
Ricorrere a immagini del passato, disegnate o create per parlare del futuro, non è molto diverso dall'usare immagini riferite al passato per parlare oggi del futuro che verrà domani. Alcune immagini del secolo scorso, usate per illustrare i futuri immaginati possibili, offrono una rappresentazione vivida ed efficace dell'era tecnologica che stiamo sperimentando.
Le immagini del passato, create per illustrare il futuro immaginato, hanno trovato forma in creazioni artistiche e movimenti di tipo futurista. Riprendere queste immagini del passato che parlano al futuro è sintomatico di nostalgia del passato e un modo per esplorare la tensione che ha caratterizzato il viaggio verso il futuro dei nostri antenati e il conflitto tra i tecnofili e i tecnofobi o tecnocritici di allora.
Un articolo pubblicato nel 2016
Da sempre l'essere umano è impegnato a vivere il futuro, anticipandolo. Il presente non basta mai perchè è essenzialmente inafferrabile, non si fa in tempo a declinarlo che è già passato. Il passato poi è sempre troppo lontano per meritare più di tanto una adeguata e prolungata attenzione.
Benché immersi nel tempo presente, oggi come ieri gli esseri umani si esercitano costantemente nella proiezione nel futuro delle loro fantasie e immaginazioni, con l'obiettivo dii contribuire alla realizzazione di eventi e avvenimenti, capaci di definire, con i loro risultati e contenuti, l'avvenire che arriverà.
In questo esercizio si sono cimentate tutte le civiltà. Tutte le ere storiche hanno visto praticare l'arte della divinazione e della previsione o più semplicemente l'arte dell'immaginazione. Ne sono nate idee ed espressioni artistiche e letterarie che hanno fornito narrazioni e visualizzazioni di mondi futuri, più o meno utopici e fantastici.
La fiducia trainata dagli algoritmi
Un esercizio che ha raccontato il futuro per come lo ipotizzavano le persone del tempo è stato quello del futurismo che ha raccontato nella prima metà del secolo novecento le aspettative di cambiamento e le grandi novità scientifiche e tecnologiche e le scoperte che si sono poi affermate. I letterati e gli artisti che hanno animato il futurismo hanno contribuito a narrare gli avvenimenti del tempo nel loro tendere verso il futuro e a dare forma a una cultura popolare che, a partire da eventi scientifici e tecnologici, ha contribuito a sua volta a riempire di contenuti aggiuntivi e nuovi le opere degli artisti.
Oggi a celebrare i futuri che sono stati immaginati nel passato e che non si sono necessariamente avverati è la corrente artistica contemporanea del Retrofuturismo che trae ispirazione dal modo in cui il futuro è stato immaginato prima degli anni 60/70 e ne riportano in luce immagini, creazioni artistiche e produzioni letterarie.
Le prime opere retrofuturiste sono apparse nella forma di pubblicità (molte immagini qui riportate provengono dalla collezione Hildebrands, un produttore di cioccolati di origine tedesca) per poi trovare spazio in ambiti artistici e usate dalla esigenza di poter identificare facilmente opere caratterizzate da visioni avveniristiche o futuribili (da qui il collegamento con la parola e la corrente del futurismo) cronologicamente spostate all'indietro. Il termine si riferisce in genere a opere dall'elevato contenuto tecnologico e tutte centrate su visioni di mondi paralleli nei quali esercitare la creatività e immaginare mondi paralleli, benché futuri e lontani nel tempo. Le visioni non sono ancora distopiche come quelle del movimento Cyberpunk ma sempre improntate all'ottimismo e alla tecnofilia. Lo si capisce sia dalla scelta del media usato sia dai contenuti ingenui, ammiccanti per la sottile ironia che li pervade e per gli ambiti scelti, strettamente legati alla vita quotidiana delle persone.
L'importanza delle immagini e delle produzioni e iniziative artistiche del Retrofuturismo sta nella sua capacità di mostrare come il futuro è stato visto nel passato e al tempo stesso di evidenziare quanto di quel futuro non si sia poi tradotto in realtà perché mai realizzato.
I temi trattati sono i più vari possibili. Si va dalle spedizioni nello spazio con i primi viaggi dello Sputnik e la proliferazione dei satelliti che anticipano i viaggi e le stazioni spaziali attuali, alle automobili e alla rivoluzione della mobilità a cui hanno dato origine che vedono oggi realizzarsi alcune delle fantasie utopiche del passato (macchine senza autista, autonome, volanti, ecc.) e alle scoperte scientifiche.
Molte immagini arrivateci da un passato non remoto colpiscono per i loro contenuti naif immaginifici ma anche per l'arte usata nel produrle. Ci appaiono nella forma di cartoline o di fotogrammi da cartoni animati, in technicolor e colori pastello e capaci di darci percepire e rivivere la cultura popolare di un periodo storico nel quale la tecnologia sra diventata una forza reale di cambiamento positivo della realtà perché legata ad aspettative di miglioramento dello standard di vita e di futuri ancor più gloriosi. Una cultura molto diversa da quella Cyberpunk che sarebbe susseguita e che avrebbe trovato soprattutto nella cinematografia e nel romanzo i mezzi principali di espressione.
Scorrere alcune delle cartoline in technicolor che ci arrivano dal passato è come rivisitare l'intera rivoluzione tecnologica avvenuta negli ultimi cinquanta anni con gli occhi positivi e ottimisti di cui oggi siamo deprivati. La prospettiva brillante del futuro che ci viene dal passato è oggi messa in difficoltà dagli effetti collaterali della tecnologia (ad esempio il ruolo delle macchine intelligenti nella eliminazione di posti di lavoro) e dalle numerose crisi che caratterizzano la nostra epoca, molte delle quali conseguenza diretta degli effetti della tecnologia (globalizzazione, interconnessione, finanziarizzazione dell'economia, crescente disuguaglianza, ecc.).
Videotelefoni immaginati nel 900 e proiettati nel secondo millennio di secolo
Immagini che illustrarono nel passato un futuro prossimo venturo come evoluzione del viaggio dello Sputnik nello spazio. Immagine che ricorda a tutti molte astronavi dei film di fantascienza poi arrivati, come Star Trek e Star Wars

Formiche Robot usate per descrivere un mondo utopico, dipendente dalla tecnologia ma ottimista. Una visione lontana dalle preoccupazioni attuali che guardano ai robot come potenziali ladri di posti di lavoro umani.
Un futuro meccanizzato illustrato negli anni 60 da Arthur Radebaug con una immagine che ha raccontato un periodo di grandi novità tecnologiche e anticipato l'arrico di numerose novità e innovazioni.



Una delle possibili rivoluzionin atto nella scuola è l'introduzione del tablet in classe. Chi vi si oppone può trarre qualche utile lezione da questa immagine che arriva nel passato!
Macchine volanti personali. Cartolina del 1900 in cui si immaginava l'anno 2000. (Credit: Hildebrands)
Una previsione che potrebbe essere usata come anticipazione di un Expo, ormai felicemente concluso, ma che ha avuto una gestazione lunga e affannata!
Anticipazione di misure di prevenzione e sicurezza del crimine. Nell'immagine si ipotizza il ricorso da parte della Polizia ai raggi-X per la conduzione di indagini investigatve. La Cartolina è del secono 900 ed è usata per condividere la visione di un futuro lontano collocato nell'anno 2000. (Credit: Hildebrands)










