
Assintel ha presentato i dati sull'andamento del mercato IT del primo trimestre 2012. Il tempo volge al brutto e su tutti, o quasi, i comparti pesa la crisi economica in atto e la difficoltà finanaizaria di molte aziende italiane. Le aziende, secondo Assintel, sono sempre più alle prese con problemi più prioritari quali il pagamento dell'irpef, gli anticipi dell'IVA, i problemi di personale e meno attenti all'innovazione tecnologica.
Molte speranze sono riposte nelle azioni del governo, soprattutto del ministro Passera e delle azioni che potrebbero essere messe in campo per il progetto dell'Agenda Digitale. Sembra evidente che senza azioni del governo a supporto del mercato, difficilmente il 2012 diventerà un anno di crescita.
A peggiorare rispetto allo stesso periodo del 2011 sono tutti i comparti, per un valore complessivo negativo del 6,2% e nello specifico con l’hardware che cala dell’8,7/%, i servizi del 7,1%, e il software del 3,2%. Il nuovo calo conferma una crisi che ormai dura dal 2008 e che ha visto sparire tre miliardi di euro di investimenti.
Uniche note positive sul mercato vengono da comparti innovativi quali il cloud computing con un +48% ( rappresenta però solo il 2% della spesa IT), i tablet e gli smartphone con un +12,3%.
A movimentare il mercato potrebbe essere anche in Italia il tema della mobilità aziendale collegato al cloud, al social e alla diffusione dei nuovi dispositivi mobili, tablet e smartphone. Unitamente a questo rimane alto l'interesse e quindi la propensione all'investimento sul tema della sicurezza, soprattutto da parte di quelle aziende che stanno già investendo sulla mobilità.
A preoccupare sono i dati sulla spesa IT tradizionale che vede un rallentamento ulteriore sul fronte hardware con un -9,7% rispetto all'ultimo trimestre 2011 e su quello dei servizi con un peggioramento del -3,8%.
La situazione è complicata dalla incapacità della pubblica amministrazione a pagare i propri crediti e dalla impossibilità, per il mmento, di far partire nuovio progetti importaneti che non siano solo il semplice aggiornamento tecnologico.
La situazione non è da considerarsi bloccata. Le aziende che dispongono di budget continuano ad investire in innovazione in ambito business analytics, enterprise mobility, sicurezza, cloud e social. Con percentuali diverse a seconda della tipologia dell'azienda: le grandi aziende solo il 18% del budget, le medio-grandi il 21%, le medie il 21%, le medie-piccole il 15% e le piccole il 5%.
Boom e-commerce: grazie Covid-19!
Considerando l'andamento generale del mercato della tecnologia, potrebbe essere utile guardare ai dati solitamente raccolti da società come Assintel con un occhio diverso. Il mercato digitale è ormai poco IT o ICT e sempre più ricco di altro, dai contenuti web, al trading onlie, alle applicazioni consumer ecc.
Guardando il mercato con strumenti e occhi diversi, i numeri potrebbero forse tornare in positivo per tempo, PIL permettendo, of course!