
Si trova in Tecnopillole
Lo sapevi che molte intelligenze artificiali usano lavoro umano?
Nella narrazione conformistica prevalente le intelligenze artificiali sono macchine potenti completamente autonome nelle loro funzionalità grazie alla loro elevata potenza di calcolo e infinità di dati a cui hanno accesso. Nessuno, o quasi, sa e/o riflette sul fatto che molte attività, associate alle intelligenze artificiali, sono in realtà condotte da umani. Esattamente come il famoso Turco Meccanico di Wolfang von Kempelen stupiva tutti coloro che non conoscevano il suo segreto. La presenza di un essere umano al suo interno, abile nel giocare e batter gli avversari al gioco degli scacchi.
Si trova in Tecnopillole
Cognizioni tecnologicamente avanzate e offloading cognitivo
Le interfacce macchina-cervello offrono nuove opportunità per estendere, tecnologicamente, la cognizione umana. Poter fare un offload di alcune attività cognitiva potrebbe liberare risorse cognitive da poter dedicare alla creatività e alla soluzione di problemi complessi. Ma cosa può succedere nell’accettare questa possibilità? Non è che, come umani, straemmo rinunciando a qualcosa? Cosa andrebbe perso? Cosa potrebbe rimanere del pensare qualora cessassimo di considerarlo una attività ricca di senso, abilità, conoscenze e di tutto ciò per cui siamo accreditati come specie intelligente?
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis