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Stalking Marketing e pubblicità interstiziale
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Qualsiasi attività di stalking è odiosa, insopportabile e illegale. Lo dice anche il Garante per la privacy anche se poi nessuno sembra prestargli attenzione. Nessuno, neppure il Garante, mette in discussione la legittimità di promuovere beni e servizi usando tutti gli strumenti, anche tecnologici, disponibili per individuare il cliente potenziale nel segmento di mercato giusto e nel momento più adeguato per catturarne l’attenzione. Ciò che è in discussione è l’arroganza di chi sembra avere acquisito un diritto eterno di martellare il cliente perduto o il cliente potenziale con chiamate continue, fastidiose e, appunto, martellanti.
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Stalking pubblicitario online?
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Nella sua nuova veste SoloTablet ha optato per una presentazione dei contenuti libera da pubblicità invasive e irritanti con l’obiettivo di facilitare esperienze di lettura e cognitive rilassanti e interessanti. Altri progetti e portali online, in primis quelli di informazione, fanno a gara a rubare attenzione e tempo e a trarre in inganno i visitatori con banner a tendina, temporizzati a scomparsa, con pop-up promozionali privi di una indicazione chiara per essere bloccati. Anche per questi comportamenti, la pubblicità digitale è sempre meno efficace e serve poco alle Marche e al marketing di marchi e prodotti. Molto meglio puntare su approcci integrati e narrazioni, storytelling e produzione di valore aggiunto che i clienti e consumatori possano apprezzare nella loro relazione di lungo tempo con una Marca.
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Suggerimento a Matteo Renzi per la prossima campagna elettorale!
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Secondo Derrick de Kerckove tre sono le regole d’oro della nostra epoca digitale: essere presenti online, stimolare coinvolgimento, creare comunità. Meglio dimenticare il branding e il broadcasting e trasformare la promozione in conversazione. Meglio presenziare gli spazi abitati online che riempire con la propria faccia cartelloni pubblicitari più o meno invadenti e inquinanti. Alcune idee per la prossima campagna elettorale in arrivo!
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Tablet e nuovi comportamenti. Non solo in ufficio!
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Ogni strumento tecnologico, dalla clava di 2001 Odissea nello spazio, al tablet, ha cambiato la vita degli esseri umani e il loro modo di interagire con la realtà. La pervasività dei nuovi dispositivi tecnologici, dal laptop, allo smartphone ed ora al tablet, sta modificando comportamenti e abitudini e creando nuove idiosincrasie che meritano una attenta analisi, soprattutto da parte dei brand e delle società specializzate che li promuovono. I nuovi comportamenti sono indicativi di un mondo sempre più tecnologico nel quale siamo spesso intrappolati invece di esserne i protagonisti.
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