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Pratica l'auto-controllo per una vita digitale consapevole e bilanciata
Dalla vita che ci ospita non si può scappare, da Internet, Facebook e da un social network sì! Nessuno può prevedere o impedire di nascere in un certo luogo e con una certa eredità biologica, tutti possono decidere di non aprire un profilo facebook o di cancellarlo se lo ritengono inutile o non più necessario. Conviene farlo se ci si sente distratti dal troppo tempo passato online, dal sovraccarico informativo e cognitivo che ne deriva e dalla paura di essere caduti in qualche forma di dipendenza o schiavitù.
Si trova in Blog / Tabulario
Darsi tempo, non volere tutto e subito sembra diventato impossibile.
Intervista di SoloTablet con la psicologa Giulia Checcucci - "Credo che sarebbe utile mettere in luce come si stia viaggiando troppo velocemente, senza fermarsi a guardare chi si ha intorno, troppo presi a fotografare cibi, eventi o persone da postare su Facebook o Twitter o Istagram! In questo senso credo che sarebbe davvero utile una riflessione a livello generale, non solo di psicologi e scienziati ma anche di famiglie, educatori, insegnanti perché è da loro che occorre iniziare a mettere in luce quanto sia importante dare nuovi modi di interagire con le tecnologie, imparando a scegliere e darsi tempi in cui usarle e tempi in cui fare altro e in altro modo."
Si trova in Blog / Psicologia e tecnologia
100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone)
Spegnere lo smartphone e disconnettersi non è obbligatorio ma salutare. Favorisce il benessere fisico e psicologico. Aiuta la mente a rilassarsi e a ricordarsi di avere un corpo. Serve a riprendere il contatto con la realtà, con sè stessi e con gli altri. Lo si può fare dopo una scelta consapevole o attraverso alcune buone pratiche. 100 per l'esattezza, quelle proposte in un libro digitale appena pubblicato.
Si trova in Tecnobibliografia
100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone)
Spegnere lo smartphone e disconnettersi non è obbligatorio ma salutare. Favorisce il benessere fisico e psicologico. Aiuta la mente a rilassarsi e a ricordarsi di avere un corpo. Serve a riprendere il contatto con la realtà, con sè stessi e con gli altri. Lo si può fare dopo una scelta consapevole o attraverso alcune buone pratiche. 100 per l'esattezza, quelle proposte in un libro digitale appena pubblicato.
Si trova in Tecnobibliografia / Libri di C. Mazzucchelli
Siamo tutti potenziali vittime di dipendenza
Lo dicono le neuroscienze che studiano i meccanismi del cervello legati all'attenzione e alle dipendenze. Alcuni studi recenti indicano che i soggetti affetti da dipendenze di vario tipo e quelli che ne sembrano esserne immuni hanno in realtà molto in comune a livello cognitivo e neurobiologico. La dipendenza è un tipo di disordine che non fa alcuna discriminazione.
Si trova in Tecnobibliografia
Distopie tecnologiche prossime venture e uso dello smarthone
I media prestano poca attenzione ad alcune, poche, ma interessanti notizie che evidenziano come cresca il numero di dipendenti delle grandi aziende tecnologiche che staccano la spina e si disconnettono da Internet. Comportamenti che sembrano usciti dal libro di Dave Eggers The Circle ma con esiti esattamente opposti.
Si trova in MISCELLANEA
Cyberbullismo e media sociali: dipendenze, senso di inadeguatezza stress e ansietà
Molte indagini giornalistiche e scientifiche sembrano avere individuato in applicazioni sociali come Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat un potenziale problema reale per ragazzi tra i 14 e i 25 anni di età e per la loro salute mentale. Gli effetti derivanti dall'uso di queste applicazioni, in particolare di Instagram, sono un aumento di sentimenti negativi legati al senso di frustrazione e di inadeguatezza e all'ansia che ne deriva.
Si trova in MISCELLANEA
I rischi che corrono i ragazzi tecnorapidi
La genitorialità espressa in un’era tecnologica come la nostra, intesa come rappresentazione di se stessi e dei propri figli e come funzione, è un argomento molto complesso che difficilmente si presta a riflessioni lineari o superficiali. La funzione genitoriale si esprime ed evolve in una relazione circolare genitori-figli che continua lungo tutta una vita ed è condizionata da numerosi fattori quali le storie personali dei genitori (le loro esperienze di genitorialità dei loro genitori), il contesto sociale in cui prende forma, le caratteristiche delle nuove generazioni (nativi digitali), il tipo di investimento fatto sui ragazzi e la disponibilità ad accettare cambiamenti e trasformazioni nello sviluppo della relazione con i figli.
Si trova in Blog / TECNORAPIDI e TECNOVIGILI
Crescere tecnologicamente allacciati, insieme ma soli! Lo racconta Sherry Turkle.
Il libro “Insieme ma soli” è del 2011 e racconta la storia di una manipolazione molto tecnologica ma anche molto accettata. E’ quella perpetrata dalle nuove tecnologie della comunicazione digitale che ci fanno credere, grazie alle loro attraenti applicazioni online, di essere meno isolati perché siamo sempre connessi e collegati in rete con qualcuno.
Si trova in Blog / Tabulario
Le solitudini tecnologiche
A fine marzo uscirà il mio quarto ebook della collana Technovisions creata con Delos Digital. Il tema trattato è la solitudine tecnologica come prodotto della nostra stretta relazione e delle interazioni con dispositivi e gadget tecnologici da cui derivano forti dipendenze e effetti non sempre positivi.
Si trova in Blog / Tabulario