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Il telefono era inevitabile, l'iPad no!
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Dalla lettura dell'ultimo bellissimo libro sulla tecnologia (Quello che vuole la tecnologia, Edizioni Codice Euro 29,00), alcuni interessanti spunti di riflessione prima delle vacanze estive. Come la personalità umana, la tecnologia è modellata da tre forze: uno sviluppo preordinato e inevitabile, l'influenza della storia e la forza di gravità del passato e infine il libero arbitrio collettivo di una società, in parole semplici le scelte che noi tutti facciamo ogni giorno.
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Il tempo è solo presente: The Big Now!
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Come ha scritto Douglas Rushkoff, la nostra società è orientata al presente. Viviamo in un grande Big Now nel quale tutto deve avvenire online e Live, in tempo reale e senza alcun momento di tregua. La vita sembra a tutti accelerata ma nella realtà non lo è. E' semplicemente dimensionata sul tempo corrente, sul consumismo usa e getta e su ciò che sta succedendo in un dato momento. Il presentismo però da solo non basta!
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Il tempo tecnologico è viscoso e agitato!
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Il tempo tecnologico è lineare, binario, accelerato, compresso, pulsante. L’istantaneità del feedback e la velocità che caratterizza il mondo digitale definiscono un tempo viscoso che ci fa vivere in perenne affanno, in apnea, sempre in assenza di (aria) tempo. Inutile accelerare, si rimane ancorati allo stesso punto! Come nelle sabbie mobili!
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Il trionfo della tecnologia
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BIBLIOGRAFIA TECNOLOGICA - Un testo derivato dalle lezioni che BBC promuove fin dal 1948 (“Reith Lectures”), dei cicli di conferenze divulgative tenute da personaggi di spicco (per favore, non fate paragoni con il servizio pubblico nostrano). Le lezioni tenute da Alec Broers, già direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Cambridge, presidente della “Royal Academy of Engineering” e della Commissione scienza e tecnologia della Camera dei Lord, sono state raccolte in un volumetto, Il trionfo della tecnologia (Bollati Boringhieri, euro 9,50) che proprio per i toni volutamente divulgativi si presenta come agevole introduzione al multiforme mondo della tecnologia e dei suoi ritrovati, dalla bicicletta ai led, dall’energia elettrica a quella nucleare, dall’ingegneria all’informatica fino alle nanoscienze.
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Cultura
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Il trionfo della tecnologia di Broers Alec
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Un testo tecnofilo costruito appositamente per fornire strumenti di lettura del fenomeno tecnologico, in grado di contrastare gli atteggiamenti anti-tecnologici che si manifestano in paure e diffidenza o in aperta ostilità verso i progressi della tecnologia.
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Il velo di Iside: tecnologia e responsabilità
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Come si può usare la tecnologia in maniera etica, in particolare nel mondo del lavoro, luogo in cui si soffoca l’essere per il fare, dove l’umana fragile nudità si nasconde dietro un’attività immersa nel continuo mutamento? Tornando a riflettere sulla propria azione, universalizzandola, fondandola personalmente, pur aprendola al futuro della vita dell’intera umanità. Oltrepassando se stessi e la realtà. Fondando una nuova azione lavorativa e sociale a partire dall’oltre e dal caos.
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Il virtuale (Pierre Levy)
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Il libro di Levy propone una cartografia del virtuale pensata per fornire gli strumenti necessari a comprendere i processi di virtualizzazione che da sempre caratterizzano l'avventura umana sul pianeta terra. La proposta non è per tutti ma per quanti hanno intenzione di svolgere un ruolo attivo di comprensione, riflessione critica, accettazione e consapevolezza. Al termine di questa riflessione, e della lettura del libro, il lettore dovrebbe essere convinto delle molteplici falsità con cui viene raccontato il virtuale e del suo ruolo essenziale nel far nascere sia la verità sia la finzione.
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Recensioni (120+)
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IMMAGINARE IL FUTURO
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BIBLIOTECA TECNOLOGICA - “Immaginare il futuro, l’impresa come comunità generativa””, nato come riflessione sulla rilevanza sociale dell’impresa, è racconto a tutto tondo della responsabilità, individuale e collettiva, nella costruzione di un futuro migliore per il nostro Paese. Immaginare il futuro è il primo passo per costruirlo.
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IN ASSENZA DI CORPI CI INNAMORIAMO DI MACCHINE 🍒🍒
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Siamo sempre in movimento verso Altrovi virtuali e digitali, dovremmo farlo attraverso esperienze esistenziali fatte di scelte e di azioni etiche capaci di dare un senso alla vita, anche a quella degli Altri, rivalutando i loro volti e gli sguardi. Nella consapevolezza che il nostro essere è bisognoso dell’Altro, dipende dalla vicinanza e dalla presenza, dalla comunicazione con e dal riconoscimento dell’Altro, dal suo desiderio a noi rivolto che poi è un desiderio di farsi riconoscere, uguale al nostro. Anche nella conflittualità che ne deriva. A caratterizzare l’incontro è lo sguardo, a volte reificante, giudicante, sconvolgente e destabilizzante ma anche rincuorante perché fa sentire meno soli, capiti, compresi, ci identifica, ci fortifica, riempie il nostro vuoto, attiva in noi nuove possibilità e ci realizza, pur nella contrapposizione, nella negatività e nella conflittualità. Recuperare corpo, volto e sguardo è diventata una missione per tutti ma per realizzarla serviranno coraggio, capacità di pensiero e tanta cura.
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TECNOCONSAPEVOLEZZA
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In un quadro diacronico e in una prospettiva evolutiva stiamo vivendo una discontinuità temporale senza precedenti
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Il rapporto Uomo - Tecnica non è mai stato strumentale o unidirezionale ma una vera e propria co-evoluzione convergente che tende ad un progresso incessante ed inevitabile anzi possiamo arrivare tranquillamente ad asserire che la migliore tecnologia inventata dall’Uomo è proprio se stesso come spiegato bene da Kevin Kelly quando dice che noi esseri umani “siamo la nostra migliore invenzione”.
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Filosofia e tecnologia