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Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello!
BIBLIOGRAFIA DI TECNOLOGIA - Nicholas Carr, paragona la capacità di crescita dell’intelletto a una vasca da bagno che viene riempita, a poco a poco, da un ditale. La lettura del libro "Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello!" suggerisce molteplici spunti, tutti utili per una riflessione sul Web e su Internet come canali multiuso tramite i quali passano gran parte delle informazioni. Internet rischia di diventare un gioco e come tale può essere analizzato.
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Il filtro: quello che Internet ci nasconde
LIBRI DI TECNOLOGIA - "Google usa 57 indicatori per cercare di capire chi siamo e che genere di siti ci piacerebbe visitare. Anche quando non siamo online, continua a personalizzare i risultati e a mostrarci le pagine sulle quali probabilmente cliccheremmo. Di solito si pensa che facendo una ricerca su Google tutti ottengano gli stessi risultati, ma dal dicembre 2009 non è più così.Oggi vediamo i risultati che secondo Pagerank sono più adatti a noi, mentre altre persone vedono cose completamente diverse. In poche parole Google non è uguale per tutti....." - parole di Eli Pariser
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Silicon Valley: i signori del silicio
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - La tesi del libro di Morozov viene dichiarata fin dall'introduzione: parlare di tecnologia oggi significa appoggiare, spesso senza neanche accorgersene, alcuni degli aspetti peggiori dell'ideologia neoliberista. Definito il contesto nel quale anche la critica rientra sempre e comunuqe nelle posizioni neoliberiste, l'autore si chiede se e quale critica della tecnologia possa condurre alla liberazione. La risposta è positiva ma a patto che si comprenda dove stiamo sbagliando.
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I padroni del web non esistono
Segnaliamo un articolo-intervista al sociologo francese Frederic Martel nella quale illustra la sua visione del web, in contro-tendenza con il pensiero dominante. Secondo lo studioso non esistono padroni del web perchè in rete cuò che continua a prevalere sono localismo, frammentazione e anarchia. L'intervista è stata pubblicata da Repubblica.
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Credulità va crescendo come risposta a bisogni consolatori reali!
Segnaliamo un interessante articolo di Marino Niola pubblicato sulle pagine culturali di la Repubblica del 20 luglio 2016. L'articolo va ad arricchire molte riflessioni condivise su SoloTablet sul ruolo della tecnologiae i suoi effetti collaterali. In particolare l'articolo di Nioli invita tutti a guardare alla Rete con occhi più attenti e meno creduloni perchè quello che doveva essere uno spazio di conoscenza sta diventando un luogo abitato da "falsi sienziati, autentici lestofanti, guaritori, venditori, imbonitori, persuasori, arruffapopoli, mental trainer, contafrottole, predicatori, somatopsicologi, rabdomanti digitali e altri spacciatori di bufael..." Una lettura suggerita anche a chi la pensa diversamente!
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Silicon Valley: i signori del silicio
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - La tesi del libro di Morozov viene dichiarata fin dall'introduzione: parlare di tecnologia oggi significa appoggiare, spesso senza neanche accorgersene, alcuni degli aspetti peggiori dell'ideologia neoliberista. Definito il contesto nel quale anche la critica rientra sempre e comunuqe nelle posizioni neoliberiste, l'autore si chiede se e quale critica della tecnologia possa condurre alla liberazione. La risposta è positiva ma a patto che si comprenda dove stiamo sbagliando.
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Internet e cosa è diventato
E se Internet fosse semplicemente un unico grande acquario mondo nel quale pesci di ogni forma, colore e dimensione nuotano felici e contenti, nonché ignari della loro sorte e dell’ambiente circostante, del cibo che viene loro offerto e del perché si trovino ad esistere nella forma di pesce? Da città utopica ricca di opportunità per tutti, Internet si sta trasformando in un territorio infido e pieno di rischi imprevedibili. Almeno questo è quanto emerge da numerosi fatti di cronaca che hanno caratterizzato il 2016.
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Perdere tempo su internet
Perdere tempo su Internet è il titolo di un libro di Kenneth Goldsmith che racconta come la generazione dei selfie usi la Rete e le sue applicazioni. Secondo molti critici le nuove tecnologie e i dispositivi mobili hanno reso le persone superficiali, indifferenti alla realtà della realtà e insensibili alle persone reali. Secondo l'autore la situazione è diversa anche se invita tutti ad acquisire una diversa conspaevolezza nell'uso della tecnologia.
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Umberto Eco, tecnologia, Web e le legioni di imbecilli
Tra i numerosi articoli che stanno riempiendo le pagine dei media per ricordare il grande intellettuale da poco scomparso, sono molti i commentatori che ricordano le sue posizioni in merito alla tecnologia. Molte delle affermazioni di Umberto Eco sono state equivocate o mal comprese nella loro contraddittorietà perché frutto di amore e odio. Tutti oggi ricordano la sua affermazione sui social network come generatori di imbecilli, pochi ricordano i molti commenti positivi espressi. Meglio ancora sarebbe guardare a Eco come a un tecnocritico desideroso di contribuire alla comprensione dei nuovi strumenti tecnologici e dei loro effetti collaterali.
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Il Web non è più quello di una volta!
Sembra questo il messaggio che è venuto da colui che ha contribuito alla creazione del World Wide Web come lo conosciamo oggi, Tim Berners-Lee. In un suo intervento pubblico ha esternato le sue preoccupazioni sul Web attuale con messaggi che non hanno avuto la visibilità e la risonanza che avrebbero dovuto avere.
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