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Proteggi il tuo mondo digitale, ogni giorno!
La nostra vita digitale e la nostra privacy sono sempre più a rischio. Profili e account compromessi, informazioni e comportamenti tracciati, identità rubate. Computer, Internet, telefonia, dispositivi mobili e APP sono gli stargate del rischio.
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Le P2 nascoste nella Rete: potenti, ricattatorie e in possesso dei nostri dati.
Internet non è quello che sembra e i suoi protagonisti non sono necessariamente paladini delle libertà. Prendere coscienza di questa realtà è, come nella psicanalisi, il primo passo verso la liberazione e l'elaborazione di una nuova consapevolezza capace di portare a scelte diverse. Spunti per lo sviluppo di un nuovo pensiero critico sono il potere crescente e rivoluzionario del Big Data, l'uso distorto dei dati personali che minaccia le nostre libertà e le molte distopie raccontate in romanzi come Wiskey Tango Foxtrot e The Circle e che potrebbero diventare realtà (il futuro non è che l'inizio....).
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Vampiri e zombie alla conquista della Rete
Internet e la Rete sono metafore perfette per comprendere la realtà che viviamo. Anche in Rete così come nella realtà assistiamo o partecipiamo ad una lotta continua tra chi ha il potere e chi lo subisce o semplicemente non lo ha. La tecnologia ha creato strumenti potenti di sorveglianza e controllo che il potere può usare all'insaputa dei cittadini e nella loro più diffusa ignoranza. La rete si sta popolando di vampiri assetati di dati e di informazioni e di numerossimi zombie che non hanno neppure consapevolezza di esserlo diventati.
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I droni occhio di Dio, metafore per tecnologie vedenti e onniscenti
L’occhio che tutto vede fa parte della mitologia e della spiritualità umana (l’occhio della provvidenza, simbolo di verità e risveglio spirituale), oggi con l’avvento dei droni è diventato una metafora perfetta per simboleggiare il controllo e il dominio di elite o di nazioni sul globo terrestre. E’ un controllo tecnologico, globalizzato, atmosferico e soprattutto istantaneo e denso di effetti collaterali, nessuno dei quali semplicemente metaforico.
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La sorveglianza tecnologica non dorme mai
Secondo i filosofi Arthur e Marilouise Kroker la sorveglianza non dorme mai perché vive continuamente dei dati che robot e algoritmi tecnologici, disegnati per non dimenticare nulla e archiviare tutto, continuano a raccogliere su ognuno di noi. Lo sostengono in un loro ebook disponibile online.
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Il pesce siamo noi: sistemi di rilevazione e sparizione della privacy
La violazione apparente o reale della privacy associabile alle nuove tecnologie di rintracciamento (non solo RFID ma anche Wi-Fi, Bluetooth, smart cards, strumenti biometrici, telefonia cellulare e Internet) è materia controversa. L’unica realtà non discutibile è quella di una presenza ormai pervasiva e ubiqua delle nuove tecnologie che caratterizzerà sempre più (sempre meglio?) il nostro futuro. Le persone attente all’etica ci aiuteranno ad interrogarci sui possibili utilizzi fraudolenti della tecnologia e lesivi della privacy.
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Linkedin e profili professionali: pesci in cerca di ami!
Quanti sono i frequentatori della Rete che sanno quello che fanno? Quanti sono quelli che si preoccupano delle numerose tracce distribuite online? Quanti conoscono che fine fanno le informazioni e le conoscenze prodotte da queste tracce e come possono essere usate? Quanti fanno affidamento a piattaforme tecnologiche come Facebook e Linkedin senza preoccuparsi della loro sicurezza e ritenendole garanti della sicurezza dei loro dati? Quanti conoscono il Dark Web e sanno come viene usato, anche contro di loro? Quanti affidano a network professionali come Linkedin il loro curriculum vitae identificandosi poi con esso anche quando risulta essere standardizzato, altamente arbitrario e incapace di rappresentare la ricchezza in costante divenire di una professionalità che va oltre la cronologia sequenziale dei lavori svolti?
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I pesci che siamo diventati!
Condivido l'introduzione del mio ebook del 2016, I pesci siamo noi. L’idea dell'e-book è nata dalle frequenti analogie e metafore che, nella mia attività professionale, sono spesso servite a collegare azioni marketing-commerciali alle tecniche e alle pratiche del pescare, ma anche dall’ascolto di una vecchia canzone (Up Patriots to Arms) di Battiato del 1980, dal ricordo di un libro stimolante e divertentissimo come Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams (Grazie per tutto il pesce – quarto volume della trilogia), dalla lettura recente de Il Cerchio, il testo distopico di Dave Eggers, dall’ennesima visione del film culto The meaning of life dei Monty Python e soprattutto dalla lettura di numerosi testi che negli ultimi tempi, sempre più mediati tecnologicamente, stanno suggerendo di guardare in modo critico alla tecnologia[i].
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👩‍🚒️👩‍🚒️ Paura, sicurezza, rischio
Facciamo finta di niente ma i nostri tempi sono dominati dall’odio e dalla paura. La paura, componente costitutiva della nostra vita, oggi è abilmente gestita a scopi politici e economici. Paura e sicurezza sono collegati, la prima esprime preoccupazione, la seconda ne è l’antidoto o l’immunizzazione.
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Il senso dei pesci per la vita
Condivido alcune parti del mio ebook I PESCI SIAMO NOI pubblicato a inizio 2017. Nel testo il mondo digitale dei social network e della Rete sono paragonati a un grande acquario mondo nel quale pesci di ogni forma, colore e dimensione nuotano felici e contenti, nonché ignari della loro sorte e dell’ambiente circostante, del cibo che viene loro offerto e del perché si trovino ad esistere nella forma di pesce. I pesci-utenti non sono fatti per vivere rinchiusi ma l’abitudine a esserlo li ha cambiati dentro, facendo perdere loro la nozione di dove si trovano e condizionando la loro percezione di felicità e libertà. Esattamente quello che è capitato agli esseri umani che popolavano metaforicamente la caverna naturale descritta da Platone, frequentano le nuove caverne degli spazi architettonici dei centri commerciali e abitano la società dei romanzi Caverna e Cecità del grande scrittore portoghese Saramago .
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