La notizia racconta di un gruppo di hacker russi capaci di guadagnare fino a cinque milioni di dollari al giorno con pubblicità false online. I numeri sono le risorse messe in campo per portare a termine la truffa. La furbizia è quella che manca ai molti operatori onesti e trasparenti della Rete che servirebbe al contrario a imbrogliare i motori di ricerca e gli algoritmi.
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