Il virus della parola nel marasma del vivere quotidiano rivolge al bimbo parcheggiato davanti alla TV, al figlio di genitori separati, ai ragazzi tutti, contenuti che narrano del nostro tempo: per affrontare insieme momenti di incomprensione o un dolore che niente sembra poter superare; quando ci mancano le parole… leggiamo loro una fiaba.
I racconti del vecchio Ben, uno di seguito all’altro incastonati come un romanzo, narrano di un mondo suggestivo dove i fiori veri sono un vago ricordo, dove la storia ufficiale ha l’odore del gorgonzola mentre è la fiaba a riportare alla luce pezzi di verità nascoste (verità che a pensarci bene con il loro luccichio non aspettavano altro che di essere scoperte, tanto che uno si chiede: come ho fatto a non accorgermene prima), dove alieni tengono sotto sorveglianza la terra, inviando esploratori ad ogni lustro per monitorare quanto sta avvenendo. Vi siete mai posti la domanda: “Come riporterebbe un extraterrestre la cronaca di una partita di calcio, magari di un derby Milan-Inter?”
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