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We will not be able to set efficient rules framing development and use of AI ( Dr Emmanuel R. Goffi)
Unfortunately, so far, ethical reflections come under what I call COSM-ETICS, namely calibrated narratives aiming at reassuring potential consumers through a specific set of words related to ethics. In other words, current reflections on ethics are not based on ethics per se, but on marketing communication. The vocabulary refers to ethics, but the analysis is all about building trust in order to sell AI-fitted products.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Humans are complex beings (Prantik Mukherjee )
We are not all about performing task and processing information. We have feelings, emotions, empathy for each other etc. AIs haven’t achieved that level of advancement where they can show these kind of complexity like human beings. If we are able to develop Sentient AIs in the coming decades then that might become a reality.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Machines are unable to learn based on real life experience ( Muneeb Sikander)
With respect to the evolution of AI, I believe the question of whether machines can think is no more interesting than the question of whether a submarine can swim. It is humans who decide where AI should be applied. As more and more artificial intelligence is entering into the world, more and more emotional intelligence must enter into leadership. Finally, I am not as keen on the idea of singularity as Kurzweil defines it.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
FRAMMENTI
Didattico, lineare, Ignasi Belda descrive il percorso dell'Intelligenza Artificiale sin dalle origini. Le pietre miliari sono rappresentate dall'operato di filosofi, matematici e studiosi del passato.
Si trova in Blog / Falsos amigos
Humans are a danger to themselves ( Alexandre MARTIN)
"Man is a wolf to man.’ If machines were to be instructed to protect humans being, they would have to deal with a number of problems. The latter will have to face complex dilemmas to protect him from himself." (Hobbes)
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Lo sapevi che molte intelligenze artificiali usano lavoro umano?
Nella narrazione conformistica prevalente le intelligenze artificiali sono macchine potenti completamente autonome nelle loro funzionalità grazie alla loro elevata potenza di calcolo e infinità di dati a cui hanno accesso. Nessuno, o quasi, sa e/o riflette sul fatto che molte attività, associate alle intelligenze artificiali, sono in realtà condotte da umani. Esattamente come il famoso Turco Meccanico di Wolfang von Kempelen stupiva tutti coloro che non conoscevano il suo segreto. La presenza di un essere umano al suo interno, abile nel giocare e batter gli avversari al gioco degli scacchi.
Si trova in Tecnopillole
Cognizioni tecnologicamente avanzate e offloading cognitivo
Le interfacce macchina-cervello offrono nuove opportunità per estendere, tecnologicamente, la cognizione umana. Poter fare un offload di alcune attività cognitiva potrebbe liberare risorse cognitive da poter dedicare alla creatività e alla soluzione di problemi complessi. Ma cosa può succedere nell’accettare questa possibilità? Non è che, come umani, straemmo rinunciando a qualcosa? Cosa andrebbe perso? Cosa potrebbe rimanere del pensare qualora cessassimo di considerarlo una attività ricca di senso, abilità, conoscenze e di tutto ciò per cui siamo accreditati come specie intelligente?
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
E se l'uomo futuro non sapesse nemmeno di essere dipendente dalla tecnologia? (Monica Bormetti)
Noi esseri umani utilizziamo una serie di scorciatoie cognitive che ci permettono di leggere la complessità del mondo in modo più semplice. Questo meccanismo porta però a degli errori, talvolta a dei bias cognitivi. Uno di questi è il bias di conferma, ovvero tendiamo a cercare la conferma di ciò che già pensiamo piuttosto che raccogliere informazioni su opinioni opposte. E se ne fossimo preda anche quando pensiamo alle intelligenze artificiali e alle tecnologie in generale!
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Impossibile ricostruire l’estrema complessità dei processi mentali umani ( Saul Imbrici)
Attualmente l’intelligenza artificiale è matura per entrare nei core business delle aziende e non più stare ai margini. Quello che effettivamente c’è da chiedersi è se le aziende (intese in senso lato, ovviamente) siano pronte ad accoglierla per quello che è: uno strumento, estremamente innovativo da certi punti di vista e in grado di affrontare con successo problemi anche complessi, ma non l’oracolo che può, con una magia, risollevare le sorti di una impresa, men che mai risolvere uno dei grandi problemi che affliggono il mondo moderno (fame, malattia, disuguaglianza).
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Potrà mai esistere una coscienza artificiale? (Riccardo Manzotti)
Finora l’intelligenza artificiale ha consistito soltanto nell’implementazione di funzioni più o meno simili a quelle del nostro sistema cognitivo. Pensiamo che la mente sia solo una collezione di funzioni (giocare a scacchi, usare i tempi giusti dei verbi, risolvere il problema di trovare il partner più adatto, guidare l’automobile). Ma lo facciamo non perché la mente sia solo queste funzioni, ma perché le funzioni cognitive sono l’unica cosa che sappiamo usare. L’intelligenza artificiale era prima un sogno, poi è diventata un programma scientifico, adesso è un progetto tecnologico. Domani sarà un problema sociale ed economico. In futuro potrebbe essere una guerra, speriamo non diventi mai un massacro.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis