Google, Facebook e altre piattaforme simili agiscono ormai come un medico che distribuisce placebo a pazienti che lo desiderano. Lo fanno usando semplici algoritmi, anche Facebook che ha recentemente chiuso il suo dipartimento editoriale che si occupava di decidere cosa fosse trendy e pubblicabile e cosa no. La scelta era dettata da pregiudizi e opinioni personali e ora sarà in mano ad algoritmi disegnati da ingegneri…senza pregiudizi e opinioni individuali?
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