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Incapaci di resistere a click, Like e Share: sicuri che non vi serve un'assicurazione?
Si sta come / d'autunno / sugli alberi / le foglie, scriveva Ungaretti. E se anche in Rete fossimo tutti come foglie che si preparano ad essere colte? Non solo in autunno ma in ogni momento e senza neppure sapere di esserlo? Abituati come siamo a cliccare, apprezzare con un Like qualsiasi cosa appaia sul display del nostro dispositivo o a condividerlo, ci sfugge di essere semplici pedine di un gioco grande le cui regole sono sconosciute e in continuo divenire. Ci sfugge anche di essere diventati potenziali vittime di attacchi digitali e tecnologici sempre più diffusi, aggressivi e attrezzati, sia nella vita personale sia in quella professionale. Forse sarebbe bene disporre di una assicurazione speciale da sottoscrivere al più presto!
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Siti di gioco e privacy
Privacy, riservatezza dei dati personali e rispetto delle legislazioni che le tutelano sono temi sempre in evidenza. Anche quando si parla di gioco online, un fenomeno che coinvolge un numero crescente di persone e obbliga a prestare attenzione alle buone o cattive pratiche che lo caratterizzano.
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Sicurezza digitale: segreti e bugie
Il titolo fa riferimento a un libro di Bruce Schneier scritto anni fa e pubblicato da Wiley & Sons Inc. Dopo tre anni dalla pubblicazione nulla sembra cambiato. La cybercriminalità e gli attacchi cybercriminali sono gli stessi, solo più numerosi. Non sono cambiati neppure gli obiettivi e i rischi, seppure aumentati in quantità e ampiezza. Uguali sono anche gli strumenti di difesa disponibili, molti dei quali si rivelano inefficaci e inadeguati. Il problema della sicurezza non è svanito, non è diminuito ma anzi si è ingigantito. Principalmente perché a essere diventati più efficienti ed efficaci sono stati gli strumenti cybercriminali, diventati più potenti, più agguerriti e virulenti, più pericolosi perché utilizzabili da un numero crescente di entità criminali. Non è un caso che le frodi siano aumentate, i furti di identità siano diventati epidemici, il furto di credenziali di carte di credito è diventato una costante e le perdite finanziarie sono in aumento. Il problema è la crescente complessità del mondo digitale. Un tema di cui però pochi sembrano veramente prendere in considerazione.
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Resistere alla profilazione con la disinformazione
Una indagine recente di RSA evidenzia un fenomeno che merita di essere analizzato. L'ambito è quello dell'uso di dati personali, informazioni e contenuti online da parte di Marche, aziende, istituzioni e centri commerciali. Un uso tendenzialmente marketing e commerciale ma anche di controllo, spionaggio e sorveglianza. La reazione emergente sembra puntare alla falsificazione dei dati e alla disinformazione...
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Cina nell'era della sorveglianza
La Cina è già oggi una delle nazioni più sorvegliate al mondo. Videocamere ovunque, sistemi di riconoscimento facciale e ora anche radio-chip per monitorare la circolazione degli autoveicoli.
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Il Web non è più quello di una volta!
Sembra questo il messaggio che è venuto da colui che ha contribuito alla creazione del World Wide Web come lo conosciamo oggi, Tim Berners-Lee. In un suo intervento pubblico ha esternato le sue preoccupazioni sul Web attuale con messaggi che non hanno avuto la visibilità e la risonanza che avrebbero dovuto avere.
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I fenomeni extrasensoriali alla luce della fisica quantistica
Ci siamo abituati all’idea di essere spiati. Dovremo adattarci anche all’idea di essere oggetti di attenzioni particolari per il rilevamento di fenomeni extrasensoriali di massa. Cioè, a nostra insaputa, siamo oggetti di studio/soggetti a barre/topini da laboratorio.
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Un tripudio di tecnologia
Spiare senza essere visti e riferire; vedere e colpire. E’ l’inconfessabile sogno di onnipotenza di ogni essere umano dotato di volontà, bisogni e pensieri propri. Ma anch’esso (il drone)* come tutti gli umani ha dei limiti per sovraccarichi di informazioni. Se per una persona è difficile distinguere d’amblée il grano dal loglio, un robot può andare in tilt per il sovrapporsi di dati incoerenti.
Si trova in Blog / Falsos amigos
Linkedin e Sicurezza: attenzione ai truffatori con profili accattivanti e sexy ma sospetti
Truffatori che si spacciano per esperti di computer per penetrare abilmente le difese dei loro utenti e poi dei loro dispositivi non sono certamente una novità. Nuovo e potenzialmente più pericoloso è però l’uso che alcuni di essi ora fanno di social network professionali come Linkedin, usati per assumere una legittimità e comunicare una professionalità finalizzate a guadagnare la fiducia delle persone e delle potenziali vittime da truffare.
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Privacy l'è morta? Resistere alla sorveglianza è ancora possibile!
Per molti la privacy è morta e non esiste speranza che la si possa risuscitare. La pervasività della tecnologia è tale da rendere impossibile sfuggire all'apparato di sorveglianza che un'infinità di apparecchiature, software, algoritmi, oggetti intelligenti e piattaforme ormai sono in grado di esercitare, sempre e ovunque, online come offline. Il Web non è più quello di una volta ma un luogo dove si vendono dati e informazioni e dove chi lo frequenta è diventato la vera merce da scambiare, archiviare, analizzare e consumare.
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