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2016: un anno ancora di corsa o votato alla lentezza?
Sulla lentezza ci sono numerosi testi e libri, tutti scritti per elogiarne e metterne in risalto i benefici. La realtà continua a essere dominata dalla velocità, anche quando non ci serve. A rendere veloce il mondo e ad accorciare il tempo sono i nostri comportamenti, ma anche la percezione che il presente sia ormai l’unico tempo rimastoci. Un presente da vivere intensamente, senza perderne alcun attimo, sempre tecnologicamente connessi e in tempo reale. Senza lentezza e immersi nel presente tecnologico perdiamo di vista il futuro, la sua importanza nel dare corpo alla speranza e a una visione positiva di ciò che verrà. Senza contare che il nostro cervello è un motore lento…
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Lentezza digitale e boschi!
I tempi sono strani, non solo per la pandemia. Sempre in accelerazione, obbligati a interpretare e scegliere ogni minuto, viviamo in uno stato di surplus cognitivo che ci rende complicato dare senso ai frammenti di realtà che sgomitano per emergere e catturare la nostra attenzione. Potremmo farlo andando più lentamente ma abituati come siamo alla velocità non sappiamo più cosa sia la lentezza, ne abbiamo perso il ritmo, dimenticato il significato e reso impraticabile la sua pratica. A parole tutti siamo per la lentezza. La Rete è piena di narrazioni che la celebrano.
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Velocità di fuga e perdita di orientamento
Le elezioni comunali di questi giorni sono un segnale significativo della perdita di orientamento di molti politici e della loro difficoltà a comprendere la realtà. La responsabilità è certamente delle leadership attuali ma anche dell’affermarsi di nuove prospettive che, come quella inventata dagli artisti italiani del quattrocento, sono destinate a cambiare tutto. Queste prospettive sono il risultato della diffusione e della pervasività delle nuove tecnologie e dei nuovi media di informazione che hanno cambiato la testa delle persone e il loro modo di guardare la realtà e percepire il mondo. Ne fanno uso/abuso anche i politici ma senza calcolare gli effetti negativi ad esse associati.
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