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Tablet e bambini: come cambia la lettura
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L’uso del tablet da parte dei bambini è cresciuto in modo esponenziale e costante. Colpa di genitori a loro volta dipendenti o felicemente coinvolti dalle nuove tecnologie. Il tablet ha cambiato il tempo libero di bambini, ragazzi e adulti, con alcune conseguenze su cui forse conviene fare alcune riflessioni. Ad esempio come cambia la lettura?
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Il cervello che legge e le nuove tecnologie digitali
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Non siamo nati per leggere ma siamo dotati di un cervello straordinariamente plastico. La cultura è figlia del cervello che legge, ma la lettura è un fenomeno recente nella storia dell’evoluzione umana (6000 anni fa). Oggi l’avvento della cultura digitale e il suo privilegiare l’immagine rispetto alla scrittura fa sorgere nuove domande e ci obbliga a più approfondite riflessioni.
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Proust e il calamaro: storia e scienza del cervello che legge
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BIBLIOGRAFIA DI TECNOLOGIA - Non siamo nati per leggere, ma siamo dotati di un cervello straordinariamente plastico Così apprendiamo dalla storia e dalla scienza del cervello che legge, raccontate da Maryanne Wolf in questo saggio, dove si intrecciano riferimenti a discipline diverse quali neuroscienza, linguistica, psicologia, storia e pedagogia.
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Riflessioni sui libri rubate ad autori e amanti della lettura
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"Se io sapessi scrivere, scriverei un libro sulla maggiore felicità e sulla maggiore infelicità dell’uomo. Attraverso i libri e dai libri ho appreso che i cieli non sono affatto umani e che un uomo che sa pensare, anche lui non è umano, non che non lo voglia, ma ciò contrasta col giusto modo di pensare."
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Leggere e scrivere nell’era iper-tecnologica
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Le nuove tecnologie non sono solo potenti strumenti per un ampliamento delle abilità umane e di nuove opportunità. Sono anche motivo di grande inquietudine e incertezza per i cambiamenti profondi che stanno producendo. Lo sono per la loro capacità di cambiare paradigmi, di modificare scenari e di far sperimentare nuove situazioni di vertigine da prestazione o di panico da disorientamento.
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