A dirlo è Serge Tisseron intervistato dal Corriere della Sera per il settimanale La Lettura. Un’intervista nella quale lo scienziato anticipa ai lettori italiani i temi del suo libro “Le jour où mon robot m’aimera. Vers l’empathie artificielle” e prefigura un tempo non lontano nel quale ci saranno automi capaci di riconoscere le emozioni altrui e le loro cause.
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