
Le previsioni iniziali per l’anno in corso parlavano di una crescita sostanziale del 3.1%, poi rivista al ribasso ma pur sempre in positive con il valore del 2.5%. La flessione interessa anche il comparto dei servizi, l’unico che ha sempre generato risultati positive o migliori dei comparti hardware o software. Il calo dei servizi è legato però all’erosione dei prezzi e alla accresciuta concorrenza che obbliga molti operatori a competere nella maggior parte dei mercati sul prezzo piuttosto che sulla qualità e il valore aggiunto. In percentuale I servizi calerebbero di una percentuale tra il 5/7%. Crescono ma solo limitatamente servizi legati alla consulenza, richiesti da aziende obbligate a digitalizzare e aggiornare le loro infratsrutture per far fronte alle nuove complessità di mercato.
Il calo nelle vendite dei dispositivi è marcato nonostante lo smartphone continui a trovare il gradimento del pubblico e nonostante il successo che Apple sta ottenendo nei paesi asiatici con il suo ultimo modello di iPhone. Se lo smartphone cresce, continuano a calare le vendite di personal computer e tablet, forse determinate dall’aumento dei prezzi dei PC e dallo scambio sfavorevole euro-dollaro.
Il calo nel comparto software è limitato ma indicative di un cambiamento in profondità che sta avvenendo nel mercato. Cresce l’offerta di servizi in SaaS e i produttori devono competere per difendere le loro quote di mercato impedendo che i clienti scelgano di passare a soluzioni in SaaS.
Cala anche la spesa legata al data center, allo storage e al networking. E’ un calo di quasi il 5% dovuto all’accresciuta attenzione alla spesa di IT manager e imprenditori che li porta a d estendere il ciclo di vita dei prodotti in uso. Rimangono nella norma invece gli investimenti nell’aggiornamento dei mainframe e di infrastruttura.